rose

rose

slide benecia

slide benecia
benecia

FRIULI

FRIULI

BLOG DI OLGA

BLOG  DI OLGA

carta lingua friulana

carta lingua friulana

CERCA NEL BLOG

translate

antifascista

antifascista

libri

25 giu 2022

Accessi da record per il nuovo sito della Pro Loco Nediške doline


  Il numero di ‘utenti unici’ che hanno visitato il nuovo sito della Pro Loco Nediške doline in questa prima parte del 2022 non è mai stato così alto. Ed ha superato – di molto – gli accessi dello stesso periodo del 2019, in epoca pre-covid.

La pagina www.nediskedoline.it è stata completamente rinnovata da Overpx, un lavoro di squadra di Agostina Ciccone, Federico Pian e Fabio Ponta, ed è ‘online’ da novembre dello scorso anno.
I numeri danno ragione all’investimento nella comunicazione e promozione della Pro Loco: nei primi cinque mesi dell’anno (in bassa stagione quindi) ci sono state quasi 70mila visualizzazioni di pagina, il 179% in più rispetto allo stesso periodo del 2019. Quasi diecimila gli utenti unici che hanno visitato il sito (più 37,5 %).
Agostina Ciccone ci spiega che “con una grafica rinnovata il sito è ora più leggero e di più facile navigazione. Abbiamo aggiunto poi alcune funzioni che si stanno rivelando particolarmente vantaggiose, su tutte la possibilità per gli utenti di iscriversi direttamente agli eventi. Sia quelli organizzati direttamente dalla Pro Loco, sia quelliper cui l’associazione funge da segreteria. Inoltre, per alcune popolari ricerche su google, la pagina è posizionata spesso fra i primi risultati proposti dal motore di ricerca, il che ovviamente favorisce l’accesso di nuove persone, anche di chi non cercava specificatamente i luoghi delle Valli del Natisone ma, magari, più genericamente, qualche proposta per passeggiate o escursioni. Infine – spiega sempre Ciccone – è stata attuata una campagna più mirata sui social network, grazie all’impegno di Elena Roppa, che ha ulteriormente contribuito alla crescita del sito.”
È soddisfatto per i risultati della nuova pagina anche il presidente della Pro Loco, Antonio De Toni: “Quello degli accessi al sito è un riscontro oggettivo di un aumento di interesse per le Valli del Natisone. Sicuramente, rispetto agli scorsi anni, sono decisamente aumentati gli eventi e, quindi, l’offerta delle tante realtà associative attive sul territorio nei settori più disparati, dallo sport alla cultura. La netta percezione è che siano notevolmente cresciuti anche i numeri dei partecipanti. Di sicuro abbiamo superato, anche da questo punto di vista, i numeri del 2019”.Accessi da record per il nuovo sito della Pro Loco Nediške doline

SABATO:cucina

 fonte https://www.ecomuseovalresia.it/cultura/tipicita/ricette/


RICETTE


Descrizione

Pur essendo povere di ingredienti, le ricette resiane sono frutto di creatività e questo permette di contraddistinguere la Val Resia oltre che dal punto di vista turistico-culturale anche per quello culinario.

Le ricette sono tratte da: “LESKOVIC Vesna, DEL MEDICO Dino “Rezija – Jëst tu-w rožini dulïni Resia a tavola nella valle dei fiori”. Coop. Most, Čedad/Cividale del Friuli. 2

ORZO ALLA MANIERA DI UCCEA – AŠPREN PO UČARSKIN

INGREDIENTI

300 gr di Orzo; 80 gr di lardo stagionato; 50 gr di formaggio grattugiato; sale;

PREPARAZIONE

  • Mettere in amollo l’orzo la sera precedente
  • Cuocere l’orzo in acqua salata per 40 minuti
  • Scolare col coperchio e lasciare nella pentola
  • Nel frattempo soffriggere il lardo tagliato a lamelle
  • Versare il lardo soffritto sopra l’orzo
  • Cospargere di formaggio
  • Mescolare e servire

Un angolo di Russia a Trieste

 

da fb

La Casa delle Cipolle, un angolo di Russia a Trieste

Un’insolita villetta dalle cupole dorate in stile russo domina alle spalle della pineta di Barcola a Trieste.

