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🌞Blog che parla del Friuli: in particolare delle minoranze linguistiche slovena,friulana e tedesca e non solo. ❤️ Sono figlia di madre slovena (Ljubljana) e di padre appartenente alla minoranza slovena della provincia di Udine🌞 (Benecia).Conosco abbastanza bene la lingua slovena.Sono orgogliosa delle mie origini.OLga

INNO SLOVENO

INNO SLOVENO "Vivano tutti i popoli che anelano al giorno in cui la discordia verrà sradicata dal mondo ed in cui ogni nostro connazionale sarà libero, ed in cui il vicino non sarà un diavolo, ma un amico!"❤️ FRANCE PREŠEREN poeta sloveno

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31 mar 2023

La lingua slovena in tutte le scuole

 Perché la lingua slovena si salvaguardi in Benecia, Resia e Valcanale al giorno d’oggi, si sa, è necessario il suo insegnamento nelle scuole. Non a caso la legge di tutela statale dedica all’insegnamento dello sloveno molti articoli, riservando particolare attenzione alla provincia di Udine. Questo perché, mentre a Gorizia e Trieste lo sloveno a scuola risale ai tempi dell’Austria, lo sloveno in Benecia è entrato nelle aule solo con la nascita dell’istituto scolastico bilingue, avvenuta nel 1984 in forma privata. L’istituto è diventato pubblico proprio in virtù della legge di tutela e negli anni si è imposto come scuola più scelta dai genitori nelle Valli del Natisone.

Il «Paolo Petricig», tuttavia, per ragioni geografiche non può soddisfare tutta la richiesta di insegnamento dello sloveno. Restano, allora, le disposizioni particolari per la provincia di Udine, le quali danno la possibilità di insegnamento opzionale della lingua

e cultura slovena in tutte le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado nei comuni nei quali è riconosciuta la minoranza.

Inspiegabilmente, quell’articolo, da 22 anni è inattuato. Infatti le ore di sloveno a Prepotto, Taipana e Vedronza vengono impartite sulla base della legge 482/99 per tutte le minoranze linguistiche d’Italia.

Ma ora sembra il momento giusto per il cambio di passo, come ha evidenziato il presidente dell’associazione «don Blachini», Igor Jelen, incontrando il ministro per gli Sloveni d’oltreconfine e nel mondo, Matej Arčon. La richiesta che sale dal territorio c’è, come dimostra la recente apertura allo sloveno nelle scuole di Attimis e Faedis, come pure il via libera ministeriale all’insegnamento plurilingue in Valcanale. Senza dimenticare che l’insegnamento dello sloveno, in un contesto di gelo demografico, dà un valore aggiunto alle scuole che lo attuano e la possibilità di derogare al numero minimo di alunni.

E già che ci siamo, sarebbe anche il caso, di insegnare lo sloveno come seconda lingua straniera in alcune medie inferiori di Udine, come già avviene a Trieste.

Ezio Gosgnach

https://www.dom.it/lingua-slovena-nelle-scuole_slovenski-pouk-v-vseh-solah/

Saluti da UDINE

 

foto di Bardelli

Udine /ˈudine/Udin in friulanoVidem in slovenoWeiden in Friaul in tedesco) è un comune italiano di 97 808 abitanti del Friuli-Venezia Giulia, considerato l'ultima e attuale capitale storica del Friuli(dopo Aquileia e Cividale del Friuli): già capoluogo dell'omonima provincia.Giovanni Frau ipotizza che "Udine" derivi da un toponimo pre-latino, una formazione dalla radice *oudh- / *udh- «mammella» o «colle», seguita da un suffisso non del tutto chiaro. Prime attestazioni sono: Udene (983), Utinum (latinizzazione da Ud-; attorno al 1000). Un'altra possibile etimologia è la derivazione da varianti longobardo-sassoni del teonimo "Odino" (scandinavo Odhinn, longobardo Guodan, sassone Uoden), Dio supremo nella religione germanica. Infatti, i Longobardi, un raggruppamento di popoli di origine germanica che includeva i Longobardi veri e propri e un vasto numero di Sassoni, tra gli altri, attorno al VI secolo si insediarono a partire da questa zona prima di espandersi al resto del Nord Italia (Lombardia in senso lato). Non a caso Cividale del Friuli era un importante centro di questa popolazione. Si noti anche come il nome sloveno della città, Videm, sia un ipercorrettismo sviluppato nel XIX secolo sulla base di toponimi identici in Slovenia, laddove il nome precedente, e più proprio, della città in sloveno era Vidan.La città è situata al centro della regione storica friulana. Dista, in linea d'aria, poco più di 20 km dalla Slovenia, e circa 54 km dall'Austria. Ciò la pone in una posizione strategica, presso l'intersezione delle direttrici europee est-ovest (Corridoio V o Mediterraneo) e nord-sud (Via Iulia Augusta, ora riconosciuta dall' Unione europea come parte del Corridoio Baltico-Adriatico), sulla via che porta verso l'Austria e verso l'est europeo.

