rose

rose

FRIULI

FRIULI

BLOG DI OLGA

BLOG  DI OLGA

carta lingua friulana

carta lingua friulana

CERCA NEL BLOG

translate

antifascista

antifascista

libri

24 giu 2023

Il legno, tesoro della Benecia

 

Les je beneški zaklad
Il legno, tesoro della Benecia

Bentornati giovani boscaioli! Sì, perché, a sorpresa, le Valli del Natisone si rivelano la zona della regione Friuli-Venezia Giulia a più alta concentrazione di imprese boschive. «Il dato è emerso in modo sorprendente nel corso della redazione di un progetto che richiedeva questa analisi statistica – spiega Francesco Chiabai, direttore provinciale della Kmečka zveza –. Il fenomeno è cresciuto in silenzio, trainato dalla domanda di legno da brucio che costituisce il 99 per cento della produzione e ha sorpreso noi stessi, forse perché abbiamo la tendenza a sottovalutarci. Fatto sta che le Valli del Natisone sono diventate un modello anche per l’Alto Friuli».

Di questo fenomeno si parlerà anche nell’importante convegno transfrontaliero in programma a Merso di Sopra (San Leonardo) sabato, 24 giugno, alle ore 10 (registrazione sul sito www.legnoservizi.it). Domenica 25 giugno, seguirà, presso l’area festeggiamenti di San Leonardo, una giornata di attività, proposte enogastronomiche ed escursionistiche, laboratori, eventi, animazioni legate al bosco, compresa una gara di boscaioli.

Il dato imprenditoriale è oltremodo significativo perché è guidato dalle giovani generazioni. «C’è stato sia un ricambio generazionale ben riuscito nelle imprese già esistenti – evidenzia Chiabai –, cosa tutt’altro che scontata in altre zone della regione dove i boscaioli non trovano eredi, ma anche un buon numero di giovani che, abbandonate altre occupazioni, hanno deciso di aprire ex novo una impresa forestale-boschiva. Si tratta di giovani locali, autoctoni delle Valli del Natisone e del Torre. Spesso hanno provato a fare altri lavori col pendolarismo in pianura, alla fine maturando però un interesse per il ritorno al bosco. Non sono magari direttamente figli di boscaioli, ma nella loro storia familiare o nell’ambiente di vita c’è un background agricolo e forestale. Da noi i giovani maschi tra i 20 e i 30 anni, chi più chi meno, hanno già una certa familiarità con la motosega. Cosa impensabile già a Cividale. E poi tra le motivazioni c’è l’amore per il proprio territorio e la volontà di non perdere la qualità della vita di cui si può godere nei nostri paesi. Interessante in questo senso l’esperienza di chi sperimenta il lavoro fuori dalle Valli del Natisone e poi decide di ritornare».

La scuola, sotto il profilo forestale, non è influente, come invece nel settore agricolo, dove l’Istituto agrario di Cividale e l’Università di Udine supportano dei percorsi di imprenditorialità giovanile. «Si inizia per interesse personale – sottolinea Chiabai – e poi ci si mette a posto con i vari patentini, come quello per l’uso professionale della motosega. Non ci sono barriere all’entrata dal punto di vista formativo, gli ostacoli sono più burocratici e come Kmečka zveza siamo impegnatissimi nel cercare di azzerarli col nostro supporto, anche a livello politico, con il dialogo con Regione e Legno servizi. Bisogna imparare non solo a fare i boscaioli, ma anche a fare impresa».

La gran parte del legno da brucio utilizzato in Friuli-Venezia Giulia viene dalle Valli del Natisone o passa da noi proveniente dalla Slovenia.

«Il legno proveniente da oltreconfine viene spesso anche lavorato dalle nostre aziende, attive per queste lavorazioni soprattutto nel fondovalle. Questo crea l’opportunità di un accordo politico tra i due Paesi, visto ciò che è successo l’anno scorso quando, sulla spinta della crisi energetica in seguito alla guerra in Ucraina, Slovenia e Austria hanno proibito l’esportazione di legno da brucio», fa sapere Chiabai.

