Quando andavo a scuola io(nella preistoria)i banchi erano di legno verniciato di nero,per scrivere si usava la penna con il pennino.La bidella arrivava a riempire i calamai con l'inchiostro.I quaderni erano quelli Pigna con le regioni.Si indossava un grembiulino bianco con colletto bianco,la cartella era a mano (altro che trolley).
immagini dal web
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Quaderni, calamai, pennini e la carta carbone che era grigia perchè quella colorata se la potevano permettere solo le fortunate. Le maestre avevano sempre ragione e se ci puniva mica andavamo a raccontarlo a casa perchè questo avrebbe significato un'altra ramanzina o uno sculaccione.
RispondiEliminaIn casa abbiamo un'insegnante che racconta dell'enorme distanza fra la mia generazione e la sua.
Ciao.
Grazie della visita Sari!
RispondiEliminaTutto un'altro mondo, affascinante ricordi di giovinezza sempre presente nella memoria da tramandare al presente. Ciao Olga e grazie dei tuoicommenti sul mio blog, buona serata, Angelo.
RispondiEliminaCiao, Olga. Quando descrivi come era la scuola, è come se ci avessi trasportato indietro nel tempo. Ma è bello e piacevole da ricordare..
RispondiEliminaUn abbraccio.
Chissà quanti pasticci combinerebbero gli studenti indisciplinati di oggi con quell'inchiostro.
RispondiEliminaComunque è vero, ogni anno mancano i docenti, ma stavolta la situazione è davvero ai limiti dell'indecenza...
Già due figlie al Mord con le famiglie e un mese al Sud. Io? Vorrei e camminare fino al mondo....Buona notte Olga.
RispondiEliminaIl problema della mancanza di insegnanti, in ogni ordine e grado della scuola, è un problema che c'è da sempre, Anch'io ho insegnato per oltre quarantadue anni e da sempre ricordo questo problema, quindi nulla di nuovo sotto il sole. Ciao Olga, buon pomeriggio.
RispondiEliminasinforosa