SALVATORE QUASIMODO
ALLE FRONDE DEI SALICI
E come potevamo noi cantare
con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull’erba dura di ghiaccio, al lamento
d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.
(da Giorno dopo giorno, Mondadori, 1947)
.
25 aprile, Anniversario della Liberazione. Spulciando gli archivi, ho notato che ancora mancava su questo blog una delle più famose poesie di Salvatore Quasimodo: dure immagini di morte e violenza vengono a rappresentare gli anni dell’occupazione nazista, quel “piede straniero sopra il cuore” che richiama alla memoria la contemporanea analogia orwelliana dello “scarpone che calpesta una faccia”. Ma il poeta stavolta non appenderà la cetra, come nel salmo 137: “Ai salici di quella terra / appendemmo le nostre cetre, / perché là ci chiedevano parole / di canto / coloro che ci avevano deportato, /allegre canzoni, i nostri oppressori”. Anzi:”Per quelli che credono alla poesia come a un gioco letterario, che considerano ancora il poeta uno estraneo alla vita, uno che sale di notte le scalette della sua torre per speculare il cosmo, diciamo che Il tempo delle speculazioni è finito. Rifare l’uomo: questo è l’impegno”.
fonte web
Uma excelente tarde minha querida amiga Olga.
RispondiEliminaCara Olga,
RispondiEliminaA Cornuda, Treviso/Italia vivevamo in Via 30 Aprile... Tutti ricordi della terribile guerra. E ora altri vivono attraverso un tale orrore.
Possa la pace venire presto.
Abbracci,
Mariette
Quanta verità in questa poesia... E l'orrore della guerra non si ferma...
RispondiEliminaOlga, perché chiamo nazisti le truppe di Zelensky? Lasciano simboli nazisti, ritratti di Hitler nelle case occupate e dipingono svastiche sui muri. Quando i soldati russi li prendono prigionieri, vedono i loro tatuaggi. Anche questa è una svastica.
RispondiEliminaPerché l'Italia torna ad aiutare i nazisti?
i do not know about this!
RispondiEliminaCiao Olga.
RispondiEliminaTi auguro un buon proseguimento di settimana.
Meravigliosa poesia. Grazie di averla ricordata.
RispondiEliminaInteresting Olga, from Annie
RispondiEliminaNice post
RispondiEliminaThanks
Questa poesia ogni volta che la rileggo è un pugno nello stomaco. Bellissima
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