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14 mar 2022
PI DAY
Il Giorno del Pi greco (Pi day, in inglese) è una ricorrenza dedicata alla costante matematica pi greco, festeggiata solitamente il 14 marzo.Il giorno dedicato al Pi greco è il 14 marzo: la scelta è ispirata dal formato della data mese-giorno, in uso negli Stati Uniti, in base al quale si indica prima il mese (3) e poi il giorno (14), ottenendo così il numero "3,14", grafia che indica l'approssimazione ai centesimi di pi greco. Inoltre alcuni celebrano la ricorrenza dalle ore 15, in modo da adeguarsi all'approssimazione 3,1415.
La prima celebrazione del "Pi Day" si tenne nel 1988 all'Exploratorium di San Francisco, per iniziativa del fisico statunitense Larry Shaw, in seguito insignito del titolo di "Principe del pi greco".[1] Il calendario della prima manifestazione prevedeva un corteo circolare attorno a uno degli edifici del museo e la vendita di torte alla frutta, decorate con le cifre decimali del pi greco (iniziativa dovuta al fatto che pi, in inglese, ha la stessa pronuncia di pie, una torta o crostata tipica dei paesi anglosassoni). Con gli anni, nei dipartimenti di matematica e in varie istituzioni nel mondo si coglie l'occasione per organizzare delle feste.
Nel 2009, con la Risoluzione H.RES.224, la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti d’America riconosce il 14 marzo come giornata ufficiale per celebrare la nota costante matematica e si invitano i docenti a vivere il Pi Day come occasione per “incoraggiare i giovani verso lo studio della matematica”.[2] Nel 2017 anche l'Italia ha celebrato ufficialmente il giorno del Pi greco.[3]
Il 14 marzo 2018, in occasione dei 30 anni dell'istituzione della Giornata, Google ha reso omaggio alla giornata del pi greco con una versione artistica del proprio logo[4]. Un'iniziativa simile ha avuto luogo anche nel 2010[5fonte wikipedia
Una buona azione
Olga aveva donato la casa al Comune di Pasian di Prato (Udine) a condizione che si prendesse cura della propria tomba,ora nella sua casa abiteranno due famiglie ucraine. Sono bastati pochi giorni, all’amministrazione comunale di Pasian di Prato, per decidere che destinazione dare all’abitazione donata da Olga Zilli dopo la sua morte. La casa, il cui lascito è stato accettato nel corso dell’ultimo consiglio, servirà per dare ospitalità alle famiglie ucraine in fuga dalla guerra.
13 mar 2022
LA NASCITA DEL CARSO
Il Friuli Venezia Giulia, regione situata nel Nord Italia, nasconde varie leggende, tra cui quella del Carso. Il Carso è una terra arsa di sassi, rocce, spine, priva d’acqua, vegetazione, persone. Terra di sofferenza per migliaia di nostri soldati che vi combatterono durante la Guerra Mondiale. L’arsura del Carso ha dato il nome a questa popolare leggenda.
Si racconta che un giorno il Signore camminava con San Pietro faticosamente per attraversare la paurosa pietraia. Erano entrambi poveri e avevano un asinello caricato di semplici provviste: pane, acqua, formaggio e un po’ di pesce secco. Fin dal mattino avanzavano per la balze e le rupi, cercando qualche creatura in pena da consolare. Erano stanchi e stufi, così fu tempo di mangiare. San Pietro mise il suo mantello su un sasso per dare al Signore una specie di sedile. Poi cercò le provviste attaccate all’asinello, ma il formaggio non c’era. “Signore”, esclamò, “ce l’hanno rubato”. E il Signore ebbe un lampo di sdegno: perché rubare a lui che era sempre pronto a donare?. Allora Gesù disse: “Pietro, d’ora in poi chiunque abiterà nel Carso avrà scarsezza d’acqua perché così mai più deve estinguersi la sete di colui che ci rubò il nostro umile cibo”. Da allora, si racconta, il Carso fu aspro, sassoso, senza ombra e senza sorgenti.
da https://www.ilcomuneinforma.it/viaggi/7295/leggende-del-friuli-venezia-giulia/
Prima la pandemia e ora la guerra: rabbia e sfiducia per 8 adolescenti su 10
Aumentano i casi di rabbia, l'incapacità di immaginare un futuro, gli atti di autolesionismo e l'autoisolamento. I dati dell'ultimo sondaggio dell'Associazione Nazionale Di.Te. (Dipendenze tecnologiche, GAP, cyberbullismo) in collaborazione con il portale Skuola.net su un campione di 4.935 giovani di età compresa tra gli 8 e i 19 anni
Prima la pandemia, ora la guerra in Ucraina. I ragazzi non stanno bene. Pensando al conflitto in Ucrania infatti il 68% dei giovani si dice estremamente preoccupato e oltre 8 su 10 afferma che questo evento ha un impatto negativo sul proprio umore.
Ivan Trinko
evidenzia
MAGGIOLATA DI GIOSUè CARDUCCI
Maggio risveglia i nidi, maggio risveglia i cuori; porta le ortiche e i fiori, i serpi e l’usignol. Schiamazzano i fanciulli in terra, e i...