In realtà lo stesso andamento di sviluppo dell’imprenditoria giovanile si registra in tutto il comparto agricolo, anche se con una dinamica meno accentuata.

«C’è un significativo ritorno dei giovani verso la terra – evidenzia Chiabai –, sia essa il bosco, la coltivazione di alberi da frutto o l’allevamento. Non sono numeri enormi in termini assoluti, ma in proporzione per le Valli del Natisone e per la Benecia in generale rappresentano una tendenza molto significativa. Alla fine ogni valle, ogni comune ha una nuova azienda del settore primario, che spesso resta l’ultima realtà imprenditoriale viva del territorio, che diventa anche un esempio e uno stimolo per fare arrivare nuove imprese e nuovi residenti sul territorio». (Roberto Pensa)

Lepo število mladih, ki so bili nezadovoljni z delovnimi izkušnjami v Furlaniji, se je vrnilo v Benečijo in odprlo svoje gozdarsko podjetje. To nam je potrdil tudi Francesco Chiabai, direktor Kmečke zveze za vidensko pokrajino, na kateri so te podatke ugotovili z raziskavo, ki so jo izvedli v okviru projekta. V občini Svet Lienart beležijo največjo koncentracijo gozdarskih podjetij cele dežele Furlanije Julijske krajine.

In prav v tisti občini bo 24. in 25. junija potekala dvodnevna pobuda o gozdarstvu. Prvi dan bo strokovni posvet o čezmejnem upravljanju gozdov, sečnji in predelavi lesa, drugi dan bo pa razvedrilnega značaja, saj so v programu izlet do slapa Kot, lov na zaklad, igre za otroke, tekmovanje gozdarjev, seznanjanje z varnostnimi ukrepi pri uporabi gozdarskega orodja in strojev, razstava vrst dreves in lesa v gorskem svetu.

V Terskih in Nediških dolinah se veliko mladih odloči tudi za to, da bi oživelo kmetijske dejavnosti. Številke ne zgledajo zelo velike, predstavljajo pa zanimiv trend. Naj še dodamo, da ti obrati pogosto spodbudijo ustanovitev nadaljnjih povezanih obratov.

https://www.dom.it/les-je-beneski-zaklad_il-legno-tesoro-della-benecia/

Kries/fuochi corone di S.Giovanni tradizioni popolari

Fuochi di San Giovanni

 


Uno di questi paesi è Tribil Superiore – Gorenji Tarbij, la frazione più alta (650 m slm) del comune di Stregna – Sriednje, dove vivono circa 40 abitanti, e dove – così ci dice Erika Balus, che qui vive con la famiglia, sembra di stare in paradiso. Erika ci racconta del kries e di altre tradizioni legate alla notte di San Giovanni; tradizioni che si perdono nella notte dei tempi e che le sono state tramandate dalla nonna e dalla bisnonna, che a loro volta ripetevano antichi gesti, spesso senza saperne il significato più profondo, semplicemente perché “la notte di San Giovanni si fa così”.

I gesti antichi e i rituali iniziano già prima del grande evento del kries. A parte i preparativi veri e propri per il falò, come la raccolta di legna e ramaglie da ardere, il 23 giugno si raccolgono fiori ed erbe aromatiche, che secondo la tradizione in questo giorno raggiungono il culmine delle loro proprietà. I fiori vengono utilizzati per fare “križci” (croci) e “krancelni” (ghirlande), che, sapientemente intrecciati, verranno poi appesi alla porta d’ingresso delle case per proteggerle.

Le erbe aromatiche vengono fatte marinare nel vino, che viene benedetto e utilizzato come medicinale per tutte le malattie, “sia quelle note, che quelle ignote”. Ma le erbe aromatiche sono anche l’ingrediente principale delle “marve”, piatto particolarissimo e unico nel suo genere, senza il quale la festa di San Giovanni non è una vera festa.

