Translate

translate

questo blog

Questo blog parla delle minoranze linguistiche del Friuli:SLOVENA,FRIULANA eTEDESCA,articoli dei giornali della minoranza slovena,degli usi,costumi,eventi e tanto altro.Buona lettura.OLga

antifascista

antifascista

17 giu 2021

poesia di Iztoh Osojnik

 


Quando ascolto la tua voce, Jure,

mi torna vivo in mente

come saltavi dai Brejc.

Ballavamo in una folle estasi,

probabilmente un po’ ubriachi, ancor più facile

che non lo fossimo. Era una di quelle notti

da inizio vita di due outsider,

anche se ci eravamo già profondamente persi

nella giungla della poesia.

Con invidia e brama ci osservavano

dalle poltrone appoggiate alle pareti.

Ma di questo allora ce ne rendevamo conto

solo a metà,

la passione che prorompeva

solo più tardi ha complicato radicalmente tutto.

Ora sono in gran parte tutti morti,

noi due invece continuiamo come pazzi a saltare,

con i capelli lunghi, una fauna macilenta

con una corona verde di foglie

e un rametto spezzato di fico

in testa,

e la morte è lontana

al di là del limite

del mondo.

Iztoh Osojnik

 https://wordpress.com/read/blogs/77265079/posts/13544#comments

Un libro fotografico per riflettere sull’abitare il confine e sul senso di comunità

  


‘Sclavanie’ è una di quelle parole il cui significato cambia a seconda di come viene pronunciato. Letteralmente è il termine friulano che indica la Slavia veneta o italiana, in passato però con essa veniva spesso identificato un territorio in termine dispregiativo: lì ci vivevano gli slavi, i montanari, gente diversa: in quanto considerati diversi, spesso inferiori, quelle stesse popolazioni tendevano a rinchiudersi, e a sviluppare al contempo un processo di disistima. Oggi per fortuna molte cose sono cambiate. Lo sa bene Davide Degano, un giovane di Ronchis di Faedis, con radici beneciane da parte di padre, che ha intrapreso un progetto fotografico ed editoriale a cui ha dato proprio quel nome, ‘Sclavanie’. Per esplorare, con esso, i fenomeni dell’emigrazione e dello spopolamento dei borghi delle vallate del Torre e del Natisone, ma anche per riflettere sui valori dell’abitare e del fare comunità.

Davide sembra essere di animo abbastanza irrequieto. In senso positivo. Dopo le superiori ha vissuto per tre anni in Australia, dove ha lavorato come fotografo commerciale. Ha lasciato quel continente per problemi di visto, un amico l’ha allora indirizzato alla Royal Academy od Art a L’Aja, in Olanda, dove si è laureato. Nel frattempo ha partecipato, con le sue fotografie, a varie mostre collettive e personali. “Mentre in Australia mi ero sentito come a casa – racconta – in Olanda ho incontrato una società troppo chiusa e individualista. Sono riuscito a lavorare e a pagarmi da solo gli studi per cinque anni, ma mi è sempre mancato il senso di comunità.” Quel senso di comunità che paradossalmente, ma forse non tanto, ha ritrovato a casa sua e nelle zone confinarie del Friuli. “Stavo ancora frequentando l’accademia quando, per qualche mese, sono tornato a casa per fotografare. Ho pensato così a questo progetto che vuole riflettere sull’importanza del locale attraverso una memoria comune. Un altro scopo è quello di fare qualcosa per preservare le minoranze presenti su questo territorio, una ricchezza unica in Europa”, spiega Davide, che a proposito del suo legame con la comunità slovena dice: “Non ne sapevo moltissimo, mia nonna da parte di padre parlava sloveno, era di Lasiz di Pulfero, ma quando è andata a vivere a Ronchis ha cercato di nascondere le sue origini, non insegnando la lingua ai figli. Mia nonna è morta, oggi non posso chiederle tutte le cose che vorrei.”
Le fotografie sono state fatte in varie località, da Stremiz a Prossenicco, dalla Val Resia a Montefosca. Vi sono ritratti sia paesaggi che persone.
Un luogo particolare, per Davide, è Robidišče, in Slovenia, a cavallo del confine e a pochi chilometri da Canebola: “Negli ultimi quindici anni il paese ha avuto uno sviluppo virtuoso fantastico, oggi ha una trentina di abitanti, richiama turisti soprattutto dal Nord Europa, ed è rimasto il paese di sempre. Un esempio di come le cose si possono fare.”
Il libro, a proposito di Canebola, tiene in esergo alcune parole di Ado Cont, che tanto ha fatto per la sua comunità e per l’amicizia e la collaborazione tra sloveni da una parte e dall’altra del confine. Le circa 90 foto sono accompagnate da didascalie dettagliate. L’antropologa Livia Maria Raccanello in un saggio descrive la sua esperienza nel processo di rivitalizzazione del piccolo borgo montano di Stremiz, mentre Michael Beismann, ricercatore indipendente e professore presso l’università di Innsbruck, analizza il fenomeno del ripopolamento nei piccoli borghi montani delle Alpi, in particolare in Svizzera e Francia, e confrontandoli con le problematiche ancora persistenti nei borghi italiani.
Per la pubblicazione, che dovrebbe uscire in settembre e sarà trilingue (italiano, sloveno e inglese) è ora in atto una raccolta fondi attraverso internet. Vi si può aderire attraverso il link: https://www.produzionidalbasso.com/project/sclavanie/

