CLAUDE MONET, "FIORI SULLA RIVA DELLA SENNA VICINO A VETHEUIL"
Per un Iddio che rida come un bimbo,
Tanti gridi di passeri,
Tante danze nei rami,
Un'anima si fa senza più peso,
I prati hanno una tale tenerezza,
Tale pudore negli occhi rivive,
Le mani come foglie
S'incantano nell'aria…
Chi teme più, chi giudica?
Giuseppe Ungaretti
(da Sentimento del Tempo, Vallecchi, 1933)
.
Compare in questi versi uno dei temi ricorrenti nella poetica di Giuseppe Ungaretti: la nostalgia dell'innocenza perduta. Il ritorno in quello che è una sorta di Paradiso perduto, un giardino evidentemente, riporta la leggerezza nell'anima, anche le parole sembrano farsi più leggere e trasparenti in questo contatto con la natura, con l'essenza stessa del divino.
.
Ottimi versi.
RispondiElimina