Sorge nell'alta pianura, a pochi chilometri dalla fascia collinare, ed è costeggiata dal torrente Cormor a ovest e dal torrente Torre ad est. Al centro della città si trova in un colle isolato, in cima al quale è situato il castello: secondo la leggenda il colle è stato edificato da Attila per ammirare l'incendio che lui stesso provocò alla città di Aquileia. In realtà si pensava che fosse formato da rocce conglomeratiche antiche più di 100 000 anni, mentre recenti scavi archeologici hanno dimostrato che si tratta di un rilievo artificiale, privo di rocce-

continua https://it.wikipedia.org/wiki/Udine

Il mandorlo anche al nord

 


di Cristina Micheloni
Tra clima che cambia e preferenze alimentari che mutano ancor di più, l’agricolo dovrebbe intensificare non il metodo di coltivazione (nel senso di maggior utilizzo di input quali energia, acqua, fertilizzanti e fitofarmaci) bensì la diversità delle produzioni e la conoscenza di colture e metodi qui meno comuni sino ad ora.
E allora proviamo a diversificare anche tra le colture arboree: la frutta a guscio sta vivendo un vero periodo d’oro, o, meglio, un ritorno, pensate che negli anni ‘70 in Italia (essenzialmente al sud) si producevano 230.000 ton di mandorle, crollate a 90.000 nel primo decennio degli anni 2000 ed ora in risalita.
Ma stiamo alla campagna: il nocciolo è ormai diffuso in tanti areali della regione, forse ancora presto per fare un bilancio ma intanto le superfici crescono. Ma siccome la monocoltura, di qualunque specie sia, non ci fa bene, proviamo a guardare oltre. Il mandorlo, ad esempio, comincia ad essere un’opzione anche nell’Italia del Nord, complice il cambiamento climatico ma anche la selezione di varietà più tardive, lo sviluppo di tecniche colturali che rendono più agile ed anche meccanizzabile parte del lavoro e accorciano i tempi di entrata in produzione: tutte cose che, se messe bene in fila, rendono il mandorlo un’opzione percorribile sia economicamente che ambientalmente.
Tra i portinnesti ve ne sono alcuni che riescono a contenere la taglia entro i 2m di altezza e, nella forma a vaso catalano più o meno adattato, nei 60cm di larghezza, con un’entrata in produzione già al quarto anno, per arrivare ai 20-30q.li/ha qualche anno più tardi. Interessante il fatto che la raccolta può essere anche effettuata con una vendemmiatrice adattata. Ciò significa anche che, raccogliendo dai rami, non è necessaria la maniacale e ambientalmente deleteria pulizia del terreno sotto e tra le piante. In aggiunta: la raccolta dal ramo riduce anche il rischio di micotossine nel frutto!
Tra le varietà tardive nella fioritura, che quindi sfuggono ai ritorni di freddo, si possono citare Genco, Supernova e Tuono, o le più recenti Penta e Makako, ma anche una varietà che viene dalla Gemania, la Palatina, che ha anche il guscio morbido che ne consente la sgusciatura a mano.
Ricordate però che molte varietà di mandorlo non sono autofertili, quindi controllate e, in caso, mescolate varietà a fioritura sincrona. Sempre sulla scelta della varietà attenzione ai tratti qualitativi: dimensione della mandorla, frequenza mandorle doppie e anche di mandorle amare!
Al biologico il mandorlo piace perchè risparmioso: ha bisogno di un po’ di acqua ma non troppo, molta di meno del noce, ad esempio, e ben sopporta dei periodi di siccità, avendo un apparato radicale che velocemente si sviluppa in profondità. La fertilizzazione dipende dall’intensità del sistema di allevamento ma, in generale, una buona base organica alla messa a dimora con piccole integrazioni, sempre organiche, annuali è già sufficiente. Chiaro che se si arriva a 3000 piante/ha qualcosa in più in fertilizzazione tocca spendere, ma magari possiamo anche pigiare un po’ meno sull’acceleratore!
Presto per dire quali siano i patogeni e i parassiti più impegnativi nei nostri areali, di certo bisogna fare attenzione agli afidi, cosa in cui ben ci aiuta la biodiversità ospitata da siepi e da alle specie erbacce che devono devono coprire il terreno sotto gli alberi e tra le file, e alla monilia e qualche altro fungo patogeno, per il cui controllo comunque, anche in bio, gli strumenti ci sono. Una buona notizia: la cimice asiatica non fa danni al mandorlo perchè arriva quando il guscio è già formato.
Siete curiosi di mandorlo? Approfitate della visita di studio organizzata da AIAB FVG per il 31 marzo a Imola, nel bel mezzo dei mandorli in fiore:

