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25 gen 2021
Giorgio Gaber - La libertà
Cinque anni senza Giulio Regeni
Cinque anni fa, il 25 gennaio 2016, Giulio Regeni, ricercatore 28enne originario di Fiumicello, venne rapito al Cairo, in Egitto. Il suo corpo senza vita, straziato dalle torture e dalle violenze subite per mano dei suoi aguzzini, venne ritrovato ai margini di una strada che conduce ad Alessandria il 3 febbraio.
Per giorni non si è saputo nulla di lui nè di come fosse sparito nel nulla. Poi il tragico ritrovamento e i tentativi, da parte delle autorità egiziane, di fornire le più svariate ricostruzioni della morte. Giulio è stato investito, si disse. Ma i segni sul suo cadavere parlavano d'altro, di "tutta la violenza del mondo" che la madre, Paola Deffendi, ha più volte denunciato, ricordando il momento straziante nel quale ha riconosciuto il corpo del figlio "dalla punta del suo naso".
Da allora, molto si è detto su Giulio, scandagliando la sua esistenza alla ricerca di elementi poco chiari, ombre e scheletri, ipotizzando addirittura che il giovane friulano fosse una spia. Ma Giulio Regeni non aveva alcun lato oscuro e nessun ombra è riuscita a macchiare la sua figura, il suo lavoro, i suoi sogni infranti. Era un giovane studioso, appassionato e genuino. E proprio questa sua indole e la sua trasparenza hanno paradossalmente giocato un ruolo determinante nel suo destino.
L'Egitto per primo ha cercato d'infangare la sua memoria. Poi quando ogni ipotesi avanzata non ha retto più, è stata sterminata una banda di rapinatori comuni accusata dal regime di Al-Sisi di essere la responsabile di quanto accaduto. Si pensava così di mettere la parola fine a un caso diplomatico con il Governo italiano.
La verità, a distanza di cinque anni, dopo depistaggi, bugie, ostruzionismo, prove mai consegnate, e tanti, troppi, silenzi, grazie al lavoro degli inquirenti italiani, è arrivata a una svolta.
La Procura di Roma, a dicembre, ha chiuso le indagini, concludendo che Giulio è stato ucciso dagli 007 egiziani, dopo aver subito indicibili torture. E 13 - secondo i magistrati - sono anche i soggetti legati al rapimento e all'uccisione del ricercatore, ancora oggi ignoti. Per altri quattro agenti della National Security (Sabir Tariq, Usham Helmi, Athar Kamel Mohamed Ibrahim e Magdi Ibrahim Abdelal Sharif ), invece, le prove di colpevolezza raccolte dalla Procura sono schiaccianti.
Grazie al lavoro della magistratura, si è riusciti a ricostruire gli ultimi spostamenti, le frequentazioni e le ricerche di Regeni, ma anche le sue ultime ore di vita, fatte di paura, sofferenza e agonia. Tutto ciò per inchiodare alle proprie responsabilità i colpevoli e ottenere giusitizia e verità. Quella verità chiesta a gran voce dai genitori, Paola e Claudio, dal loro avvocato Alessandra Ballerini e dal mondo intero.
Il presidente Mattarella chiede verità
Sul caso Regeni interviene anche il Capo dello Stato, Sergio Mattarella con un messaggio.
"Sono trascorsi cinque anni dal rapimento a Il Cairo di Giulio Regeni - si legge in un comunicato del Capo dello Stato -, poi torturato e barbaramente ucciso dai suoi spietati aguzzini. Un giovane italiano, impegnato nel completare il percorso di studi, ha visto crudelmente strappati i propri progetti di vita con una tale ferocia da infliggere una ferita assai profonda nell’animo di tutti gli italiani"
continua https://www.ilfriuli.it/articolo/cronaca/cinque-anni-senza-giulio-regeni/2/235269
Benessere a tavola i miti da sfatare
23 gennaio 2021
La buona cucina è uno dei “vizi” più amati dagli italiani, che tendono a concedersi con una certa frequenza dei piccoli peccati di gola, salvo poi sentirsi in colpa nei confronti della linea o del benessere. In realtà, alcuni cibi vengono spesso considerati poco salutari, mentre non solo non fanno male, ma, inseriti nel modo corretto nella nostra alimentazione, possono essere dei fidati alleati del nostro benessere e della forma fisica, anche dopo gli eccessi delle feste.