Al civico 229 di viale Miramare a Trieste, proprio di fronte all’affollata Pineta di Barcola – spazzata dal vento in inverno, d’estate presa d’assalto dai cittadini in modalità relax per un tuffo o un aperitivo fronte mare – c’è una casa diversa dalle altre. I triestini la chiamano casa dele zìvole, casa delle cipolle, per via delle cupole dorate a cipolla che la caratterizzano, emergendo in maniera netta dal profilo asburgico degli edifici circostanti. L’effetto è straniante: mura dai colori pastello e finestre di ispirazione veneziana sono dominate da una silhouette inequivocabilmente russa completamente fuori luogo sulle sponde del Mediterraneo settentrionale, tra uno spritz e un tuffo, dando forma a una villetta che sembra planata direttamente da Mosca.

La Villa delle Cipolle

La casa si trova tra le eleganti residenze estive fatte costruire dagli aristocratici della zona sul viale che conduce direttamente al Castello di Miramare, il fiabesco castello di Massimiliano d’Asburgo costruito a picco sull’Adriatico. Ma anziché a un commerciante austriaco o un burocrate dell’impero, la villa delle cipolle – che in realtà si chiama Casa Jakic – fu fatta costruire nel 1896 da Anton Jakic, un ex pope ortodosso dalmata che, secondo la leggenda,  abbandonò la veste talare per diventare una spia per conto dello zar o, secondo altre versioni, per seguire un’amante russa. Ufficialmente direttore della rivista «Pensiero Slavo» («Slavenska Misao»), dopo essere stato proprietario, editore e redattore della rivista «Il Diritto Croato» a Pola, attraverso il suo lavoro Jakić sosteneva l’unità culturale di tutti i popoli slavi e auspicava la liberazione dalle  influenze straniere; a causa della censura e delle multe di cui la rivista fu vittima da parte dello stato asburgico, nel 1895 Jakić si trasferì a Trieste sperando in un clima più tollerante.

Nel libro I Croati a Trieste gli autori riportano le parole di un giovane testimone che frequentava la villa come fattorino: “Nella Villa delle Cipolle abitava un uomo di media altezza, distinto di comportamento signorile e che parlava croato… Di lui si diceva che era stato un pope e dopo aver conosciuto una dama russa lasciò il sacerdozio. Sarebbe stata lei a dargli i soldi per costruire la villa, ma a lavoro finito non era soddisfatta e si lasciarono”.

Sembra, però, che non sia solo la storia di Jakić a essere interessante, ma anche quella dell’edificio stesso: venduta nel 1904, la casa avrebbe attraversato in seguito diverse vite. Sempre che sia diventata anche una casa d’appuntamenti d’alto bordo e un casinò di livello internazionale: il fascino della location si prestava agli utilizzi più fumosi e continua ad alimentare le leggende.

Un’architettura insolita

L’edificio misterioso già allora destò la curiosità e il sospetto degli aristocratici che avevano la propria residenza estiva nei dintorni, come pure di diversi architetti, che ritenevano stonasse con il contesto architettonico. La visione è, in effetti, curiosa:  la villetta, realizzata su progetto dello scultore e architetto Ivan Rendic – nato a S. Pietro Isola di Brazza (Supetar in croato), in Dalmazia, il 27 maggio 1849 morto a Spalato il 29 giugno 1932 – un artista apprezzato per i monumenti funebri e le tombe dei cimiteri ortodosso e cattolico di Trieste, ma noto all’epoca anche soprattutto in quanto autore del monumento commemorativo della dedizione di Trieste all’Austria inaugurato nel 1889, che sarebbe poi stato distrutto dalla furia patriottica nel 1918, al ritorno della città all’Italia.

