questo blog

questo blog

Translate

blog

blog

calendario

GIF

GIF

giulio

#veritàegiustiziaperGiulioRegeni

slide benecia

slide benecia
benecia

profilo di OLga

profilo di OLga
profilo OLga

Cerca nel blog

Powered By Blogger

gif

gif

follower

1 nov 2022

CASA


 CASA

Lassù,sulla cima maestosa

i monti nostri mi compaiono,Sloveni;

lì dietro,in piano,gorgogliano le acque,

ed in rigoglio vedo arbusti e campi.

La stirpe lì gioisce delle sue radici

in una primavera in fiore vivon lì

i miei fratelli e la fortuna lor sorride

che Madre Gloria fa di lor figli solerti.

O dolce stirpe!Gioisci di quest'alba limpida,

ecco che il sol soave spunta,

inviato da Colui che ogni cosa smuove.

Secoli interi passati sconosciuti;

ma or le nubi cedono al sereno,

son giunti tempi provvidi,è ora.


Monsignor Ivan Trinko

zamejski 

padre della Benecia


IVAN TRINKO 

TRINKO Ivan – Zamejski, fautore della conservazione delle peculiarità etniche e culturali della Slavia Veneta, poeta, scrittore, traduttore, linguista, pittore, compositore, professore di filosofia, “padre degli sloveni della Benecia,” nato il 25 gennaio 1863 a Tercimonte nella famiglia  “pri Piernovih”, ivi morto il 26 giugno 1954.

Quarto di due figli e tre figlie (di cui Terezija fu religiosa a Brescia e vi morì). Il padre Anton (1826-1905), piccolo possidente, la madre Marija Golob (1828-1904), casalinga (vedi genealogia in Trinkov koledar 1973).

Frequentò la scuola in lingua italiana a Iellina sotto Tercimonte, sua maestra fu Roza Koren (1870-73), nativa delle Valli; su consiglio del cappellano Valentin Domenis il padre lo iscrisse alle elementari di Cividale (1873-75); già alla fine del primo anno si distinse tanto da meritarsi una medaglia d’oro. Dopo le elementari entrò nel Seminario Arcivescovile di Udine (1875), articolato in un ginnasio-liceo classico e in un seminario vero e proprio. Studente modello saltò la prima classe del liceo diplomandosi nel 1882. Compì gli studi seminariali in quattro anni e celebrò la Prima messa il 21 giugno 1886 a Tercimonte. Per l’occasione gli dedicarono e stamparono tre poesie. Già prima della consacrazione aveva prestato il servizio militare di leva di durata ridotta a Padova, poi rimase al Seminario di Udine sino al pensionamento nel 1942, poiché i suoi superiori gli avevano chiesto di proseguire gli studi e di ricoprire una cattedra d’insegnamento al Ginnasio arcivescovile.

Fu così che Trinko divenne prefetto seminariale, dedicandosi pure per tre anni agli studi di filosofia e delle lingue russa, polacca e ceca.

Nel suo curriculum di studi filosofici a suo tempo non fu chiaro presso quale Università avesse studiato. In occasione della sua prima elezione nel Consiglio Provinciale di Udine La Patria del Friuli  scrisse che aveva studiato “a Vienna e altrove”.  Anche Pasquale Gujon parla di  “una laurea in filosofia”. Il professore Aldo Moretti del Seminario di Udine, il professore Marino Qualizza e il parroco Božo Zuanella ritengono invece che Trinko non avesse compiuto  studi filosofici all’Università perché ciò dal Seminario udinese, istituzione privata, non veniva richiesto a tutti gli insegnanti, essendo all’epoca l’unico criterio di valutazione la capacità professionale e l’irreprensibilità religiosa. (Lettera dello Zuanella del 24 gennaio 1989). In questo periodo fu pure prefetto, perciò approfondì gli studi da solo. Sui suoi indirizzi filosofici influì soprattutto il pensatore friulano Giovanni Battista De Giorgio, che aveva pubblicato nel 1861-62 l’opera  Institutiones philosophicae ad mentem divi Thomae tironum usui… Di lui Trinko parlò e scrisse...https://www.kries.it/kd-ivan-trinko-2/mons-ivan-trinko/biografia/ivan-trinko-it/?lang=it#:~:text=TRINKO%20Ivan%20%E2%80%93%20Zamejski%2C%20fautore%20della,Piernovih%E2%80%9D%2C%20ivi%20morto%20il%2026

2 commenti:

  1. Vedi, Olga! In Italia puoi parlare sloveno, leggere poeti sloveni. E in Ucraina, dopo il colpo di stato del 2014, la lingua e la cultura russa sono state bandite. I residenti del Donbass hanno iniziato a protestare e sono stati uccisi.

    RispondiElimina
  2. Durante il fascismo era come da voi:era proibito parlare sloveno,hanno bruciato i libri sloveni.Ora i tempi sono cambiati.Ciao

    RispondiElimina

⚠️Gradisco commenti e critiche per la crescita del blog.
Generalmente rispondo ai commenti,ma seguendo parecchi blog non sempre ci riesco.
OLga 😻

vignetta

vignetta
vauro

io sto con emergency

logotip

logotip
blog