In Benecia è pieno di chiodini.Li ho raccolti a Villanova delle grotte/Zavarh.
Praticamente nel bosco vi si cammina sopra!
Il chiodino (Armillaria mellea (Vahl) P. Kumm., 1871) è un fungo basidiomicete della famiglia Physalacriaceae.
Questo micete meriterebbe, secondo autori del passato, il nome di "asparago dei funghi" per il fatto che la parte commestibile di esso è costituita dall'estremità superiore del gambo unitamente al cappello, mentre il resto dei gambi (specialmente negli individui adulti) è coriaceo ed assai indigesto.
La specie venne originariamente denominata Agaricus melleus dal botanico danese-norvegese Martin Vahl nel 1790; venne spostata nel genere Armillaria nel 1871 da Paul Kummer.
Descrizione della specie
Cappello
4–7 (15) cm, carnoso, dapprima emisferico o conico, dopo sempre più spianato per poi diventare prima convesso, in seguito piano, e talvolta depresso; membranoso, leggermente umbonato al centro, con una cuticola liscia, dal colore che varia a seconda della pianta parassitata e dall'umidità dell'ambiente circostante, dal giallo-miele o bruno rossiccio al verdastro, con orlo sottile, arrotolato, lievemente striato. Sulla superficie del cappello sono presenti delle squame, addensate al centro e assenti negli esemplari maturi.[2][3][4]
Lamelle
Non fitte, ineguali, bianche da giovani, brune o giallastre o con chiazze rossastre in età avanzata, un po' decorrenti sul gambo.
Gambo
5–20 × 1–2,7 cm, cilindrico, affusolato, giallastro o brunastro, ingrossato, curvo, bruno-olivaceo e a volte nerastro verso la base, bruno al centro, di solito saldato con altri individui (fungo cespitoso), pieno, poi cavo, midolloso, pruinoso, giallo-roseo e segnato da leggeri solchi verticali al di sopra dell'anello. Alla base sono presenti delle rizomorfe nerastre che si inseriscono nel substrato di crescita. L'anello, oltre ad essere consistente e piuttosto evidente, è bianco e striato nella parte superiore, giallastro e d'aspetto fioccoso nella parte inferiore.[2][3][4]
Carne
Tenera sul cappello e nella parte superiore del gambo, coriaceo-fibrosa nel resto, di colore bianco o carnicino.
- Odore: subnullo, fungino. Fungino intenso negli esemplari piuttosto sviluppati. Agliaceo e pungente negli esemplari molto vecchi.
- Sapore: acidulo e dolce, con leggero retrogusto amarognolo meno marcato negli esemplari più giovani.[2][3][4]
Spore
Bianche in massa, lisce, ellissoidali, 8–9 × 5–6,5 µm.[2][3][4][5]
https://it.wikipedia.org/wiki/Armillaria_mellea
io adoro i funghi e tu hai fatto decisamente un'ottima raccolta.
RispondiEliminaMamma mia che bontà! Se fossi lì ne avrei colti moltissimi. Hai fatto bene a fartene una scorta, ma giusto per curiosità: come lì prepari?
RispondiEliminaGrazie non conoscevo tutto ciò. Ciao Olga.
Dopo averli puliti dò loro una scottata in acqua bollente,come faceva mia suocera.Dicono che in questo modo escono i gli eventuali veleni. Poi li scolo e li preparo trifolati in padella,mia mamma faceva anche la minestra con le patate.tanto aglio se piace.Buon appetito!!!
RispondiEliminaLindos hongos , te mando un beso.
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