Il progetto – che vide la luce su un terreno coltivato a vigne e pascoli – comunque, dopo varie vicissitudini fu approvato dal Comune, pur con alcune riserve sull’estetica e in particolare sulle cupole che rimandavano troppo a uno stile ecclesiastico. Le cupole, con la copertura esterna in rame, sono sostenute da una complessa armatura in legno opera dall’artigiano Francesco Gasperini, mentre gli interni della villa vennero decorati dal pittore spalatino Paško Vučetić (1871-1925), autore di motivi geometrici e floreali, di un affresco caratterizzato da figure allegoriche e di stucchi sui soffitti con omaggi alla Russia.

Con questi contributi artistici di rilievo, alla fine l’edificio prese forma e l’eccentrico proprietario poté trasferirvisi nel 1899, abbandonando l’appartamento sul Canal Grande, in centro città, in cui aveva abitato fino a quel momento. Ma non ci rimase a lungo: già nel 1904 a causa dei debiti (compresi quelli contratti per costruire e arredare la Casa delle Cipolle), Anton Jakić fu costretto a svendere la villa, chiudendo anche le due ipoteche che fino a quel momento vi avevano gravato. Da quel momento Casa Jakic cambiò diversi proprietari, pur mantenendo inalterato il suo aspetto complessivo e subendo soltanto delle modifiche interne nei primi anni Cinquanta e nel 1978; dal 1963 è una tranquilla palazzina di quattro appartamenti che continua a emanare intatto il suo fascino russo, riflettendo la luce del Mediterraneo sulle sue cupole dorate.La Casa delle Cipolle, un angolo di Russia a Trieste

https://www.facebook.com/ItaliaNostraTriesteGiovani/posts/sempre-a-barcola-in-tema-di-edifici-curiosi-troviamo-la-villa-delle-cipolle-vial/1708831106034082/


24 giu 2022

EMERGENZA SICCITA' IN FRIULI

foto da https://www.ilfriuliveneziagiulia.it/la-siccita-minaccia-il-friuli-venezia-giulia-tagliamento-al-67-riduzione-dellirrigazione/

 Emanata l'ordinanza con le regole per uso corretto acqua dei pozzi e deroga a deflusso minimo vitale dei fiumi

La pioggia di ieri non ha risolto i problemi perciò il governatore Fedriga ha firmato l'ordinanza

che limita il consumo dell'acqua.

Taglio dei rilasci di acqua obbligatori verso valle per venire incontro alle esigenze irrigue dell'agricoltura.

E' consentito un prelievo d'acqua ai soli fini civili e limitato a 200 litri al giorno per abitante.

Per tutto il periodo della siccità, l'amministrazione regionale effettuerà una campagna di informazione e sensibilizzazione rivolta alla cittadinanzaMail17Tx0033-2 sull'uso accorto e razionale della risorsa idrica ma anche per eliminare ogni fonte di spreco, con particolare riguardo a quello derivante da auto approvvigionamento da pozzo.

fonti varie dal web


Vignetta di Natangelo

 


Il proverbio friulano della settimana


 Il proverbio friulano della settimana

di Vita nei campi
“A San Zuan cul floc in man” ovvero a san Giovanni (il 24 giugno) la pannocchia inizia a mostrare il fiocco, il pennacchio.

Mamma capriolo sbranata dai lupi, a Priuso il paese si mobilita per salvare i cuccioli

 

immagine dal web

TANJA ARIIS

SOCCHIEVE. A Priuso, vicino al campo sportivo, nella serata di mercoledì 22 giugno è stato rinvenuto, da una signora del paese, un capriolo femmina sbranato dai lupi.E nella mattinata seguente un’altra paesana ha udito dei lamenti provenire dal prato vicino a casa: erano i due cuccioli, di soli quindici giorni, della bestiola uccisa.