https://novimatajur.it/attualita/un-libro-fotografico-per-riflettere-sullabitare-il-confine-e-sul-senso-di-comunita.html


16 giu 2021

MICHELE OBIT, UN UOMO È ANCHE UN ARATRO (ESTRATTI)

 Un uomo è anche un aratro. Per la

::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::consistenza
dei grumi e la ruggine che si attorciglia
attorno – e pietrose radici che si muovono
annusando riverberi d’acqua e gigli.
Un uomo è anche questo
ed a volte ce ne dimentichiamo
così stiamo a guardare il suo peso che
si riduce e la voce che stona –
poi passano gli anni – ed anche
quel peso e quella voce tornano terra
e l’aratro che cade di lato e s’inabissa.

(per Beppino De Cesco)

Michele Obit vive a S. Pietro al Natisone (Udine).
È direttore del settimanale bilingue «Novi Matajur» e presidente del circolo culturale “Ivan Trinko”, entrambi con sede a Cividale del Friuli. Ha pubblicato varie raccolte poetiche, l’ultima delle quali è Le parole nascono già sporche (2010). Ha tradotto in italiano i più importanti poeti sloveni delle giovani generazioni e scrittori come Aleš Šteger, Miha Mazzini e Boris Pahor. All’interno del festival ‘Stazione di Topolò/Postaja Topolove’ organizza la sezione poetica e il progetto di residenza per poeti e scrittori ‘Koderjana’.https://poetarumsilva.com/2015/04/12/michele-obit/comment-page-1/

Doremifasol, libri e caffè: [ATTUALITÀ] IL VALZER DEI VACCINI E LE MORTI EVITA...

Doremifasol, libri e caffè: [ATTUALITÀ] IL VALZER DEI VACCINI E LE MORTI EVITA...: Cambio di passo con triplo salto mortale carpiato . All'inizio delle somministrazioni di Astrazeneca in Italia e parliamo  del marzo di ...

15 giu 2021

GLI ASPARAGI

 

