Quando a Cividale si dovette costruire un ponte sul Natisone nessun architetto ebbe il coraggio di assumersi l’opera. Allora il diavolo si dichiarò disposto a farlo. In compenso, però, chiese l’anima di colui che per primo fosse passato per il ponte. Il Consiglio della città, dopo lunghe esitazioni, stipulò l’accordo e Satana si mise al lavoro con i suoi aiutanti. Sua nonna, una vecchia diavolessa, portò nel grembiule il blocco di roccia su cui poggia il pilastro principale e centrale del ponte. Egli stesso prese delle grosse pietre dalle montagne vicine e finì l’opera prodigiosa in una sola notte.
Quando si fece giorno i cittadini di Cividale fecero passare per primo sul ponte un cane. Secondo il patto, il diavolo dovette accontentarsi di quell’anima canina.
Da "Leggende del Friuli e delle Alpi Giulie" di Anton von Mailly
da fb
Bellissime queste leggende....
RispondiEliminaPovero diavoletto che si è fatto fregare così da pivello
RispondiEliminaUn caro saluto
Giorgio
Nelle leggende capita spesso che il diavolo si faccia fregare.😊
RispondiEliminaFelice settimana, un abbraccio
enrico
Leggende e realtà si mischiano spesso, ciao Olga e buona settimana, Angelo.
RispondiEliminaQuanti ponti "del diavolo" sparsi per l'Italia (forse per il mondo?)! Ma ogni volta è bello leggerne il racconto. 🙂
RispondiEliminaInteressante leggenda sul ponte.
RispondiEliminaUn abbraccio Olga.