30 mar 2023

buona giornata

 

foto di Graziella Vogrig da fb

La poesia di Mila Kačič

 

2913-2000

SPOZNANJE

Ljubim ležanje v soncu.
Vznak in zaprtih oči.
Na travi ob morju.

Valovi so koraki moža,
ki ga čakam
s hrepenenjem in strahom.

Zmeraj bliže prihaja.
Neznan je njegov obraz
in ne vprašam ga po imenu.
Bliža se
vroč in nestrpen,
dišeč po zrelem semenju.
Z nežnim nasiljem razpre mi korak
in me dvigne v vrtinec.

Ko oči spet odprem
in se nebo nad mano umiri,
smo le sonce,
trave
in jaz.

Valovi so spet koraki moža,
ki se vračajo k morju.

Ljubim ležanje v soncu.
Vznak in zaprtih oči.
Na travi ob morju.


RIVELAZIONE

Amo giacere al sole.
Supina e a occhi chiusi.
Sull'erba in riva al mare.

Le onde sono i passi dell'uomo
che aspetto
con smania e paura.

S'avvicina sempre di più.
Non conosco il suo viso
e non gli chiedo il nome.
Si avvicina
focoso e impaziente,
odoroso di semi maturi.
Con dolce violenza allarga le mie cosce
e mi trascina in un vortice.

Quando riapro gli occhi
e il cielo lassù si rasserena,
non c'è che il sole,
le erbe
ed io.

Le onde sono di nuovo passi d'uomo
che ritornano al mare.

Amo giacere al sole.
Supina e a occhi chiusi.
Sull'erba in riva al mare.

http://www.filidaquilone.it/num028milic.html


La lince eurasiatica

Frase celebre

 “L’ironia è il veicolo che usi per trasportare carichi emotivi troppo pesanti.”

Fabio Volo

29 mar 2023

Pimpa e l'orsetto in letargo (CAA)

IL BLOG DI UBER: PROVE IN COSTUME

IL BLOG DI UBER: PROVE IN COSTUME:   Alla festa per il centenario dell'Aeronautica grande partecipazione di bambini che hanno anche "improvvisato" un coretto in...

citazione


 "Preferisco una sconfitta consapevole della bellezza dei fiori, piuttosto che una vittoria in mezzo ai deserti, una vittoria colma della cecità dell'anima, di fronte alla sua nullità separata". 


(Fernando Pessoa, Il libro dell'inquietudine)

28 mar 2023

Citazione anonima

 


Perché la nave per salvare i migranti finanziata da Bansky è stata fermata

La nave Ong Louise Michel donata da Banksy 
dal web
 Mentre altre 30 persone stavano morendo nel Mediterraneo, la guardia costiera italiana ha sottoposto a fermo amministrativo l’imbarcazione di salvataggio Louise Michel, finanziata dal famoso artista di strada Banksy. La nave, bloccata ormai da due giorni a Lampedusa, avrebbe infranto il nuovo decreto migranti del governo Meloni, che impone alle ong di effettuare un solo salvataggio alla volta.