La notte del solstizio d’estate è anche un’occasione unica per conoscere il futuro, sbirciando un albume d’uovo “cucinato” sotto i raggi della luna, o cancellare le rughe dal viso rotolandosi nella rugiada al mattino presto. O scoprire quali mesi saranno piovosi utilizzando 12 gherigli di noce. “Magie” che ci raccontano di un mondo contadino la cui vita era strettamente intrecciata con gli eventi della natura e le sue stagioni, gesti e tradizioni dietro a cui si celano antichissimi riti di cui sono giunte a noi solo tracce, sbiadite dalla patina dei secoli.

fonte https://www.slovely.eu/2017/06/22/kries-la-magia-del-falo-di-san-giovanni/

23 giu 2023

La cultura in Benecia


 556,08 euro. È quanto ha investito il Comune di Stregna per le attività culturali per ciascuno dei suoi 341 residenti. Il dato, riportato da un’indagine del portale internet Openpolis e riferito al 2021, colloca il piccolo comune valligiano al primo posto nella spesa pro capite per la ‘tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali’ fra tutti i Comuni del Friuli Venezia Giulia. Compresi capoluoghi delle ex Province e centri più conosciuti e con ben altre capacità di spesa. Chiaramente, va precisato, il dato è influenzato dal numero assoluto di abitanti: un singolo evento culturale determina una spesa pro capite molto più alta là dove ci sono meno residenti. Non è strano quindi che ai primi posti della classifica si trovino Comuni di dimensioni ridotte.

Stregna, però, ha superato anche i Comuni che hanno, grossomodo, le stesse dimensioni. In maniera piuttosto netta: al secondo posto, ad esempio, troviamo Forni di Sopra (955 residenti) che ha speso per ogni cittadino 305,6 euro, più di 250 euro in meno. Inoltre, più di altri territori, soffre la marginalizzazione (si veda la classificazione di Comune in fascia E, periferico, per la strategia dell’area interna), l’invecchiamento della popolazione (ha l’ottavo indice di vecchiaia più alto fra i Comuni del Friuli Venezia Giulia) e il reddito medio pro capite fra i più bassi della Regione, al quintultimo posto secondo il report dell’Ires riferito proprio al 2021.
Il primato di Stregna si spiega, certo, anche con il finanziamento ottenuto per il progetto Ikarus, che ha portato diversi spettacoli di musica e teatro, fra l’estate e l’autunno del 2021, su tutto il territorio delle Valli del Natisone e del Torre.

Postregna: primo posto frutto di investimenti che il Comune fa da diversi anni
Secondo il sindaco Luca Postregna però, il primo posto in classifica “è dovuto anche agli investimenti fatti dall’amministrazione che destina annualmente una quota relativamente importante del bilancio in progetti legati a turismo e cultura. Progetti che nel tempo sono serviti a costruire le rete che ha portato alla realizzazione di Ikarus, certo, ma più in generale a fidelizzare attorno al Comune partner qualificati”.
Postregna tiene infatti a precisare che da un lato la capacità di ottenere finanziamenti è dovuta all’impegno costante di tempo e risorse nella costruzione di progetti validi. Dall’altro, che nella maggior parte dei casi i bandi prevedono una quota di co-finanziamento da parte dell’ente che mediamente si aggira attorno fra il 20 e il 30 per cento del budget complessivo.

Ai primi posti anche Resia e Cividale del Friuli
Scorrendo la graduatoria, dopo Stregna, Forni di Sopra e Visco, troviamo, appena fuori dal podio, un altro Comune della fascia confinaria, quello di Resia che per i suoi mille residenti ha una spesa pro capite in cultura di 230,86 euro. Subito dopo c’è Malborghetto – Valbruna, altro Comune in cui è tutelata la comunità linguistica slovena, che, sempre nel 2021, ha investito nella valorizzazione di beni e attività culturali 226,26 euro per ciascuno dei suoi 919 cittadini.
All’ottavo posto, primo fra i Comuni che superano i 10mila abitanti, c’è Cividale del Friuli (11.176 residenti), location di Mittelfest, che ha registrato una spesa pro capite di 185,75 euro, ossia in termini assoluti, più di due milioni di euro.
Primo fra i capoluoghi delle ex Province è il Comune di Udine – 22esimo in graduatoria – che ha speso per 99.518 cittadini 105,64 euro pro capite.

