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Questo blog parla delle minoranze linguistiche del Friuli:SLOVENA,FRIULANA eTEDESCA,articoli dei giornali della minoranza slovena,degli usi,costumi,eventi e tanto altro.Buona lettura.OLga

antifascista

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28 mar 2021

OLIFAVICA-DOMENICA DELLE PALME

 

Chiesa di San Giorgio -Sveti Jurij Bardo-Lusevera

Lusevera-Bardo

Te dan na Olifavicu semo šli sousje po olif,tuò ke nu diélajo še nas judje.A zàt semò a neslì ta kišì ,ke potin te stari,kar o paršou hùd timp su a sažgali.Su a sažgali ta-na orade,ta- na zuna (.).(.). Su se žénali kudan ,nič druzaa,niésu gali nič. Su zuoniéli  zuoni ,kar to bo hud tìmp so zuoniéli zuoni :alòre judje su šli po te olif žénani,su daaržali te stari e se tu niésu miéli taa staraa ,su uzéli nu mar taa novaa,ne, ma nu niesu mai sažgali usaa ,zake tu -u kìši o miéu bitì simpri te zénani olif. Kar o mar katéri ke su paršli ženuuat alòre su tu u den bujùt tu -u nu riéč uodu anu olif, ke saka kiša na a miéla.

dal numero unico Zavarh 27 žetnjaka 1997 a cura del Centro ricerche culturali Bardo

Nel giorno della Domenica delle Palme tutti andavamo a prendere l’olivo,ciò che fa ancor oggi la nostra gente. Tutti lo portavano a casa e quello vecchio quando era brutto  tempo veniva bruciato all’aperto nel campo.Con l’olivo ci  si benediva. Quando era brutto tempo suonavano le campane,allora la gente prendeva l’olivo, teneva quello vecchio e se non lo aveva usava un po’ di quello nuovo.Ma non lo bruciava tutto,perchè in casa doveva esserci sempre l’olivo benedetto .

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Mito e epica: il Friuli di Carlo Sgorlon (LIS)

 In Slovenia la situazione epidemiologica, dopo un periodo di miglioramento che ha portato il governo ad alleggerire le misure, sta di nuovo e molto velocemente peggiorando: stando ai dati relativi al 24 marzo l’incidenza su 100 mila abitanti negli ultimi 14 giorni è di 545 casi, con una media di 882 test positivi nei 7 giorni precedenti. In aumento anche il numero dei pazienti covid ospedalizzati (501), 106 attualmente i malati covid in terapia intensiva.

L’infettivologa Mateja Logar, che guida il comitato consultivo, già nei giorni scorsi ha sottolineato che il Paese si trova all’inizio della terza ondata, senza aver superato la seconda. Analisi confermata anche dal ministro della salute Janez Poklukar nella conferenza stampa odierna: “Siamo in piena terza ondata”.
Tre regioni sono di nuovo “rosse”: quella goriziana, di cui fa parte anche l’Alta valle dell’Isonzo, la litorale-carsica e la carinziana. In tutte e tre è stato quindi ripristinato il divieto – tranne che per i motivi previsti dalla normativa – di uscire dai confini regionali. Tutte le altre regioni continuano a rimanere per il momento “arancioni”. Le scuole rimangono in ogni caso aperte in tutto il paese e dappertutto sono consentiti assembramenti fino a 10 persone, la stessa soglia vale per gli eventi e per le manifestazioni. Inoltre è stato ridotto di due ore il coprifuoco, che ora vige dalle 22 alle 5 come in Italia (prima il divieto assoluto di spostamenti non giustificati scattava alle 21 e durava fino alle 6). Per entrare in Slovenia o per la revoca del provvedimento di quarantena non vale più il test antigenico rapido, tranne che per le categorie di persone che hanno l’obbligo di effettuare un test ogni 7 giorni per entrare nel Paese, quindi i lavoratori transfrontalieri, gli studenti con più di 13 anni e i loro accompagnatori, per le visite mediche e per chi ha svolto attività di assistenza e aiuto a persone con necessità in un altro paese membro UE o dell’area Schengen che possono presentare anche il risultato negativo di un test rapido. Niente più tamponi obbligatori invece per i doppi proprietari o affittuari di terreni nella zona di confine o su entrambi i lati del confine di Stato, che lo attraversano allo scopo di eseguire lavori agricolo – forestali facendo rientro entro 10 ore. Le nuove disposizioni dovrebbero essere valide da domani e fino al 2 aprile, ma il governo, assieme ai partiti politici ed al comitato consultivo, deciderà entro domenica prossima, 28 marzo, se adottare il lockdown dall’1 al 12 aprile, come già fatto l’anno scorso in prossimità delle festività pasquali.
Per quanto riguarda la campagna vaccinale, la Slovenia ha aggiornato il proprio piano vaccini e da lunedì dovrebbero partire con le vaccinazioni degli over 60, per poi proseguire con la fascia over 50. “Attualmente 185.852 persone sono state vaccinate con la prima dose, mentre 103.757 sono state immunizzate ed hanno ricevuto entrambe le dosi previste,” ha fatto sapere il ministro Poklukar sottolineando i buoni risultati ottenuti tra gli over 80 e confermando che anche tra gli over 75 la campagna procede speditamente e si sta avvicinando alla meta desiderata.