Prua e poppa rosa acceso, la nave ha la scritta "Rescue" in maiuscolo sullo scafo grigio chiaro e l'immagine di una bambina in bianco e nero che regge un salvagente rosa a forma di cuore sulle pareti della plancia nel tipico stile di Banksy. Il nome è quello della femminista e anarchica francese, figura di spicco e combattente durante l’esperimento di autogoverno della Comune di Parigi, Louise Michel...continua...

https://www.wired.it/article/bansky-barca-louise-michel-migranti-lampedusa-pia-klemp/

27 mar 2023

Primavera

foto vecchia non odierna

 Dalla mia finestra vedo tutte le cime delle montagne imbiancate.Primavera dove sei,ti sei nascosta?

Torreano, molte case da sistemare

Masarolis


Anche nel comune di Torreano le imprese hanno dovuto fronteggiare diverse difficoltà dovute ai mancati introiti per la sospensione delle attività nel periodo delle chiusure legate alla pandemia di coronavirus. Per contribuire ad un sollievo almeno parziale, il Comune si è attivato distribuendo 38.000 euro stanziati allo scopo a 35 realtà del territorio.

La notizia è stata portata ai cittadini dall’assessora al bilancio, Alessandra Cudicio, nel corso di un recente incontro organizzato dalla maggioranza consiliare di Torreano a Masarolis/Mažeruola. Oltre a molti numeri e cifre, Cudicio ha riferito ai cittadini una novità che snellirà notevolmente almeno una piccola parte del futuro carico burocratico agli uffici del municipio. D’ora in poi, infatti, al momento della consegna della domanda di residenza i nuovi abitanti del comune dovranno consegnare subito anche le metrature delle strutture occupate. Una notizia ghiotta è, poi, che il Comune ha riscontrato 1.700.000 di avanzo d’amministrazione.

Sul fronte della sanità e dell’assistenza sociale, l’assessora Miriam Macorig, residente proprio a Masarolis/ Mažeruola, ha rilevato come rispetto all’anno precedente siano venuti meno 250.000 euro. Nel corso del 2022 il Comune ha speso circa 68.000 euro in assistenza alle persone con diverse abilità. Col comparire di ulteriori casi, nel prossimo futuro la cifra supererà i 100.000 euro. Ricordando che l’amministrazione comunale è tenuta a partecipare alle spese delle case di riposo per gli anziani che non dispongono di fondi propri, Macorig ha anche annunciato che di recente gli uffici municipali hanno partecipato a un bando regionale, con l’auspicio di accedere a un fondo per l’invecchiamento attivo della popolazione.

Come molti cittadini, anche l’assessore alla cultura e vicesindaco, Giuliano Lesa, ha auspicato l’installazione di un bancomat presso la posta di Torreano. Nel plesso scolastico del capoluogo, poi, dove sono attive le scuole d’infanzia e primaria in seno all’Istituto comprensivo di Cividale, Lesa ha seguito gli interventi di ritinteggiatura delle aule, di sostituzione dei servizi igienici e dei giochi per i bambini. Dal municipio ci si è attivati, tra l’altro, per segnalare alla scuola bandi di contributo per l’acquisto di giochi all’aperto.

Gli sforzi del municipio sono, tuttavia, concentrati anche su un ampliamento dell’offerta di iniziative culturali in generale. D’importanza strategica è ritenuto, anzitutto, individuare uno storico che segua anche la zona di Torreano.

Un proposito di tutta la compagine di maggioranza, poi, è organizzare incontri culturali di vario genere almeno una volta al mese. Nel solco di questo proposito rientra la conferenza di Andrea Vazzaz dal titolo «Il Deutsche Alpenkorps sul monte Mladessena», che si svolgerà in municipio a Torreano venerdì, 31 marzo, alle 20.30.