Lusevera con zero euro a bilancio fanalino di coda
Molto distanti invece altri Comuni della fascia confinaria. Lusevera nel 2021 ha destinato zero euro per la cultura e si trova all’ultimo posto della graduatoria di Openpolis assieme ad altri sette Comuni del Friuli Venezia Giulia (Frisanco, Fiumicello, Vajont, Villa Vicentina, Monrupino – Repentabor, Treppo Carnico e Ligosullo). Poco più in su, al terzultimo posto, il Comune di San Leonardo con una spesa pro capite nel settore di 0,95 euro. Un investimento solo poco inferiore a quello dei Comuni di Taipana (4,21 euro per cittadino), Prepotto (4,18) e Savogna (4,04). Nella parte destra della classifica troviamo anche Grimacco (8,95 euro pro capite), Faedis (11,5), Torreano (12,72), Pulfero (13,8) e Nimis (13,36). Nella prima metà invece ci sono Drenchia (37,65 euro), Attimis (50,24) e San Pietro al Natisone (60,12).https://draft.blogger.com/blog/post/edit/2963768517500394620/5545709696669458396

Tommaso Cerno

 


Tommaso Cerno (Udine, 28 gennaio 1975) è un giornalista e politico italiano, direttore de L'Espresso dal 29 luglio 2016 al 25 ottobre 2017 e direttore dal 26 settembre 2022 del quotidiano L'Identità.

È stato senatore della Repubblica dal 2018 al 2022, eletto con il Partito Democratico.

Biografia

Nato a Udine, ma vive a Roma; è originario di una famiglia slovena delle Valli del Torre[1] e lontano parente di Guglielmo Cerno[2], noto operatore culturale della Slavia Friulana.

È stato dirigente nazionale dell'Arcigay e fra i promotori del Gay Pride di Venezia.[3][4]

Nel 1995 si candidò senza successo alle elezioni comunali di Udine con Alleanza Nazionale al fine di intitolare il teatro della città a Pier Paolo Pasolini.[5] Diventa assistente del vicesindaco di Udine Andrea Montich, del PDS; successivamente lavora, durante il governo Amato II, come addetto stampa del sottosegretario di stato Mauro Fabris.[6]

Attività giornalistica

Giornalista professionista dal settembre 2004[7]. Lavora al Messaggero Veneto - Giornale del Friuli fino al 2009.[senza fonte] Quell'anno passa al settimanale l'Espresso, fino al 2014, dove diventa vice caporedattore dell'area "Attualità".[senza fonte]

Ha svolto inchieste su diritti civili e discriminazioni in Italia[senza fonte], sui movimenti No Tav[senza fonte] e quella sulla vulnerabilità dell'aeroporto di Fiumicino[8]. Da opinionista è ospite di trasmissioni tv sulle reti RaiMediasetLA7 e Sky.[senza fonte] Nell'ottobre 2014 torna, come direttore, al Messaggero Veneto.[9] Conduce nel 2015 il programma D-Day - I giorni decisivi su Rai 3, un approfondimento in quattro puntate sulla seconda guerra mondiale.[10]

Nel luglio 2016 viene annunciata la sua nomina a direttore del settimanale l'Espresso[11], dove subentra a Luigi Vicinanza il 29 luglio 2016. Il 25 ottobre 2017 diventa condirettore del quotidiano la Repubblica, sempre del GEDI Gruppo Editoriale, venendo sostituito da Marco Damilano all'Espresso.[12] Tre mesi più tardi si mette in aspettativa dal quotidiano, da cui poi si dimette, per candidarsi alle elezioni del marzo 2018.[13]