Da lunedì sera cercavano invano la madre, nascosti tra l’erba molto alta e decine di vecchi alberi di melo.

https://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2022/06/23/news/capriolo-sbranato-dai-lupi-a-priuso-il-paese-si-mobilita-per-salvare-i-cuccioli-1.41532034?ref=fbfmv&fbclid=IwAR0rCzNpOVxWwDBckxiFoa-UD6kJTf-z9QOFSdf97SKC0cNik8rWFex7Slo


1918, quando la Regia Marina d’Italia occupò la Dalmazia


Con l’armistizio con l’Austria-Ungheria, e in accordo con gli alleati, ai primi di novembre del 1918 le truppe italiane occuparono le aree della Dalmazia assegnate all’Italia dal trattato di Londra del 1915. Navi da guerra della Regia Marina si presentarono nei porti dalmati, dove presero contatto con le sedi dei Fasci Nazionali, le associazioni locali degli italiani.

A seguito del ritiro dell’esercito austriaco, il Consiglio Nazionale Jugoslavo, formatosi a Zagabria in attesa dell’unione con la Serbia, creò un governo regionale provvisorio per la Dalmazia che prese il controllo di Spalato, Sebenico e Zara. Solo a Zara  l’ex sindaco autonomista Ziliotto organizzò un contropotere, proclamando l’autorità del Fascio Nazionale Italiano come successore del Consiglio comunale zaratino disciolto nel 1916.

Il 31 ottobre l’Italia ottenne il consenso degli Alleati all’occupazione dei territori contemplati dal patto di Londra, pur senza il riconoscimento di un diritto di annessione.  Navi da guerra della Regia Marina si presentarono nelle isole e nei porti dalmati, dove presero contatto con le sedi dei Fasci Nazionali, le associazioni locali degli italiani. Il 4 novembre la Marina prese possesso delle isole di Lissa/Vis, Lagosta/Lastovo, Melada/Molat, e Curzola, dove i comitati nazionali jugoslavi non opposero resistenza armata. Lo stesso giorno il capitano di corvetta De Boccard fu accolto sulla banchina di Zara da Luigi Ziliotto, tra l’esultanza degli zaratini italiani, nonostante le proteste diplomatiche dei rappresentanti jugoslavi. La situazione in città restò tesa per alcuni giorni, fino all’arrivo del cacciatorpediniere Audace e di nuove truppe, mentre gli jugoslavi si riorganizzavano nella campagna zaratina.

Il vice ammiraglio Enrico Millo ispeziona le truppe italiane in arrivo a Sebenico

L’occupazione di Sebenico prese un paio di giorni in più, a causa dell’ostilità della popolazione croata; solo il 9 novembre il contrammiraglio Leopoldo Notarbartolo proclamò l’occupazione della Dalmazia fino a Capo Planka da parte dell’Italia a nome delle potenze dell’Intesa e degli Stati Uniti.

Altre isole dalmate vennero occupate nel corso di novembre: Lesina il 13 novembre, Pago/Pag il 21, nonostante l’ostruzionismo dei notabili e del clero. Migliore accoglienza ci fu a Cherso e Lussino, dove metà della popolazione era italiana. La Regia Marina si spinse ad occupare anche Veglia e Arbe (il 26), isole non incluse nel patto di Londra, anche per via degli appelli dei notabili italiani locali. Anche qui il clero cattolico fu tra i principali elementi di agitazione filo-jugoslava, tanto che le autorità italiane decisero di espellere il vescovo di Veglia, monsignor Mahnic.

governatore della Dalmazia il governo italiano nominò il vice ammiraglio Enrico Millo, già ministro della Marina e sostenitore dell’annessione, che stabilì comando a Sebenico – misura che indicava l’intenzione di conservare il controllo dell’intera Dalmazia – fino alla primavera del 1919, quando si trasferì a Zara. Millo esautorò i comitati nazionali jugoslavi, benché i notabili filo-jugoslavi restarono rappresentati istituzionalmente nella Dieta provinciale dalmata e nella Corte d’appello. I vecchi membri del partito autonomo-italiano, risorto nei Fasci Nazionali Italiani, vennero nominati commissari civili o assunti alle dipendenze delle istituzioni pubbliche. Gli ex funzionari asburgici, benché corteggiati dalla nuova amministrazione, spesso non vollero prendervi parte per timori di rappresaglia in caso di ritorno al potere degli jugoslavi...continua a leggere https://www.eastjournal.net/archives/126261

