"I koledniki"di Maksim Gaspari famoso pittore sloveno di origini carniche |
Anche la Slavia prima del covid si preparava a festeggiare la fine dell’anno vecchio e l’arrivo del nuovo anno. Una delle tradizioni più antiche è la «koleda», la questua del periodo natalizio conosciuta in Slovenia e in tutto il mondo slavo. Un tempo il rito si svolgeva in tutti i paesi. Ora nelle Valli del Natisone è rimasto a Cicigolis di Pulfero, dove nell’ultima sera dell’anno (dalle ore 17.30) gli uomini del paese, portando una stella, intonando canti tradizionali, effettuavano una questua di casa in casa. Al mattino (dalle 9.30) si svolgeva, invece, la koleda dei bambini. A Lusevera, nell’Alta val Torre, i bambini raccoglievano la «Koleda» l’1 gennaio, mentre a Ugovizza, in Valcanale, lo facevano il 6 gennaio, nella solennità dell’Epifania. Il Capodanno quest'anno sarà atteso nelle valli slovene del Friuli nelle abitazioni con pochi intimi.
I bambini cantavano:kolè ,kolè, koledo daj nam no dorò lieto!
Interessante!
RispondiEliminaSereno sabato.
Ciao, Olga. Una strana celebrazione quest'anno, ma le circostanze eccezionali lo hanno voluto. Festeggiamo comunque il nuovo anno con speranza.
RispondiEliminaUn abbraccio.
Salute, Amare e Felicita'!
RispondiElimina