A settembre 2022 diventa direttore del quotidiano L'Identità.[14]

Saggista e scrittore

Con Antonello Caporale, allora giornalista de la Repubblica, aveva collaborato al saggio Impuniti. Storia di un sistema incapace, sprecone e felice (Baldini Castoldi Dalai editore2007). Ha pubblicato il romanzo Affa Taffa (Mimesis, 2010), che è stato tradotto nel 2014 anche in lingua friulana assieme al friulanista Paolo Cerno e il saggio L'ingorgo (Ribis, 2008), dedicato alla storia dell'autonomia della sua regione, dalla fondazione all'elezione dell'ex presidente Riccardo Illy. Ha collaborato all'instant-book dell'eurodeputata del Partito Democratico Debora SerracchianiIl coraggio che manca (Bur2009).

Ha pubblicato Inferno - La Commedia del potere (Rizzoli, 2013), una riscrittura dell'Inferno di Dante in terzine di endecasillabi, come quello dantesco, ma con protagonisti i personaggi politici e non della Seconda Repubblica e il saggio A noi! - Cosa ci resta del fascismo nell'epoca di Berlusconi, Grillo e Renzi (Rizzoli, 2015).[15]

Attività politica

Il 26 gennaio 2018 annuncia su Twitter la sua candidatura al Senato alle imminenti elezioni politiche per il Partito Democratico.[16] Il 4 marzo 2018 si aggiudica il seggio[17] nel collegio uninominale di Milano-Centro col 41,25% dei voti. Il suo collegio è stato l'unico conquistato dal centro-sinistra in Lombardia per quanto riguarda il Senato.

A dicembre del 2018, presenta con Gianni Pittella il disegno di legge dal titolo "Rifiuto di trattamenti sanitari e liceità dell'eutanasia", che obbliga il medico e i sanitari a praticare l'eutanasia in presenza di una generica manifestazione di volontà da parte del paziente, rendendo inapplicabili nei loro confronti le relative disposizioni del codice penale. Non è menzionato il diritto all'obiezione di coscienza. L'obbligo della forma scritta con autenticazione di firma da parte dell'ufficiale di anagrafe, "a pena di inammissibilità", sussiste solamente nel caso di "sopravvenuta incapacità", di "intendere e volere o manifestare la propria volontà".[18] Il trattamento di eutanasia è subordinato al rispetto di 7 requisiti, che vengono autodichiarati dal medico e dal dirigente sanitario della struttura che lo eseguono: la norma non qualifica tale atto scritto come certificazione o autocertificazione sostitutiva di atto notorio, ma parla più generalmente di attestazione e conferma.

Il 18 febbraio 2020 viene inizialmente annunciata la sua adesione alla nuova formazione renziana di Italia Viva,[19] ma successivamente cambia idea e il 26 febbraio 2020 passa direttamente dal gruppo parlamentare del Partito Democratico al Gruppo misto del Senato.[20]

Nel 2021, dopo aver annunciato il suo voto a favore della fiducia al governo Conte II, rientra nel PD[21]. Nel corso dell'anno si distingue per alcune prese di posizione contro il disegno di legge per combattere l'omotransfobia, presentato dal collega di partito Alessandro Zan, astenendosi sul non passaggio agli articoli (la cosiddetta tagliola) richiesta da Lega e Fratelli d'Italia atto a interrompere l'iter di approvazione della legge, nonostante fosse l'unico gay dichiarato tra i senatori del centro-sinistra[22].

Vita privata

Nel dicembre 2022 si unisce civilmente con Stefano Balloch, politico di Fratelli d’Italia ed ex sindaco di Cividale del Friuli[23].

22 giu 2023

Meriggiare pallido e assorto

 


EUGENIO MONTALE – Meriggiare pallido
 e assorto

Meriggiare pallido e assorto
presso un rovente muro d’orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.