Lesa ha rimarcato l’importante ruolo aggregativo svolto dalla squadra di calcio di Torreano, a cui è andato un contributo di 3.500 euro. Visto l’importante ruolo dello sport, sarebbe ideale ristrutturare al più presto il campo sportivo, affinché diventi un punto di riferimento per tutto il territorio comunale. Allo scopo è stato richiesto un contributo di 1.200.000 euro; se il progetto andasse in porto, ulteriore auspicio sarebbe installare pannelli fotovoltaici sulla rinnovata struttura.

Per una migliore riuscita di tutta la comunità sul piano turistico, infine, Lesa ritiene che su tutto il territorio comunale sarebbe necessario proseguire nella sistemazione delle case la cui costruzione e ristrutturazione è rimasta in sospeso, magari già dai tempi del terremoto del 1976.

Con tanti piccoli gesti quotidiani e iniziative, sul territorio è molto significativa anche l’azione di associazioni e giovani. Nel 2022, ha rilevato la consigliera con delega alle associazioni, Federica Cudicio, le attività associative hanno visto una piccola ripartenza, con una maggiore presentazione al Comune di domande di contributo. Un ruolo fondamentale nella proposta di iniziative – e anche nella riuscita di alcune kermesse, come Calici di stelle a Torreano nell’agosto del 2022 – è stato giocato dalla piccola ma attiva Pro loco di Masarolis.

Rispetto alle politiche sociali e giovanili, il consigliere delegato Simone Clavora ha ricordato lo stanziamento di 1.700 euro per i centri vacanza e la raccolta di 1.400 euro ricavata dalla vendita di ciclamini, da distribuire in buoni spesa alle famiglie bisognose. (Luciano Lister)

Il proverbio friulano della settimana

 




Il proverbio friulano della settimana

di Vita nei campi
“Se San Ruperto nol’à nûi, no ju varà nancje il mês di lui” ovvero se il giorno di San Ruperto (il 27 marzo) non ci sono nuvole, non ci saranno neppure il mese di luglio.

26 mar 2023

A San Daniele si riproduce la Bibbia di Gutenberg


 Una Bibbia per unire l’Europa grazie a radici comuni. È questo l’ambizioso progetto al quale si dedicherà lo Scriptorium Foroiuliense, la Scuola italiana amanuensi di San Daniele del Friuli, che da anni è impegnata nel recupero dell’arte della scrittura a mano e delle tecniche del libro antico. La riproduzione di cinque copie del primo libro stampato in Europa con la tecnica dei caratteri mobili è la prossima impresa del sodalizio.

“Realizzeremo – ha spiegato il presidente dello Scriptorium Foroiuliense Roberto Giurano – cinque copie dello storico volume, a partire dai file digitalizzati messi a disposizione dalla Bodleian Library di Oxford, che possiede una delle sole ventidue Bibbie originali complete esistenti al mondo. Utilizzeremo tecniche moderne che permettono di avere copie estremamente simili all’originale, combinate con tecniche antiche di produzione della carta e legatura”. In questo modo, gli studiosi di tutto il mondo avranno modo di consultare volumi fedeli all’originale in ogni dettaglio, dalle dimensioni ai colori. Una copia rimarrà in Friuli, le altre quattro saranno donate a prestigiose istituzioni italiane ed europee: la Biblioteca del Senato, la Casa della Cultura del Parlamento Europeo, la Biblioteca Nazionale di Spagna a Madrid e infine il Museo del Libro e della Stampa di Kiev.

buona domenica

 


25 mar 2023

Investimenti in cultura: Stregna prima in Regione, a Lusevera zero euro, ultima in classifica

 



556,08 euro. È quanto ha investito il Comune di Stregna per le attività culturali per ciascuno dei suoi 341 residenti. Il dato, riportato da un’indagine del portale internet Openpolis e riferito al 2021, colloca il piccolo comune valligiano al primo posto nella spesa pro capite per la ‘tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali’ fra tutti i Comuni del Friuli Venezia Giulia. Compresi capoluoghi delle ex Province e centri più conosciuti e con ben altre capacità di spesa. Chiaramente, va precisato, il dato è influenzato dal numero assoluto di abitanti: un singolo evento culturale determina una spesa pro capite molto più alta là dove ci sono meno residenti. Non è strano quindi che ai primi posti della classifica si trovino Comuni di dimensioni ridotte.