Potrebbe essere un'immagine raffigurante cibo e spazio al chiuso

Degli asparagi robusti di Adriano Del Fabro

Il primo documento friulano in cui si cita l’asparago è legato a un processo. Infatti, il 5 agosto del 1647, don Valentino di Stefano da Forame, viene condannato a 50 lire di multa per vari reati tra i quali c’è anche il furto di asparagi “nell’orto dei nobili di Attimis”.Durante il pranzo di nozze del conte Carlo Gabrielli, celebrate a Udine nel febbraio del 1727, vennero serviti anche gli “sparesi”, assieme a ostriche e carciofi.Nel maggio del 1773, le monache del monastero di Latisana, registrano sul loro libro dei conti, la “spesa in sparesi” per 3,15 lire, reiterata anche nell’aprile del 1774 e negli anni successivi.L’abate codroipese, Domenico Sabbadini, nel 1826, in una sua rima scrive: “Degli asparagi robusti / Che son grati a tutti i gusti, / E di maggio al ritornar / Mai non devono mancar”. La Tipografia Pascatti di San Vito al Tagliamento, nel 1838, diede alle stampe un opuscoletto di autore anonimo, intitolato: “Memoria sulla coltivazione degli asparagi e dei loro usi”.Tra i documenti sottoscritti nel “trattato di Cormòns”, alla fine della III Guerra d’indipendenza, nel 1866, si trova un elenco di prodotti di particolare pregio che comprendeva anche l’asparago bianco di Sant’Andrea di Gorizia. La sua fama venne poi confermata nello scritto del barone Carl von Czoernig: “Gorizia, la Nizza austriaca”, del 1873, dove si ricorda come: ”Il comune di Sant’Andrea nella prossimità di Gorizia coltiva su vasta scala gli asparagi che vengono spediti lontano… D’altro canto gli asparagi sono coltivati già da molto tempo con ottimi risultati sul territorio di Monfalcone che alimenta coi suoi prodotti il mercato di Trieste”. All’Esposizione di prodotti d’orticoltura e giardinaggio del 1868, tenutasi a Gorizia, G. F. del Torre mise in mostra degli “asparagi giganteschi”.In precedenza, nel 1844, l’abate Leonardo Brumati aveva segnalato come la coltivazione degli asparagi fosse presente negli orti familiari della Bisiacaria. Ancor prima, nel 1728, il pittore-incisore Antonio Dall’Agata magnificava i “grossi e bellissimi spariggi” del Collio.Il settimanale “L’Amico del Contadino”, stampato a San Vito al Tagliamento, si occupa della coltivazione degli asparagi pubblicando due articoli tecnici, nel 1847.Nel 1824, il poeta friulano Pietro Zorutti cantava la bontà degli asparagi di Tricesimo inserendoli nelle sette “Rarità del Friuli” e sorprendendosi della grossezza dei turioni di quella località che aveva ricevuto in dono. Il suo stupore venne poi registrato dall’abate Pirona nel Vocabolario friulano del 1928.L’importanza dell’asparagicoltura tricesimana non era sfuggita a Ippolito Nievo che, nella novella “La Santa di Arra” pubblicata nel 1855, menziona il contadino Tita che si reca a “menar gli asparagi sulla piazza di Udine”.

da vita nei campi


«Due città, un unico laboratorio europeo»

 La data non è stata ancora definita con precisione. Ma la visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Gorizia è stata confermata. «In autunno verrò a farvi visita insieme al Presidente della Repubblica della Slovenia Borut Pahor perché Gorizia e Nova Gorica rappresentano un laboratorio di collaborazione europea di grande valenza e va sostenuto in ogni iniziativa». A ufficializzarlo, ieri mattina, lo stesso Mattarella che ha incontrato, al Quirinale, i sindaci di Gorizia Rodolfo Ziberna e di Nova Gorica Klemen Miklavič. Si sta già lavorando per determinare la data precisa cha sarà condivisa, nelle prossime settimane, assieme ai due primi cittadini. Mattarella ha ribadito il suo grande apprezzamento per il lavoro svolto dalle due amministrazioni comunali che ha portato a conquistare il titolo di Capitale europea della cultura per il 2025. Un risultato che va oltre i confini delle due città e rafforza ancora di più i rapporti fra Italia e Slovenia. In tal senso, il Capo dello Stato ha ricordato il legame di grande amicizia che lo lega al Presidente sloveno Pahor. «Ma si è parlato anche di economia - riferisce il sindaco Rodolfo Ziberna - e del progetto della Zese (la Zona economica speciale europea) riguardante le politiche di defiscalizzazione della zona confinaria. Mattarella ha dimostrato di conoscere bene la materia, e ci ha spronato a proseguire con forza su questa strada manifestandoci ancora una volta tutta la sua vicinanza. Un grazie davvero di cuore a questo Presidente che si sta dimostrando così vicino al nostro territorio e alla nostra gente». Molto soddisfatto anche il sindaco Miklavič. «Sono rimasto ancora una volta piacevolmente sorpreso dalla grande vicinanza di Mattarella - rimarca -. E il fatto che abbia voluto ulteriormente approfondire alcune tematiche, anche di carattere economico, fa chiaramente capire che ci sosterrà pienamente nel nostro percorso». Il sindaco Ziberna, come anticipato dal Piccolo, ha donato al Presidente della Repubblica una copia in miniatura della “Divina Commedia” realizzata nel 1888 dal tipografo goriziano Francesco Cossovel. «Questa originale creazione venne realizzata in via Morelli - rammenta ancora Ziberna - e penso si tratti di una fra le più piccole esistenti al mondo. La mia speranza è che Mattarella possa appenderla in qualcuno dei suoi uffici. Sarebbe una grande soddisfazione». Le tre cantiche del poema sono racchiuse in tre rettangoli mentre ciascun canto è compresso in una colonna di dimensioni estremamente ridotte. Una delle copie originali eseguite dallo stesso Cossovel è tutt’ora conservata nella Biblioteca Civica di Gorizia e riporta la data del 1888 e poi il colophon Francesco Cossovel-Gorizia, Austria Editore. Il sindaco di Nova Gorica Miklavič ha voluto, invece, regalare a Mattarella l’ultima pubblicazione del Comune su Nova Gorica. Francesco Fain (ilpiccolo.gelocal.it, 25. 5. 2021)