Nelle crepe del suolo o su la veccia
spiar le file di rosse formiche
ch’ora si rompono ed ora s’intrecciano
a sommo di minuscole biche.

Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
mentre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi.

E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com’e’ tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.

IDRIJA

Conosciuta come la città del mercurio e dei pizzi.La miniera è una delle più antiche della Slovenija,già dal 1490 si estraeva il mercurio.

Già dal 1876 esiste la scuola di merletti.




20 giu 2023

Rešujmo poljubljanje križev - Salviamo il bacio delle croci



La tradizione religiosa del bacio delle croci è ancora viva, ma si sta affievolendo e necessita di nuovo vigore. Così la pensa Remo Negro, che dal 1994, quando ha preso il testimone dal compaesano Aurelio Lendaro, è crucifero a Villanova delle Grotte/Zavarh. Eppure fino a pochi decenni fa la tradizione era molto viva, dice il signor Negro, che ha 70 anni.

«Qui in zona il rito religioso del bacio delle croci si svolgeva in un periodo che iniziava con la festa della Trinità di giugno a Monteaperta, per concludersi con la Festa dell’Immacolata a Taipana».

Già alla festa di Monteapert/Viškorša, a giugno, intervenivano le croci da un circondario molto ampio, con Taipana/Tipana, Villanova/Zavarh, Chialminis/Vizont, Montemaggiore/Brezje, Prossenicco/Prosnid, Platischis/Plestišča, e Cornappo/Karnahta. La visita delle croci e il bacio si ripetevano in ognuna di queste comunità, in particolar modo in occasione della festa patronale.

«Soprattutto fino a prima della pandemia, la tradizione era ancora piuttosto viva. In seguito alcune persone sono venute a mancare e, probabilmente anche per altre ragioni, l’interesse si è un po’ affievolito».

In vista di una celebrazione, di solito i cruciferi sono contattati e invitati, affinché siano sicuri del suo effettivo svolgimento. «Da qualche anno a questa parte ricevo sempre meno telefonate e sono un po’ rammaricato, perché mi sembra che l’uso religioso stia venendo meno».

Attraverso questo reciproco scambio di “visite”, nella zona occidentale della Slavia il rito del bacio delle croci rappresenta anche una forma di rete religiosa. E ogni forma di rete costituisce una risorsa preziosa, che sarebbe un peccato perdere. (L. L.)

Običaj poljubljanja križev je še živ, vendar je ošibel in bi bilo potrebno ga okrepiti. Tako misli Remo Negro, ki je star 70 let in je v Zavarhu križenosec. Pomembno vlogo sovaščana Aurelija Lendara je prevzel leta 1994. Gospod Negro nam je povedal, da se je v preteklosti čas poljubljanja križev na območju Terske in Karnajske doline začel junija. Vsako leto se je prvo poljubljanje križev odvijal na god Svete Trojice v Viškorši, zadnji pa na god Brezmadežnega spočetja v Tipani.

V Viškoršo so nekoč na Sveto Trojico križe pripeljali iz Tipane, Zavarha, Vizonta, Brezij, Prosnida, Plestišč in Karnahte. Običaj se je nato ponovil v vseh teh krajih, še posebej na god tamkajšnjih vaških zavetnikov.

Remo Negro meni, da je pred pandemijo navada bila še precej živa. V zadnjih letih na žalost pogreša telefonske klice, s katerimi ga vabijo k Mašam, da bi s sabo nosil tudi križ.

V zahodni Benečiji predstavljajo poljubljanja križev pomembno pobožno mrežo, ki bi jo bilo res žalostno izgubiti.

 

Redazione 3BMeteo



follower

separatore

separatore

Ivan Trinko

"O ti zemlja rodna, zemlja bedna, ki te milost božja, meni v last je dala" (I. Trinko) "O terra natia, terra misera, piccola, che la grazia divina, mi ha donato" (traduzione)

evidenzia

Proverbio friulano

  Il proverbio friulano della settimana di Vita nei campi fb “Mai / salte fûr el cai” ovvero a maggio escono le chiocciole che segue l’altro...

