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arhiv
4 apr 2021
Dal dentista a Monfalcone gli italiani pagano più degli stranieri.
Una sorta di discriminazione… al contrario. Accade a Monfalcone, dove un dentista applica prezzi più alti agli italiani che non agli stranieri.
Lo strano caso è stato portato alla luce da Striscia la Notizia, la celebre trasmissione di Canale 5. Un’inviata ha raggiunto il professionista che ha confermato il listino differenziato.
Un cittadino del Bangladesh paga circa la metà, rispetto a un monfalconese, per operazioni come ablazione del tartaro oppure per le otturazioni. Il motivo? Nella città dei cantieri c’è una nutrita comunità di bengalesi, la più grande del Fvg. Ed ecco quindi che il dentista, in questo modo, cerca di allargare la sua fetta di clientela. Con buona pace degli italiani.
Buona Pasqua a tutti !
VELIKA NOČ - PASQUA
Tou noči trudosti
Vjervamo tou Tebè;
ob obujanju
upiramo oči dni
za Tvo božanje.
A naš žakej
u je prazan,
rože naše zemlje
so tarni;
naše hodinje
Je na kòncu
pribita na ljesu
Tvoja križa .
O Buoh,
daj nam muoč
uloviti
smieh naše zemlje,
poživiti rožu
naše duše .
Posvjeti luč
jutra
med grebene
Velike lave,
Pridi ,Buoh
storì nas nove,
storì zrasti od Krasi
zlomjenu jubezen
naših judi.
...
Viljem Cerno
![]() |
| Zavarh-Villanova delle grotte foto di Gabriella Negro |
PASQUA
Nella notte della stanchezza
confidiamo in Te;
al risveglio
stendiamo gli occhi del giorno
per la Tua adorazione.
Ma la nostra bisaccia
è vuota
i fiori della nostra terra
sono rovi;
il nostro cammino
è alla fine,
inchiodato sul legno
della Tua croce.
O Signore ,
dacci la forza
di afferrare il sorriso
della nostra terra,
di dar vita al fiore
della nostra anima.
Fa entrare la luce
del mattino
tra le balze
del Gran Monte.
Vieni Signore,
facci essere nuovi,
fa spuntare dalla pietra
l'amore ferito
della nostra gente.
...
dal libro Terska dolina- Alta Val Torre -Val de Tor
a cura di Milena Kožuh
3 apr 2021
Crasulas a Enemonç di #STEFANOMORANDINI #RAGANELLE #CARNIA- usanze pasquali in Carnia
'Lingua friulana, basta minoranze di serie B!'
Nella ricorrenza della Fieste de Patrie dal Friûl, il Patto per l’Autonomia lancia una petizione in cui sollecita a riconoscere i diritti della minoranza linguistica friulana nella programmazione radiotelevisiva della concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo.
Lo fa a meno di un mese dalla scadenza della convenzione integrata tra Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri e Rai che la definisce. Nonostante le risorse aggiuntive, la programmazione televisiva Rai in lingua friulana negli ultimi mesi è stata particolarmente limitata, comprendendo per lo più la trasmissione di repliche, e solo recentemente si è avuta notizia di una produzione originale nuova in lavorazione. Né sono stati stipulati contratti per l’assunzione di personale dedicato.
“Non ci accontentiamo più delle briciole. Il friulano ha la stessa dignità delle altre lingue minoritarie presenti nel servizio pubblico radiotelevisivo, dignità riconosciuta dalla Costituzione italiana, dalle leggi statali ed europee. È tempo che la minoranza linguistica friulana veda riconosciuti i suoi diritti, in particolare all’informazione radiofonica e televisiva nella sua lingua. È una questione di giustizia e una battaglia di civiltà”, si legge nella petizione indirizzata da Diego Navarria, componente del direttivo del Patto per l’Autonomia, al presidente della Rai, Marcello Foa, alla presidente di Rai.Com, Teresa De Santis, e al sottosegretario con delega all’editoria per il Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Moles, e che si può sottoscrivere sulla piattaforma change.org.
Chiare le richieste, a partire dai notiziari informativi radiofonici e televisivi in lingua friulana e dall’ampliamento dei programmi in lingua friulana almeno nella misura prevista per la lingua ladina, sanando l’evidente disparità di trattamento tra minoranze linguistiche. In Alto Adige/ Südtirol, a fronte di 40 mila parlanti il ladino, la Rai prevede 366 ore annue di trasmissioni radiofoniche e 123 ore televisive, prodotte da una redazione giornalistica e da una struttura di programmi ladini, mentre la comunità di lingua friulana (parlata da oltre 600 mila persone) fino a oggi si è dovuta accontentare di 90 ore annue di radiofonia, oltre alle quali, con l’atto integrato, sono state previste 17,5 di radiofonia e 16,5 di programmi televisivi.
Nella petizione si chiede inoltre la creazione di una struttura autonoma dedicata alla radio e alla televisione in lingua friulana a Udine, con l’assegnazione di una redazione deputata alla ideazione e produzione di notiziari e trasmissioni informative e programmi di approfondimento (i programmi attuali dipendono dalla struttura di programmazione in lingua italiana); l’assunzione di personale competente e formato per la struttura in lingua friulana: figure specializzate e professionisti forniti di competenze linguistiche (l’uso della lingua friulana), professionali (comunicazione e informazione), professionali nella lingua (comunicazione e informazione in lingua friulana) e di profonda e provata conoscenza del territorio e della cultura friulani, a garanzia della qualità del servizio offerto; risorse finanziarie e investimenti strutturali per assicurare una sede Rai adeguata a ruolo e necessità operative nel capoluogo friulano; infine il potenziamento della redazione di Udine, negli anni depauperata, il ripristino delle sedi di corrispondenza di Pordenone e di Gorizia, nonché quello dei collegamenti del telegiornale delle ore 14 da Udine e Pordenone (eliminati all’improvviso senza spiegazioni agli abbonati del servizio pubblico), a beneficio dell’intero territorio friulanofono.
Ivan Trinko
evidenzia
MAGGIOLATA DI GIOSUè CARDUCCI
Maggio risveglia i nidi, maggio risveglia i cuori; porta le ortiche e i fiori, i serpi e l’usignol. Schiamazzano i fanciulli in terra, e i...