14 giu 2021

PLATISCHIS-PLESTIŠČE

 



Taipana (Tipána in sloveno[4]Taipane in friulano[5]) è un comune italiano di 565 abitanti del Friuli-Venezia Giulia. Fino al 1935 il comune prendeva il nome dell'odierna frazione di Platischis.Taipana sorge a 478 m s.l.m. tra i primi rilievi delle Prealpi Giulie, nel bacino del torrente Cornappo. Oltre al capoluogo fanno parte del comune le frazioni di Cornappo, Debellis, Monteaperta, Montemaggiore, Ponte Sambo, Platischis e Prossenicco, paesini che soffrono quasi tutti di un grave fenomeno di spopolamento....CONTINUA https://it.wikipedia.org/wiki/Taipana

Comitato pro Tagliamento in UNESCO – APS – Diamo voce al nostro FIUME

 Il Comitato pro Tagliamento in UNESCO – APS, istituito in data 10.10.2020 per valorizzare e promuovere il principale fiume friulano su entrambi i piani sia paesaggistico-ambientale sia storico-culturale, è attivo anche pubblicamente sin dall’inizio del 2021, anche quale Associazione di


Promozione Sociale formalmente iscritta all’apposito Registro Regionale presso la Regione Autonoma Friuli – Venezia Giulia.

Il Comitato a sostegno della Candidatura al Patrimonio Mondiale UNESCO del Medio Corso del Fiume Tagliamento quale Sito Misto sia Naturale sia Culturale pubblica e divulga tutte le proprie principali informazioni su composizione, attività, pubblicazioni, proposte sul seguente sito web istituzionale: https://www.comitato-pro-tagliamento-in-unesco.org

Il Comitato ha pubblicato sin dal Gennaio 2021 in formato PDF open source un apprezzato documento divulgativo sul Tagliamento e sulle sue grandi potenzialità sia naturalistiche sia umanistiche: https://www.comitato-pro-tagliamento-in-unesco.org/Tagliamento_Medio_Corso.pdf

Il Comitato ha pubblicato anche a Maggio 2021 sempre in formato PDF open source un atto pubblico regionale illustrativo di proposte idrauliche alternative le quali dimostrano che le opere faraoniche calate dall’alto sul Tagliamento non servono a nessuna reale esigenza di pubblico interesse la quale in ogni caso qualora esistesse potrebbe venir soddisfatta con interventi molto più economici e anche molto più compatibili col patrimonio sia naturale paesaggistico-ambientale sia umano storico-culturale: https://www.comitato-pro-tagliamento-in-unesco.org/Tagliamento_proposta_alternativa_MAGGIO_2021.pdf

Il Comitato ha sin dall’inizio avviato a livello prima locale e poi anche regionale una vera e propria campagna di sensibilizzazione presso tutte le Autorità e Istituzioni Pubbliche e Private interessate al fine di proporre e sostenere non solamente la Candidatura che costituisce il proprio principale obiettivo associativo, al massimo livello (costituito dal Patrimonio dell’Umanità: come le Dolomiti Friulane oppure Aquileia o Cividale) e in forma trasversalmente completa (quale Sito Misto: sia Naturale sia Culturale), oltre a una adeguata valorizzazione ad ogni livello di tutto ciò che il Tagliamento rappresenta per il Friuli.

Il Comitato fa appello al sostegno di tutte le persone di buona volontà per salvare un fiume unico al mondo o almeno in tutta Europa e tutto ciò che rappresenta per il Friuli e i Friulani.

