Tra un respiro e l’altro
TOMÁS SEGOVIA
RESPIRI NELLA NOTTE
Qui contro la mia pelle il soffio
del tuo respiro nel sonno
e dall'altra parte fuori
Il sussurro del vento che vaga nella notte
che trae dallo sfondo l'effusione solitaria
del silenzioso tumulto delle cose
E tra un respiro e l’altro
con le ali aperte che cadono nel tempo
l'estensione dell'abbraccio
di un me stesso felice dell'assenza musicale
che beve un profondo fiume d'amore e di mistero
le cui due mani sono
due respiri diversi.
Princeton, 10/11/1969
(da Terzetto, 1970)
Un uomo sveglio nella notte, abbracciato nel letto alla donna che ama e che dorme. È il poeta messicano Tomás Segovia, in quel periodo professore a Princeton e da quella “alcova chiusa” che è punto centrale della sua poetica, ascolta il mondo manifestarsi nei due diversi respiri, quello all’esterno, della natura, e quello all’interno, della donna: l’amore è l’unico punto fermo capace di ovviare alla mancanza di radici e alla vita nomade cui è stato costretto.
da il canto delle sirene
.
Grazie mille Olga!
RispondiEliminaSono belle poesie!
RispondiEliminaOttima poesia!
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