23 giu 2022

Cestnina za Ukovško planino in Zajzero - Ticket per Alpe di Ugovizza e Saisera

 

L’Alpe di Ugovizza/Ukovška planina

Le strade che portano in Malga Saisera e all’Alpe di Ugovizza necessitano di manutenzione costante, che è difficile effettuare regolarmente aspirando ai soli contributi pubblici. Le leggi dei grandi numeri, infatti, dirottano le risorse per il loro mantenimento verso le infrastrutture del fondovalle e ancora più spesso verso la pianura. Per sistemare completamente le strade che portano all’Alpe di Ugovizza/Ukve e alla Malga Saisera/Zajzera sarebbero necessari diversi milioni di euro, di cui l’amministrazione di Malborghetto-Valbruna non dispone.

Qualcuno potrebbe obiettare che si tratti di viabilità secondaria o di minore interesse, perché porta verso alpeggi o punti d’accesso a percorsi a piedi verso vette e rifugi – ma la questione è fondamentale per un territorio che punta ancora su allevamento, silvicoltura e agricoltura. Oltretutto pone un problema di sicurezza, perché queste strade sono sempre più frequentate da turisti e ciclisti, anche sull’onda dei percorsi a tema ideati sul territorio dall’amministrazione comunale (come Puanina Tour e Forest sound track).

Di questo ha parlato il sindaco di Malborghetto-Valbruna, Boris Preschern, all’incontro convocato nella sala del Consorzio vicinale di Ugovizza venerdì, 10 giugno. La soluzione individuata dall’amministrazione è quella d’installare, nei prossimi mesi, delle sbarre in corrispondenza delle strade d’accesso all’Alpe di Ugovizza e alla Val Saisera, riscuotendo dai veicoli in passaggio un ticket per i posti auto allestiti. Il prezzo è ancora in definizione (all’incontro si è parlato si quattro-cinque euro) e permetterà di essere reinvestito nella manutenzione delle strade. Alla riunione ha partecipato un folto pubblico, tra cui molti titolari di attività situate in quota e proprietari di terreni e baite.

Per i residenti nel comune l’accesso non prevederà tariffe; saranno forniti, infatti, di ticket residenti. Ai non residenti diretti alle attività di ristorazione in quota, invece, sarà effettuata una riduzione. (Luciano Lister)

https://www.dom.it/cestnina-za-ukovsko-planino-in-zajzero_ticket-per-alpe-di-ugovizza-e-saisera/



Allarme zecche: mai così numerose per colpa del caldo e della crescita degli animali selvatici

 


da il Piccolo

Secondo l’esperto Ruscio «il morbo di Lyme si presenta anche a distanza di anni, riguarda fino al 20% dei casi»

TRIESTE. Le zecche? «Sono sempre più numerose: aumentano di anno in anno, complice l’innalzamento della temperatura. E quest’anno va pure peggio, a causa della proliferazione dei piccoli roditori, tra i principali portatori di zecche con i loro spostamenti: ce ne sono tanti a causa del picco di produzione delle faggiole, i frutti del faggio, di cui i roditori si nutrono».