Stregna, però, ha superato anche i Comuni che hanno, grossomodo, le stesse dimensioni. In maniera piuttosto netta: al secondo posto, ad esempio, troviamo Forni di Sopra (955 residenti) che ha speso per ogni cittadino 305,6 euro, più di 250 euro in meno. Inoltre, più di altri territori, soffre la marginalizzazione (si veda la classificazione di Comune in fascia E, periferico, per la strategia dell’area interna), l’invecchiamento della popolazione (ha l’ottavo indice di vecchiaia più alto fra i Comuni del Friuli Venezia Giulia) e il reddito medio pro capite fra i più bassi della Regione, al quintultimo posto secondo il report dell’Ires riferito proprio al 2021.
Il primato di Stregna si spiega, certo, anche con il finanziamento ottenuto per il progetto Ikarus, che ha portato diversi spettacoli di musica e teatro, fra l’estate e l’autunno del 2021, su tutto il territorio delle Valli del Natisone e del Torre.

Postregna: primo posto frutto di investimenti che il Comune fa da diversi anni
Secondo il sindaco Luca Postregna però, il primo posto in classifica “è dovuto anche agli investimenti fatti dall’amministrazione che destina annualmente una quota relativamente importante del bilancio in progetti legati a turismo e cultura. Progetti che nel tempo sono serviti a costruire le rete che ha portato alla realizzazione di Ikarus, certo, ma più in generale a fidelizzare attorno al Comune partner qualificati”.
Postregna tiene infatti a precisare che da un lato la capacità di ottenere finanziamenti è dovuta all’impegno costante di tempo e risorse nella costruzione di progetti validi. Dall’altro, che nella maggior parte dei casi i bandi prevedono una quota di co-finanziamento da parte dell’ente che mediamente si aggira attorno fra il 20 e il 30 per cento del budget complessivo.

Ai primi posti anche Resia e Cividale del Friuli
Scorrendo la graduatoria, dopo Stregna, Forni di Sopra e Visco, troviamo, appena fuori dal podio, un altro Comune della fascia confinaria, quello di Resia che per i suoi mille residenti ha una spesa pro capite in cultura di 230,86 euro. Subito dopo c’è Malborghetto – Valbruna, altro Comune in cui è tutelata la comunità linguistica slovena, che, sempre nel 2021, ha investito nella valorizzazione di beni e attività culturali 226,26 euro per ciascuno dei suoi 919 cittadini.
All’ottavo posto, primo fra i Comuni che superano i 10mila abitanti, c’è Cividale del Friuli (11.176 residenti), location di Mittelfest, che ha registrato una spesa pro capite di 185,75 euro, ossia in termini assoluti, più di due milioni di euro.
Primo fra i capoluoghi delle ex Province è il Comune di Udine – 22esimo in graduatoria – che ha speso per 99.518 cittadini 105,64 euro pro capite.

Lusevera con zero euro a bilancio fanalino di coda
Molto distanti invece altri Comuni della fascia confinaria. Lusevera nel 2021 ha destinato zero euro per la cultura e si trova all’ultimo posto della graduatoria di Openpolis assieme ad altri sette Comuni del Friuli Venezia Giulia (Frisanco, Fiumicello, Vajont, Villa Vicentina, Monrupino – Repentabor, Treppo Carnico e Ligosullo). Poco più in su, al terzultimo posto, il Comune di San Leonardo con una spesa pro capite nel settore di 0,95 euro. Un investimento solo poco inferiore a quello dei Comuni di Taipana (4,21 euro per cittadino), Prepotto (4,18) e Savogna (4,04). Nella parte destra della classifica troviamo anche Grimacco (8,95 euro pro capite), Faedis (11,5), Torreano (12,72), Pulfero (13,8) e Nimis (13,36). Nella prima metà invece ci sono Drenchia (37,65 euro), Attimis (50,24) e San Pietro al Natisone (60,12).https://novimatajur.it/cultura/investimenti-in-cultura-stregna-prima-in-regione-a-lusevera-zero-euro-ultima-in-classifica.html

Ritorna l'ora legale

 


