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1 mag 2020

Un ritorno ai paesi, ma senza confini - Nazaj v naše vasi, a brez mej


Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, lo scorso 28 marzo ha firmato un decreto che dispone 4,3 miliardi a valere sul fondo di solidarietà dei Comuni; con ordinanza della Protezione civile, sono stati aggiunti a questo fondo 400 milioni con il vincolo di destinarli alle persone in particolari difficoltà sotto forma di buoni spesa ed erogazioni di generi alimentari». Si tratta, ovviamente, di misure emergenziali, destinate a rattoppare solo momentaneamente una falla che si preannuncia di notevoli dimensioni e gravità. Sono necessarie, quindi, strategie di lungo periodo. Per questo ci siamo rivolti ai sindaci della Benecia per cercare di capire quali saranno le loro linee d’azione.

Idee strategiche arrivano dal sindaco di Stregna, Luca Postregna, dalla sindaca di Resia, Anna Micelli, e dal primo cittadino di Malborghetto-Valbruna, Boris Preschern.
Tutti e tre sottolineano come le aree considerate finora marginali e a basso afflusso turistico possano giovarsi adesso proprio di queste caratteristiche prima ritenute di svantaggio, ma che oggi potrebbero diventare punti di forza. È plausibile pensare, infatti, che d’ora in poi le persone preferiranno recarsi in luoghi in cui trovare isolamento, natura e salubrità ambientale, evitando destinazioni gettonate e alla moda, prediligendo il famoso turismo lento.
«Una cosa interessante che abbiamo fatto è stata sollecitare a livello regionale il potenziamento per quest’anno dell’esperienza dei cantieri-lavoro – ha dichiarato Luca Postregna –. Si tratta di una politica regionale che promuove progetti di durata semestrale o di nove mesi per mettere a disposizione dei Comuni, attraverso il Centro per l’impiego, collaboratori che vengano destinati alla gestione urbanistica, alla manutenzione del verde. Questo perchè prevediamo che ci saranno persone in difficoltà. Per quanto riguarda il turismo – ha aggiunto Postregna – già prima di Pasqua mi sono confrontato con il direttore di Promoturismo per capire come rimodulare gli investimenti nell’attività di promozione e turistica».
A Stregna si fa molto escursionismo. «A livello comunale abbiamo deciso di confermare le risorse destinate al turismo escursionistico», conclude Postregna.
«Siamo sì di fronte a un fenomeno mondiale, a una pandemia – sottolinea Anna Micelli –, ma questo si inserisce in un contesto di problematiche pregresse importanti legate al comune di Resia, ma anche a quelli di montagna in generale, talmente importanti che siamo stati inseriti a livello nazionale nella Strategia delle aree interne».
L’amministrazione, però, vuole vivere la situazione dal punto di vista dell’opportunità che rappresenta: «Il fattodi avere un territorio così grande con pochi abitanti potrebbe diventare un motivo di rientro in Valle per le persone. Non solo per chi è originario, ma anche per chi, vuoi per la paura o per l’incertezza, ritiene di sentirsi più al sicuro in questa zona.
Dal punto di vista dell’attrattività turistica, le persone avranno qui un’opportunità diversa, dato che il distanziamento sociale è favorito».
Secondo la sindaca, causa la forte crisi che seguirà questa situazione, ci sarà verosimilmente un ritorno alle origini e «si lavorerà di nuovo la terra». Punti chiave sono quindi la promozione turistica e l’utilizzo delle risorse agricolo-forestali. «Quello che per noi era prima un problema, ossia la ricettività, perché non riuscivamo ad avere tanti posti letto, adesso diventa un’opportunità», ha concluso la Micelli.
Per Boris Preschern «le strategie non devono cambiare rispetto a prima. Il problema evidenziato da questa emergenza sanitaria sono le difficoltà economiche in cui sono caduti tantissimi operatori. La nostra zona vive di turismo e questo è il settore maggiormente colpito». Oltre a pensare di dare respiro alle attività attraverso agevolazioni contributive, l’amministrazione di Malborghetto-Valbruna punta «a continuare nello sviluppo della promozione turistica. Abbiamo sempre cercato di dire che i nostri punti di forza sono la bellezza della natura, ancora incontaminata, i percorsi ciclabili, la sentieristica, le malghe. Questi prodotti sono in questo momento il target ideale per chi vuole stare all’aria aperta, fare un turismo sano in natura».
