Un fruscio di foglie
DAVID MARIA TUROLDO
NON ALTRO RIPARO
Mi resta ancora il silenzio
della chiesa sul monte
queste pietre in rapimento,
insanguinate nella notte
dalla lampada rossa.
Mia chiesa, o tomba
chiusa ancora
su più alto silenzio.
Questo invincibile silenzio,
quando neppure l'urlo ha un'eco:
che la terra sia sconvolta da vulcani,
che ogni casa vada in rovina,
purché sia un'altra terra!
Mia preghiera senza ascolto,
monosillabi a labbra chiuse:
appena un fruscio di foglie
ad autunno, cosi
le mie preghiere.
(da Il sesto Angelo, Mondadori, 1976)
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Ho pensato, pochi giorni fa, mentre salivo tra i boschi e i vigneti di Fontanella, il “buen retiro” nel Bergamasco di David Maria Turoldo, che in un luogo simile è più facile accostarsi al divino, leggere il tempo nelle pietre dell’antica abbazia romanica, porsi domande sul senso del vivere. Questi versi ben raffigurano la tensione spirituale di Turoldo, il suo continuo e tormentato dialogo di uomo con Dio – “teomachia” la definì Luciano Erba - mentre attorno turbinano le forze caotiche del mondo.
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L'ABBAZIA DI SANT'EGIDIO A FONTANELLA - FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA
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un bellissimo paesaggio accompagna questa dolce preghiera! Buona giornata!
RispondiEliminaUna granda poesia!💖
RispondiEliminaGrazie, veramente bella!!!
RispondiEliminaIncantato dal paesaggio e dalla poesia.
RispondiEliminaCiao OLga.
Buon inizio settimana.
RispondiEliminaBeautiful poem! I loved the scenery photo.
RispondiEliminaIn my opinion a truly reflective landscape and place....
RispondiEliminaCara Olga,
RispondiEliminaL'Abbia è molto bella.
Che il fruscio delle foglie e la rispettosa quiete vincano dall'Halloween non religioso...
Abbracci,
Mariette
E' bello!
RispondiEliminaBei versi.
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