Il Centro ricerche carsiche «C. Seppenhofer» lo scorso 1 marzo ha effettuato un’escursione nella zona di Canebola/Čenijebola alla ricerca di nuove cavità e fare il punto su un eventuale spostamento delle sue ricerche su una nuova zona, potenzialmente ricca di cavità carsiche. Ne pubblica un resoconto, nel numero di marzo, la rivista on-line «Sopra e sotto il Carso», edita dallo stesso Centro ricerche.
L’escursione ha avuto luogo, si legge nell’articolo, «seguendo le indicazioni di Graziano Cancian, apparse in un articolo sul numero di gennaio della nostra rivista. Sapevamo da tempo che la zona collinare sopra Faedis era ricca di grotte, però abbiamo voluto ugualmente fare un’escursione in questi luoghi assieme all’amico Beniamino Marzolla, originario del luogo e grande conoscitore delle grotte locali per essere stato anche lui uno speleologo e tuttora forte scalatore ».
«Per raggiungere il paese bisogna lasciare il paese di Faedis in direzione dell’abitato di Canal di Grivò, prima del quale si devia a sinistra lungo la strada lunga e tortuosa che porta a Canebola. Il paese si trova a 669 metri sul livello del mare ed è circondato da una serie di alture tra cui la più alta è rappresentata dal monte Joanaz di 1.167 metri sul livello del mare. Esso fa parte della catena montuosa Mia-Joanaz. Con il monte Craguenza (949 m.) compone un anfiteatro montuoso delle Prealpi Giulie che raccoglie a sud gli abitati di Masarolis, Tamoris e Reant. Il monte è prevalentemente erboso e per gran parte dei 2 km del suo crinale, dalla sua sommità si può godere di un panorama a 360° delle Alpi Giulie e della pianura friulana».
«Nel corso della nostra escursione siamo partiti dall’abitato di Canebola proseguendo ancora per pochi tornanti a monte e abbiamo raggiunto la località Bocchetta S. Antonio (m 788 s.l.m.), in vista del monte Joanaz. Il monte Joanaz è un’ampia dorsale lunga circa due chilometri che dai circa 950 m, presso una selletta dove passa la strada e dove si trova il rifugio omonimo, sale dolcemente verso nord fino alla sommità che è un ampio pianoro erboso. Una strada sterrata di origine militare (vietata agli autoveicoli) percorre la dorsale poco a occidente del crinale. Tutta la zona è ricca di fenomeni carsici ipogei già conosciuti anche se ne rimangono ancora molti da esplorare e da conoscere a fondo. Il più conosciuto e imponente è costituito dalla Grotta di Canebola con 1400 metri di sviluppo e che meriterebbe una più approfondita esplorazione in futuro».
Raziskovalni center C. Seppenhofer, ki deluje na področju speleologije, je pred kratkim obiskal območje ob Čenijeboli, da bi odkril morebitne nove jame. Spremljal ga je speleolog Beniamino Marzolla, ki ima korenine prav v vasici nad Fojdo.
Sam Raziskovalni center C. Seppenhofer poroča o izletu v Čenijebolo in okolico v marčevski številki revije «Sopra e sotto il Carso», ki jo sam izdaja.
Po jamah v okolici Čenijebole - A caccia di grotte a Canebola
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RispondiEliminaCara Olga, queste cose imparo qui da te!!!
RispondiEliminaCiao e buona domenica con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
credo che con la nuova ordinanza non ci sia molto di cambiato, ma mi piace l'idea del take away, dà ai clienti lìopportunità di acquisto in tutta sicurezza e ai ristoratoi la possibilità di guadagno nonostante tutto
RispondiEliminaanche a me piace,saluti!
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