Comitato pro Tagliamento in UNESCO – APS
WEB www.comitato-pro-tagliamento-in-unesco.org

BUON INIZIO SETTIMANA

 


Disse il Sole alla Rosa:
“sei bella e profumata
però, quando io voglio,
sarai da me bruciata”.
La Rosa ribattè:
“non provo soggezione
perchè rifiorirò
la prossima stagione”.
Dà il Sole gran calore
ma più del Sole il cuore.
(“Il Sole e la Rosa”, vecchio proverbio)

13 giu 2021

MONTEAPERTA-VIŠKORŠA

 

                                                                                   SS.TRINITA'

follower

Cerca nel blog

Ivan Trinko

"O ti zemlja rodna, zemlja bedna, ki te milost božja, meni v last je dala" (I. Trinko) "O terra natia, terra misera, piccola, che la grazia divina, mi ha donato" (traduzione)

Maggio è il mese delle rose

 

Etichette

. * abitudini acque acrostico afganistan aforisma aforismi alberi almanacco alta val torre ambienrte ambiente animaii. animali antichi mestieri antifascismo archeologia arte arte. articol articoli articoli. articolo articolo. artigianato astronomia atricolo attività attrezzi agricoli attualiità attualità attualità. attualtà atualità audio auguri autunno avviso avviso . benecia benecia. benecija benečija benvenute bilinguismo blog caldo canzone canzoni carnevale carnia cibi cibi tipici cibi tipici. cibi. cinema citazion. citazione citazioni citazioni; citazioni. citazoni classifica clima collage commenti commento. consigli corso covid covid19 cronaca cronaca. cronata cucina cultua cultura cultura. cultura.storia culura curiosità dedica detti detto documenti dolci dom dom. editoriale esperienze eventi eventi. eventi.resia/rezija evento evnti fauna favola favole fb fede filastrocca film fiori flora flore folclore foto fotografia fotografie fotorafie frase frasi freddo friulano friuli friuli. frutta frutti futuro FVG grandine guerra haiku haiku. IA icorrenze imitando la Meloni. in memoriam informazioni iniziative intervista invocazione istruzione jeggende jesen lavoro leggenda leggende leggende. leteratura italiana letterarura letteratra italiana letteratua letteratura letteratura dialettale slovena letteratura italiana letteratura italiana. letteratura russa. letteratura slovena letteratura straniera letteratura. letteraura letteretura straniera lettertura lettura libri libro libro. lingua lingua friulana lingua friulana. lingua italiana lingua slovena lingue lingue slave lingue.fvg. lioghi luoghi luoghi. luoghi.video lutto mamma memoria mestieri meteo migranti migrazione minoranza slovena minoranze minoranze linguistiche mio video mitologia mondo moreno musei musica musica. narodni dom natale natura neve notizie novi matajur nuovo blog oggi opinioni osservazioni pace paesi pagine parlamento parole parole. pensieri pensieri. personaggi personaggi. personagi personggi pianeta piante piante. pittori poesia poesia slovena poesia. poesie poeta poeti politica precisazione. premio progetto proposta proverb proverbi proverbì proverbi. proverbi.friuli proverbio proverbio. provrbio quadri racconto razzismo reblog reblog. resia ricetta. ricordi ricorenze ricorrenza ricorrenze ricorrenze. riflessione riflessioni romeo trevisan russia. russia/ucraina salute saluti saluti. saluto saluto. sanità scienza scuola scuola. senza categoria settimana simboli slava slavia slovena sloveni slovenia slovenia. slovenia.foto slovenija slovenija. sloveno spettacoli sport sport. storia storia.lingua slovena storie tentativo tradizioni traduzione trieste turismo turismo. turismo.friuli tv ucraina umorismo usanze usanze. usanze.ricorrenze utilità. vajont val canale val torre valli del natisone valli natisone varie viaggi vid eo video video. video.friuli vignetta vignetta. vignette vignette. villanova grotte vinetta

julia

https://ju17-12.blogspot.com/

slide benecia

slide benecia
benecia

slovely

https://www.slovely.eu/

slovely (sito per gli amanti della slovenia)

traffico tempo reale

inno SLO

Brindisi Zdravljica inno sloveno "Vivano tutti i popoli che anelano al giorno in cui la discordia verrà sradicata dal mondo ed in cui ogni nostro connazionale sarà libero, ed in cui il vicino non sarà un diavolo, ma un amico!"

gifmania

olga Uk

https://olga-verse.blogspot.com/

Twitter

ultimi commenti 👁️‍🗨️

grazie

grazie