Il pane ripieno di zia Gigia per un delizioso pic-nic
di Roberto Zottar
Picnic è uno vocabolo che ci è giunto dall’inglese, ma la parola d’origine era francese, “pique-nique”, dove il verbo piquer significa prendere, stuzzicare e nique indica ‘una piccola cosa’. Il termine si diffuse alla fine del 1600 e indicava un pasto frugale, fuori dalle formalità, durante le pause di caccia dei nobili a base di alcuni cibi semplici “sottratti” dalla cucina. Diventò presto una sorta di “trasgressione” molto diffusa tra i nobili, un costume sociale apprezzato, tanto che la stessa regina Maria Antonietta divenne famosa per le sue “scampagnate” nei prati di Versailles.
Nel secolo successivo, la pratica del picnic, non più solo riservata alla nobiltà, assunse una connotazione più “romantica”, associata al momento della consumazione di un pasto rilassato su un prato, magari in riva a un fiume, o su una spiaggia. Ne è un esempio, il famoso dipinto di Manet “Le déjeuner sur l’herbe”.
La ricetta di oggi è di zia Gigia, zia di mio papà, per un pane ripieno da affettare e mangiare senza posate. Prendete un filone di pane al latte e svuotatelo completamente della mollica. Per facilitare l’operazione il filone può essere inciso dal lato lungo. Frullate poi 150 g di tonno con 60 g di acciughe tutti sott’olio, 4 tuorli sodi e la metà della mollica estratta. Amalgamate il tutto con delicatezza a 150 g di burro montato spumoso con le fruste, 4 albumi sodi tritati, 200 g di prosciutto cotto tritato a piccolissimi dadini, aggiungete un cucchiaio di capperi e alcuni cetriolini sottaceto tutti tritati. Profumate con due cucchiai di cognac e una grattugiata di scorza di limone per dare freschezza, pepate e correggete di sale. Farcite bene il filone, ricomponetelo, richiudetelo con pellicola e lasciatelo consolidare in frigorifero. In alternativa si possono usare fette di pane da tramezzino, sia farcite una sull’altra e tagliate a quadrotti sia farcite con una sac-a-poche e poi arrotolate. Si serve a fette ed è adatto anche ad un antipasto in piedi a casa. È ottimo e si può surgelare finito!
Buon appetito
da Vita nei campi fb
Boa tarde Olga, minha querida amiga, você me deixou com muita água na boca.
RispondiEliminaGrazie Olga per la ricetta!
RispondiEliminaHo trovato una ricetta così tanto tempo fa, e anche gli ingredienti erano simili (a parte le acciughe) dev'essere una ricetta storica, tramandata da nonne e zie!
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