Etichette

. * abitudini acque acrostico afganistan aforisma aforismi alberi almanacco alta val torre ambienrte ambiente animaii. animali antichi mestieri antifascismo archeologia arte arte. articol articoli articoli. articolo articolo. artigianato astronomia atricolo attività attrezzi agricoli attualiità attualità attualità. attualtà atualità audio auguri autunno avviso avviso . benecia benecia. benecija benečija benvenute bilinguismo blog caldo canzone canzoni carnevale carnia cibi cibi tipici cibi tipici. cibi. cinema citazion. citazione citazioni citazioni; citazioni. citazoni classifica clima collage commenti commento. consigli corso covid covid19 cronaca cronaca. cronata cucina cultua cultura cultura. cultura.storia culura curiosità dedica detti detto documenti dolci dom dom. editoriale esperienze eventi eventi. eventi.resia/rezija evento evnti fauna favola favole fb fede filastrocca film fiori flora flore folclore foto fotografia fotografie fotorafie frase frasi freddo friulano friuli friuli. frutta frutti futuro FVG grandine guerra haiku haiku. IA icorrenze imitando la Meloni. in memoriam informazioni iniziative intervista invocazione istruzione jeggende jesen lavoro leggenda leggende leggende. leteratura italiana letterarura letteratra italiana letteratua letteratura letteratura dialettale slovena letteratura italiana letteratura italiana. letteratura russa. letteratura slovena letteratura straniera letteratura. letteraura letteretura straniera lettertura lettura libri libro libro. lingua lingua friulana lingua friulana. lingua italiana lingua slovena lingue lingue slave lingue.fvg. lioghi luoghi luoghi. luoghi.video lutto mamma memoria mestieri meteo migranti migrazione minoranza slovena minoranze minoranze linguistiche mio video mitologia mondo moreno musei musica musica. narodni dom natale natura neve notizie novi matajur nuovo blog oggi opinioni osservazioni pace paesi pagine parlamento parole parole. pensieri pensieri. personaggi personaggi. personagi personggi pianeta piante piante. pittori poesia poesia slovena poesia. poesie poeta poeti politica precisazione. premio progetto proposta proverb proverbi proverbì proverbi. proverbi.friuli proverbio proverbio. provrbio quadri racconto razzismo reblog reblog. resia ricetta. ricordi ricorenze ricorrenza ricorrenze ricorrenze. riflessione riflessioni romeo trevisan russia. russia/ucraina salute saluti saluti. saluto saluto. sanità scienza scuola scuola. senza categoria settimana simboli slava slavia slovena sloveni slovenia slovenia. slovenia.foto slovenija slovenija. sloveno spettacoli sport sport. storia storia.lingua slovena storie tentativo tradizioni traduzione trieste turismo turismo. turismo.friuli tv ucraina umorismo usanze usanze. usanze.ricorrenze utilità. vajont val canale val torre valli del natisone valli natisone varie viaggi vid eo video video. video.friuli vignetta vignetta. vignette vignette. villanova grotte vinetta

julia

https://ju17-12.blogspot.com/

slide benecia

slide benecia
benecia

slovely

https://www.slovely.eu/

questo blog

Questo blog parla delle minoranze linguistiche del Friuli:SLOVENA,FRIULANA eTEDESCA,articoli dei giornali della minoranza slovena,degli usi,costumi,eventi e tanto altro.Buona lettura.OLga

slovely (sito per gli amanti della slovenia)

traffico tempo reale

inno SLO

Brindisi Zdravljica inno sloveno "Vivano tutti i popoli che anelano al giorno in cui la discordia verrà sradicata dal mondo ed in cui ogni nostro connazionale sarà libero, ed in cui il vicino non sarà un diavolo, ma un amico!"

olga Uk

https://olga-verse.blogspot.com/

Twitter

Trinko

Trinko

ultimi commenti 👁️‍🗨️

grazie

grazie