27 mar 2021

torna l'ora legale

 

L'ora legale in Italia è l'anticipazione di un'ora dell'orario per sfruttare la presenza estiva del sole nelle ore mattutine. 

L'ora legale fu adottata per due periodi dal Regno d'Italia dal 1916 e dal 1940 in occasione delle due guerre mondiali; fu poi ripresa in forma stabile dal 1966.

Nel Regno d'Italia l'ora legale fu adottata per la prima volta portando l'ora dalle 24 del 3 giugno 1916 all'una del 4 giugno.[1] Tra il 1916 e il 1920 singoli provvedimenti furono emanati per l'inizio e per la fine del periodo in cui era in vigore l'ora solare.

Nel settembre 2018 la Commissione europea ha proposto l'abolizione del cambio stagionale dell'ora a partire dal 2019; i singoli paesi avrebbero dovuto scegliere se adottare definitivamente l'ora solare o l'ora legale.[34] A marzo 2019 il Parlamento europeo ha approvato la proposta, rinviando all'anno 2021 la scelta sull'orario per i singoli stati.[35] da wikipedia

Tre Minuti di Friuli - 3. VILLA DE CLARICINI DORNPACHER E IL CODICE DANT...

Poco conosciuta è la splendida villa De Claricini Dornpacher a Bottenicco, sede dell'omonima Fondazione con scopi culturali che, per le celebrazioni di Dante per l'anno 2021, presenterà il Codice Dantesco De Claricini.

L'Aula si schiera compatta a difesa delle lingue minoritarie


 È stata approvata dall’Aula all’unanimità la mozione di censura, sostenuta trasversalmente da tutti i Gruppi Consiliari di maggioranza e opposizione, nei confronti della Commissione europea, dopo la decisione di non accogliere le richieste contenute nel “Minority SafePack”, voltando in tal modo le spalle a più di un milione e 100 mila cittadini europei e a diverse istituzioni territoriali che, con tale iniziativa, avevano chiesto protezione giuridica per i 50 milioni di cittadini dell’Unione appartenenti a minoranze nazionali, culturali e linguistiche.

“Il Consiglio regionale e la Regione Fvg ribadiscono il loro pieno appoggio alle minoranze linguistiche e stigmatizzano con convinzione la decisione presa dalla Commissione Eu di rigettare le istanze di 1.128.385 cittadini europei, in rappresentanza di oltre 50 milioni di individui che appartengono a comunità nazionali minoritarie, contenute nel Minority SafePack Initiative”, afferma il consigliere regionale della Lega, Diego Bernardis, primo firmatario della mozione.“La specialità del Friuli Venezia Giulia – spiega Bernardis – è dovuta alla presenza di quattro lingue, fra cui il friulano, lo sloveno e il tedesco. È evidente che la tutela delle minoranze linguistiche è fondamentale per la nostra comunità regionale, dunque ritengo doverosa ogni possibile iniziativa che dà valore aggiunto e maggiori garanzie alla nostra specialità”.

“La posizione presa dalla Commissione europea è estremamente preoccupante – commenta l’esponente della Lega – in tempi difficili come quelli che stiamo vivendo, l’attaccamento alle nostre radici dovrebbe essere tutelato e valorizzato per guardare al futuro con cauto ottimismo”.

“Esprimo grande soddisfazione per il voto unanime di quest’oggi, che assume un valore ancor più importante se consideriamo l’approssimarsi della festa per la Patria del Friuli del prossimo 3 aprile” conclude la nota stampa del consigliere regionale Diego Bernardis.

Una presa di posizione condannata da subito dal Gruppo Consiliare del Patto per l’Autonomia, "un atto gravissimo della Commissione Europea che più volte aveva dichiarato prioritarie l’inclusione e il rispetto della ricca diversità culturale e linguistica dell’Europa, ma che, alla prova dei fatti, ha negato i diritti di milioni di cittadini europei appartenenti a comunità linguistiche minoritarie", osservano i consiglieri regionali del Patto per l’Autonomia Massimo Moretuzzo e Giampaolo Bidoli.