«Malborghetto-Valbruna è la destinazione ideale, ma lo era già prima», afferma il sindaco, aggiungendo che è impensabile pensare di spostare in autunno tutti gli eventi programmati per l’estate. «Noi modificheremo questi eventi con tanti microeventi durante l’anno, per esempio un concerto nel bosco e non al chiuso».
Gli amministratori locali sono quelli che più da vicino si confrontano con i problemi dei cittadini, ma paradossalmente sono quelli che, avendo pochissime tutele ed entrate, devono comunque mantenere un altro lavoro per vivere.
Il sindaco di San Pietro al Natisone, Mariano Zufferli, e quello di San Leonardo, Antonio Comungnaro, avendo già messo in campo i fondi emergenziali, hanno risposto di voler aspettare la fine dell’emergenza per valutare la gravità della situazione e successivamente predisporre le misure conseguenti.
Ma quali potrebbero essere gli interventi necessari passata l’emergenza? «È difficile dare adesso questa risposta, è un po’ presto», dice la sindaca di Prepotto, Maria Clara Forti. «Sto parlando con i miei uffici – aggiunge – per vedere se possiamo, dal punto di vista comunale, venire incontro ai cittadini, magari abbassando le imposte e le tasse, però, siccome i bilanci sono ancora in itinere, parlare di questo vorrebbe dire dare speranze che forse non si potranno rispettare. Anche l’avanzo di amministrazione non può essere applicato a qualsiasi cosa si voglia, ma solamente a determinati capitoli».
La stessa problematica è evidenziata dal sindaco di Pulfero, Camillo Melissa, che assieme ad altri amministratori, ha rinunciato a due mensilità di indennità; anche qualche consigliere ha messo a disposizione la sua indennità di carica per quanto riguarda le sedute consiliari di tutto l’anno, costituendo così un tesoretto abbastanza importante. «Eravamo appena partiti con il discorso del campeggio-centro di ristoro, questo doveva essere l’anno di avvio di questa struttura comunale. Ci saranno difficoltà terribili per tutti i cittadini che hanno attività di carattere commerciale». Per quanto riguarda la chiusura da parte della Slovenia dei confini, Melissa ha osservato che: «i cittadini sloveni che lavorano in Italia possonotransitare, più problematico è per i cittadini italiani entrare in Slovenia. Ai cittadini sloveni che rientrano viene fatta fare la quarantena ».
Il Comune ha la proprietà sul Monte Mia e un’impresa locale si sta occupando di lavori sulla viabilità. «Questa si è trovata con i mezzi bloccati, non potendo neppure lavorare. Grazie all’interessamento del console generale a Trieste, Vojko Volk, del sindaco di Kobarid, Marko Matajurc, e dell’ex prefetto Zdravko Likar, l’impresa ha potuto riprendere i lavori », fa sapere Melissa.
Il sindaco di Taipana, Alan Cecutti, dal suo profilo Facebook, ha commentato lo stanziamento della Regione, guidata da Massimiliano Fedriga, di 7 milioni di euro a fondo perduto per aiutare commercianti, artigiani e imprenditori a pagare l’affitto, con un eloquente «scelte immediate, calate sul territorio regionale per aiutare anche i più piccoli. Ottimo lavoro». Più in generale, Cecutti auspica che questo «sia un momento di riflessione per tutti, nel riscoprire in noi i valori che forse abbiamo perso, per una ripresa che dovrà far dedicare a ognuno un po’ del proprio tempo a riscoprire le tradizioni dei nostri territori, tra natura, sport, cucina tipica friulana, cultura, bellissimi canti e musica popolare».
Il sindaco di Savogna, Germano Cendou, infine, sottolinea l’importanza di riaprire i confini con la Slovenia, pur assicurando che «gli stretti rapporti con gli amici d’oltreconfine non si sono interrotti, ma sono mantenuti attraverso altri canali». (Veronica Galli)
Postopna ublažitev ukrepov za omejitev širjenja koronavirusa, ki bo začela 4. maja, nas bo postopoma uvedla v »novo« normalnost, ki bo precej različna od normalnosti, ki smo jo poznali pred izbruhom epidemije. Kaj bo prinesel novi način življenja v kraje, kjer so v videnski pokrajini prisotni Slovenci, smo vprašali domače župane. Ob veliki zaskrbljenosti so izražali tudi upanje v boljšo prihodnost.

2 commenti:

  1. Cara Olga, speriamo che questo venga veramente fatto, e non che restino solo parole.
    Ciao e buon primo maggio con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso 

    RispondiElimina

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Generalmente rispondo ai commenti,ma seguendo parecchi blog non sempre ci riesco.
OLga 😻

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