questo blog

questo blog

blog

blog

IVAN TRINKO padre della Benecia

IVAN TRINKO padre della Benecia
IVAN TRINKO padre della Benecia

calendario

GIF

GIF

giulio

#veritàegiustiziaperGiulioRegeni

slide benecia

slide benecia
benecia

profilo di OLga

profilo di OLga
profilo OLga

Translate

Cerca nel blog

Powered By Blogger

gif

gif

follower

21 feb 2022

La mora di gelso


Da Vita nei Campi 

 La mora di gelso

di Raffaele Testolin
Il gelso non è spontaneo da noi, ma lo conosciamo da quando l’abbiamo introdotto dall’Asia a partire dal 1400 per alimentare i bacchi da seta. Dopo un ritorno di fiamma agli inizi dell’’800, quando lo Zanon rilanciò l’allevamento come fonte di reddito per le famiglie contadine, il bacco da seta è caduto in disuso. Un progetto finanziato dal Piano di Sviluppo Rurale prevede la reintroduzione dell’allevamento in Friuli e il riuso del gelso. Se son rose, fioriranno.
Esistono due varianti: il gelso bianco e il gelso nero. Il primo era tipicamente usato per l’alimentazione dei bacchi da seta e spesso non si vedevano i frutti a causa delle drastiche potature che subiva l’albero, al quale venivano tolti i rami con le foglie destinate all’alimentazione del nobile bruco. Il secondo, meno interessante per la bachicoltura, produce dei frutti neri (chiamate more, tecnicamente il frutto è un sorosio, cioè un frutto composito, fatto di piccole bacche) destinati alla produzione di confetture, succhi, sciroppi ed altri prodotti trasformati.
Se poi l’idea di produrre succhi e confetture non vi convince, leggete la letteratura e troverete che non c’è malattia umana che non venga contrastata da prodotti a base di frutti, foglie, corteccia e radici del povero gelso. Anche il bozzolo del bacco da seta è oggetto di sperimentazione per le sue proprietà farmacologiche.
Io ho qualche diffidenza per tutte queste proprietà medicinali e non pianterei il gelso per la mia salute e nemmeno per alimentare bacchi da seta, ma succhi e confetture sono una prelibatezza e, quando ho occasione di andare in Sicilia, non mi faccio mancare una granita a base di more di gelso.
Il gelso è pianta rustica, si adatta a tutti i tipi di terreno. Esistono piante maschili e piante femminili e per produrre frutti è necessario acquistare queste ultime. Tutti abbiamo negli occhi i bellissimi filari di gelso capitozzati lungo le vie di accesso alle dimore rustiche padronali in Friuli, ma provate a coltivarlo a cespuglio, dando alla pianta lo spazio necessario alla sua grande vigoria, Vedrete che spettacolo.
Anche il gelso – come altre piante di cui abbiamo parlato di recente - non ha bisogno di particolari cure, ma attenti che il bacco da seta non è l’unico bruco interessato al gelso. Altre specie di lepidotteri, se prendono di mira la vostra pianta, potrebbero defogliarla. Buona fortuna e arrivederci alla prossima puntata.

2 commenti:

  1. Giù sotto casa un terreno si chiama Gelseto.
    Mia nonna Stella mi raccontava di quando era Fancillotta, 12-16 anni curava i bachi x i corredi delle sue 3 sorelle. Ho il sacchettino di seta dove mettevano le uova e tenevano al collo e quando buricavano le adagiiavano nella scatola con i primi germogli di gelso
    Pianta adesso scomparsa nei miei dintorni... Il mondo è rotondo e spesso ritorna
    Buona giornata Olga

    RispondiElimina
  2. Sono bellissimi gli alberi del Gelso e le loro more nere e bianche a seconda del tipo di albero sono anche ottime. Onore e cura al Gelso. Un saluto e buona continuazione del mese di febbraio

    RispondiElimina

⚠️Gradisco commenti e critiche per la crescita del blog.
Generalmente rispondo ai commenti,ma seguendo parecchi blog non sempre ci riesco.
OLga 😻

vignetta

vignetta
vauro

io sto con emergency

logotip

logotip
blog