Senza dimenticare che, respingendo le richieste contenute nel “Minority SafePack”, "i legislatori si sono allontanati ulteriormente dai cittadini che rappresentano, cittadini che si erano avvalsi dell’unico strumento di democrazia partecipativa dell’Unione Europea", concludono Bidoli e Moretuzzo, auspicando un processo democratico più trasparente e inclusivo di tutti i popoli nel processo decisionale all’interno dell’UE e un’azione politica che metta al centro anche il tema della valorizzazione delle diversità e riconosca la libertà dei popoli di autodeterminarsi, di decidere del proprio futuro.

"La recente revoca, da parte del Parlamento Europeo, dell’immunità parlamentare a tre eurodeputati appartenenti a partiti indipendentisti catalani non va certamente in questa direzione", ricorda Moretuzzo.


Carlo Michelstaedter

 


Carlo Michelstaedter nasce a Gorizia nel 1887 in una famiglia ebrea di lingua italiana.

Studiò a fondo Platone e i presocratici (si veda il suo Dialogo della salute), la Bibbia e i tragici greci, i grandi poeti della nostra letteratura, sempre anelando a quel mondo incondizionato che sta al di là dei limiti della vita umana.

Desiderava dunque fuggire da un qui-ed-ora in cui si doveva subire la volontà di un Assoluto imperscrutabile, per annullarsi e diventare egli stesso assoluto.

Trasferitosi a Firenze vi frequentò la facoltà di lettere. Terminata nella città natale (ottobre del 1910) la stesura della tesi di laurea (La persuasione e la retorica) decise di porre termine alla sua fatica di vivere con un colpo di rivoltella.

Come risulta evidente anche nelle sue poesie, Michelstaedter non riesce ad accettare il mistero della creazione, non crede in fondo né ad un amore divino né tantomeno ad un suo riflesso efficace nell’uomo, e desidera solo dissolversi nel nulla.

Nonostante questo sfondo pessimistico e nichilista, la poesia di Michelstaedter ci dona immagini di struggente bellezza a volte un po’ giocate altre volte vere e perfette nell’uso della lingua.

Note biografiche a cura di Alessandro Ramberti.

 POESIE 

dall'incipit del libro

Se camminando vado solitario

per campagne deserte e abbandonate
se parlo con gli amici, di risate
ebbri, e di vita,

se studio, o sogno, se lavoro o rido
o se uno slancio d’arte mi trasporta
se miro la natura ora risorta
a vita nuova,

Te sola, del mio cor dominatrice
te sola penso, a te freme ogni fibra
a te il pensiero unicamente vibra
a te adorata.

A te mi spinge con crescente furia
una forza che pria non m’era nota,
senza di te la vita mi par vuota
triste ed oscura.

Ogni energia latente in me si sveglia
all’appello possente dell’amore,
vorrei che tu vedessi entro al mio cuore
la fiamma ardente.

Vorrei levarmi verso l’infinito
etere e a lui gridar la mia passione,
vorrei comunicar la ribellione
all’universo.

Vorrei che la natura palpitasse
del palpito che l’animo mi scuote…
vorrei che nelle tue pupille immote
splendesse amore.

Ma dimmi, perché sfuggi tu il mio sguardo
fanciulla? O tu non lo comprendi ancora
il fuoco che possente mi divora?…
e tu l’accendi…

Non trovo pace che se a te vicino:
io ti vorrei seguir per ogni dove
e bever l’aria che da te si muove
né mai lasciarti.


26 mar 2021

VESNA dea primavera nella mitologia slava

 


La
 vesna è un personaggio mitologico femminile associato alla giovinezza e alla primavera nell'antica mitologia slava, particolarmente in Serbia e Slovenia. Insieme al suo compagno Vesnik, veniva associata ai rituali svolti nelle aree rurali nel corso della primavera. Nel XIX secolo, i contadini russi celebravano il ritorno della primavera il 1º marzo andando nei campi e portando su un perno una scultura in argilla di una allodola decorata con fiori. Cantavano canzoni in cui si chiamava la stagione primavera col nome di vesna. Ancora oggi vesna è la parola poetica che sta per "primavera" in lingua slovena e lingua russa.

Nella mitologia slovena, le bellissime donne chiamate vesne vivevano in palazzi in cima a montagne nei quali discutevano il destino dei raccolti e degli abitanti umani. Un circolo magico attorno ai loro palazzi impediva loro di lasciare la cima della montagna, tranne che nel mese di febbraio, quando potevano scendere su carri di legno nella valle sottostante. Alcune persone soltanto erano in grado di sentire i loro canti. Le persone che riuscivano a introdursi furtivamente nei loro palazzi sulle montagne potevano sì conoscere il loro destino, ma rischiavano una spiacevole fine se venivano catturati dalle vesne.