Ne è certo Maurizio Ruscio, uno dei più esperti conoscitori di questi parassiti e delle patologie che possono causare al contatto con altri animali e con l’uomo.


follower

separatore

separatore

Ivan Trinko

"O ti zemlja rodna, zemlja bedna, ki te milost božja, meni v last je dala" (I. Trinko) "O terra natia, terra misera, piccola, che la grazia divina, mi ha donato" (traduzione)

evidenzia

Buon sabato

Alta Val Torre/Terska dolina  

Etichette

. * abitudini acque acrostico afganistan aforisma aforismi alberi almanacco alta val torre ambienrte ambiente animaii. animali antichi mestieri antifascismo archeologia arte arte. articol articoli articoli. articolo articolo. artigianato astronomia atricolo attività attrezzi agricoli attualiità attualità attualità. attualtà atualità audio auguri autunno avviso avviso . benecia benecia. benecija benečija benvenute bilinguismo blog caldo canzone canzoni carnevale carnia cibi cibi tipici cibi tipici. cibi. cinema citazion. citazione citazioni citazioni; citazioni. citazoni classifica clima collage commenti commento. consigli corso covid covid19 cronaca cronaca. cronata cucina cultua cultura cultura. cultura.storia culura curiosità dedica detti detto documenti dolci dom dom. editoriale esperienze eventi eventi. eventi.resia/rezija evento evnti fauna favola favole fb fede filastrocca film fiori flora flore folclore foto fotografia fotografie fotorafie frase frasi freddo friulano friuli friuli. frutta frutti futuro FVG grandine guerra haiku haiku. IA icorrenze imitando la Meloni. in memoriam informazioni iniziative intervista invocazione istruzione jeggende jesen lavoro leggenda leggende leggende. leteratura italiana letterarura letteratra italiana letteratua letteratura letteratura dialettale slovena letteratura italiana letteratura italiana. letteratura russa. letteratura slovena letteratura straniera letteratura. letteraura letteretura straniera lettertura lettura libri libro libro. lingua lingua friulana lingua friulana. lingua italiana lingua slovena lingue lingue slave lingue.fvg. lioghi luoghi luoghi. luoghi.video lutto mamma memoria mestieri meteo migranti migrazione minoranza slovena minoranze minoranze linguistiche mio video mitologia mondo moreno musei musica musica. narodni dom natale natura neve notizie novi matajur nuovo blog oggi opinioni osservazioni pace paesi pagine parlamento parole parole. pensieri pensieri. personaggi personaggi. personagi personggi pianeta piante piante. pittori poesia poesia slovena poesia. poesie poeta poeti politica precisazione. premio progetto proposta proverb proverbi proverbì proverbi. proverbi.friuli proverbio proverbio. provrbio quadri racconto razzismo reblog reblog. resia ricetta. ricordi ricorenze ricorrenza ricorrenze ricorrenze. riflessione riflessioni romeo trevisan russia. russia/ucraina salute saluti saluti. saluto saluto. sanità scienza scuola scuola. senza categoria settimana simboli slava slavia slovena sloveni slovenia slovenia. slovenia.foto slovenija slovenija. sloveno spettacoli sport sport. storia storia.lingua slovena storie tentativo tradizioni traduzione trieste turismo turismo. turismo.friuli tv ucraina umorismo usanze usanze. usanze.ricorrenze utilità. vajont val canale val torre valli del natisone valli natisone varie viaggi vid eo video video. video.friuli vignetta vignetta. vignette vignette. villanova grotte vinetta

julia

https://ju17-12.blogspot.com/

slovely

https://www.slovely.eu/

questo blog

Questo blog parla delle minoranze linguistiche del Friuli:SLOVENA,FRIULANA eTEDESCA,articoli dei giornali della minoranza slovena,degli usi,costumi,eventi e tanto altro.Buona lettura.OLga

slovely (sito per gli amanti della slovenia)

traffico tempo reale

inno SLO

Brindisi Zdravljica inno sloveno "Vivano tutti i popoli che anelano al giorno in cui la discordia verrà sradicata dal mondo ed in cui ogni nostro connazionale sarà libero, ed in cui il vicino non sarà un diavolo, ma un amico!"

olga Uk

https://olga-verse.blogspot.com/

Twitter

Trinko

Trinko

ultimi commenti 👁️‍🗨️

grazie

grazie