L'ora legale 2023 entra in vigore nella notte tra il 25 e il 26 marzo alle ore 2:00. Le lancette degli orologi si sposteranno un'ora avanti. L'ora legale rimarrà fino all'ultima domenica di ottobre quando, come di consueto, ci sarà il ritorno a quella solare.A differenza dell’ora solare, legata ai ritmi della natura, l’ora legale viene scelta dai singoli Stati, anche con l’obiettivo di risparmiare energia elettrica. Viene quindi introdotta con una legge: in Italia sono due i passaggi fondamentali che la riguardano. Fece la sua comparsa nel 1916, quando il nostro Paese era impegnato nella prima guerra mondiale, proprio per esigenze di risparmio. Successivamente venne normata con un decreto legge nel 1965, il numero 530. Da qui il nome ora legale.

Poesia di Alda Merini

 

ALDA MERINI

SONO NATA IL VENTUNO A PRIMAVERA

Sono nata il ventuno a primavera
     ma non sapevo che nascere folle,
     aprire le zolle
     potesse scatenar tempesta.
Così Proserpina lieve
     vede piovere sulle erbe,
sui grossi frumenti gentili
e piange sempre la sera.
Forse è la sua preghiera.

(da Vuoto d’amore, 1991)

24 mar 2023

Scopri i luoghi visitabili alle Giornate FAI di Primavera 2023

siccità

 


Siamo in una situazione di deficit idrico che abbiamo cominciato ad accumulare dall'inverno 20/21 .

E' improbabile che se ne esca in pochi mesi.Occorrerebbe una pioggia costante,ma non troppo intensa,altrimenti non si infiltra.Dobbiamo recuperare 500 mm nelle regioni nord-occidentali:servirebbero 50 giorni di pioggia.

Massimiliano Patui climatologo e ricercatore Cnr


SAN DANIELE DEL FRIULI

 

Duomo di San Daniele

San Daniele del Friuli (San Denêl in friulano) è un comune italiano di 7 882 abitanti del Friuli-Venezia Giulia. La città è nota in tutto il mondo per la produzione dell'omonimo prosciutto crudo DOP.

Il comune di San Daniele, arroccato sulla sommità di un colle a 252 m s.l.m., è al centro del Friuli e domina la pianura circostante. Il territorio gode di un'aria particolare che dona ai prosciutti (prodotti localmente), un sapore unico e inconfondibile conosciuto in tutto il mondo. A poca distanza dal colle, le limpide acque del Tagliamento sono la naturale dimora della trota (qui chiamata "la regina di San Daniele") che viene allevata e lavorata in modo artigianale. La città può vantare la vicinanza al Mare Adriatico a sud e alla Carnia a nord. San Daniele era in contatto con San Daniele in Carinzia (Sankt Daniel im Gailtal) collegato con la storia del Patriarcato di Aquileia e con San Daniele del Carso (monte San Daniele) in Slovenia (Stanjel na Krasuper comune storia originaria. Città raccolta ed accogliente con diversi tesori artistici, fa parte delle Città Slow.

Uno dei centri della Riforma protestante nel Friuli nel XVII secolo, San Daniele del Friuli fu patria dell'erudito e scrittore Giusto Fontanini (1666-1736).

Il terremoto del 1976 arrecò al paese meno danni rispetto agli altri comuni coinvolti, ma si verificarono distruzioni parziali o totali degli edifici del centro storico, meno toccato dagli spezzonamenti, e danni alle opere d'arte, con feriti e vittime, molte delle quali causate dal crollo di una palazzina a pochi passi dal municipio.

Simboli

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 21 luglio 1962.

«Di rosso, alla croce di Sant'Andrea d'argento. Ornamenti esteriori da Città.»

Il gonfalone è un drappo di colore cremisi.

Ivan Trinko

"O ti zemlja rodna, zemlja bedna, ki te milost božja, meni v last je dala" (I. Trinko) "O terra natia, terra misera, piccola, che la grazia divina, mi ha donato" (traduzione)

evidenzia

MAGGIOLATA DI GIOSUè CARDUCCI

  Maggio risveglia i nidi, maggio risveglia i cuori; porta le ortiche e i fiori, i serpi e l’usignol. Schiamazzano i fanciulli in terra, e i...

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