L'immagine di una vesna è stata raffigurata su un francobollo sloveno nel 2005

fonte wikipedia

Campionati Europei Under 21 il più grande evento calcistico sloveno, martedì a Maribor duello tra la Nazionale e l'Italia




Fino al 31 marzo, la Slovenia e l'Ungheria ospiteranno la prima parte del Campionato europeo di calcio Under 21 di quest'anno, che si terrà in due paesi contemporaneamente per la prima volta. È il più grande evento calcistico mai ospitato dalla Slovenia indipendente e, a causa del coronavirus, la fase a gironi si svolge senza spettatori. Il campionato è iniziato ieri, 24 marzo, e la nazionale slovena guidata da Milenko Aćimović ha perso 3-0 a Maribor contro gli attuali campioni d'Europa, gli spagnoli, che due anni fa hanno vinto in Italia il titolo di migliore del vecchio continente. Nel girone B giocano anche i cechi e gli italiani guidati da Paolo Nicolato. Il match tra i due si è concluso ieri a Celje con un pareggio di 1: 1. Il duello tra Slovenia e Italia si svolgerà martedì 30 marzo, alle 21, sempre a Maribor. Lubiana e Capodistria sono teatro degli scontri del Gruppo D, che include le squadre nazionali di Portogallo, Inghilterra, Croazia e Svizzera. L'Ungheria ospita i Campionati Europei U21 a Budapest, Györ, Szekesfehervar e Sombotel, con Ungheria, Germania, Romania e Olanda che giocano nel Gruppo A e Russia, Islanda, Francia e Danimarca nel Gruppo C. Le due migliori squadre di ciascun gruppo avanzeranno e la fase eliminatoria della competizione si svolgerà dal 31 maggio al 6 giugno, quando le finali si svolgeranno a Stožice a Lubiana. Gli ambasciatori dell'importante competizione sono i campioni del calcio sloveno Josip Iličić (Atalanta) e Jan Oblak (Atletico Madrid), che sono stati anche tra i protagonisti della prestigiosa vittoria di ieri della Nazionale di calcio nella prima partita di qualificazione al prossimo Mondiale contro il croato secondo classificato. Sandi Lovrić). Altrimenti, l'EP under 21 di quest'anno è già il ventitreesimo. Le più vincenti finora sono state Spagna e Italia, che sono salite al trono europeo cinque volte ciascuna. Va aggiunto che in Slovenia l'Europeo potrà essere visto in TV SLO 2, mentre le partite della Nazionale italiana verranno trasmesse in Italia su Rai 2, e alcune altre su Rai Sport.

Puoi leggere di più sull'andamento del Campionato Europeo Under 21 di quest'anno sul sito ufficiale della competizione 

traduzione dal Novi Matajur

RAMANDOLO CHIESA DI SAN GIOVANNI

 

autore © Luca Pb

Chiesa di San Giovanni. Ramandolo (UD)


La chiesa di San Giovanni Battista si trova a Ramandolo, località del Comune di Nimis, in provincia di Udine. Fondata nella seconda metà del Quattrocento, venne probabilmente terminata nel 1488, stando ad una data incisa sull’architrave del portale. Solo successivamente venne realizzata l’abside.
Venne consacrata nel 1503 e quindi arricchita con arredi e affreschi. Nuovi lavori vennero eseguiti nel 1644, come ci ricorda una data nella chiave di volta dell’arco d’ingresso, in cui furono realizzati probabilmente proprio l’atrio e la sacrestia.
Si presenta con un portico ed è affiancata da un robusto campanile. Conserva due affreschi raffiguranti l’Eterno Padre con Santa Lucia e Santa Caterina d'Alessandria e San Giovanni Battista tra i Santi Ludovico e Stefano, opera di Gian Paolo Thanner datata 1530 circa.
Troviamo poi una bella ancona lignea a due ripiani e sei scomparti con altrettante figure di Santi, lavoro del 1516 eseguito da Vincenzo di San Vito. Dalla chiesa si gode una magnifica vista su Udine e la pianura friulana.
fonte http://www.viaggioinfriuliveneziagiulia.it/wcms//index.php?nimis-chiesa-sangiovannibatt

Un luogo dal quale si può ammirare una magnifica vista sulla pianura friulana in cui secondo le leggende pure San Giovanni Battista lasciò la sua impronta. 
 Tutte le foto  sono 
di Jean-Marc Pascolo

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"O ti zemlja rodna, zemlja bedna, ki te milost božja, meni v last je dala" (I. Trinko) "O terra natia, terra misera, piccola, che la grazia divina, mi ha donato" (traduzione)

Maggio è il mese delle rose

 

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