“Fermo restando che ognuno di noi dovrebbe adottare una dieta varia e bilanciata pensata in base alle proprie esigenze, e che, in caso di patologie o sensibilità alimentari, è sempre opportuno consultare il proprio medico, credo sia arrivato il momento di assolvere quei cibi o quelle cotture che da tempo sono “accusati” ingiustamente. – Commenta la dottoressa Chiara Manzi, nutrizionista italiana e docente universitaria, massima esperta in Europa di Culinary Nutrition – La Dieta Mediterranea, che non esclude alcun alimento o macrocategoria, è ormai considerata come il miglior regime alimentare, inclusa dal 2010 addirittura nella lista UNESCO dei Patrimoni Immateriali dell’Umanità. Con la Culinary Nutrition, abbiamo una sorta di evoluzione di questo tipo di alimentazione. Recenti studi, infatti, hanno dimostrato come, abbinando un certo modo gli ingredienti e seguendo determinate procedure per la cottura, possiamo mangiare tutto ciò che amiamo, senza privarci di nulla, compreso pizza, fritti e cioccolato”.
Nel suo ultimo libro, “Cucina Evolution. In forma senza dieta”, edito da Art Joins Nutrition, la dottoressa Chiara Manzi illustra in modo approfondito i principi base da seguire per avere un’alimentazione che non escluda nulla, consentendoci di restare in salute e in perfetta forma. Per amplificarne i benefici, inoltre, la dottoressa consiglia di portare a tavola anche alcuni cibi che (forse) ancora si conoscono e si consumano poco.
1. Sì a pasta e pizza, anche con farina raffinata, ma aggiungiamo fibre solubili
I carboidrati vengono spesso demonizzati, soprattutto quelli a base di farina raffinata. Sebbene, in effetti, siano da preferire i prodotti integrali, più ricchi di fibre, dobbiamo ammettere che spesso il gusto viene compromesso. Pensate a un soffice dolce, che risulterebbe meno lievitato, o ad un piatto di carbonara, non è certo la stessa cosa! La soluzione, dunque, è quella di aggiungere inulina a catena lunga, una fibra solubile non digeribile che potenzia la microflora e non altera il sapore. Il piatto risulterà ricco di fibre, gustoso e con un minor impatto glicemico.
2. Olio Extravergine di Oliva, un toccasana a crudo, che può essere usato anche in cottura
L’olio EVO è un grasso vegetale, ma, proprio come nel caso degli zuccheri, non ne esiste un tipo soltanto. Questo olio nello specifico è ricco di acidi grassi monoinsaturi, che proteggono cuore e arterie, è ricco di vitamina E, un potente antiossidante che contrasta l’invecchiamento cellulare, e di polifenoli, che migliorano la microflora intestinale. Questo, però, non significa che possiamo irrorare i nostri piatti di olio. Ricordate che è pur sempre un grasso, ed un consumo eccessivo è sconsigliabile. Inoltre, ogni cucchiaio apporta 90 kcal. Dunque, usiamolo nelle giuste quantità per insaporire i nostri piatti, senza eccedere.
3. Sì alla cottura
Sfatiamo subito il mito secondo il quale i cibi crudi siano più salutari. Se questo può essere vero per alcuni alimenti, che magari rischiano di perdere parte dei nutrienti durante la cottura, non vale per altri. Alcuni alimenti, infatti, consumati da crudi risultano essere meno nutrienti, come nel caso delle carote: i carotenoidi si assimilano solo al 5% se le consumiamo crude!
4. Uova, assolte in pieno dal “reato di colesterolo”
A sfatare il falso mito che facciano ingrassare e aumentino il colesterolo, ci hanno pensato diversi ricercatori, in particolare, un gruppo dell’Università di Sidney, ha appurato che, anche mangiando fino a 12 uova alla settimana, non si verifichino aumenti né di peso, né di colesterolo. Senza arrivare a queste quantità, le uova presentano proteine di alto valore biologico e importanti micronutrienti come la vitamina .
24 gen 2021
Tutela delle minoranze nell’UE, prosegue la raccolta firme per ‘Sign It Europe’
Da almeno quarant’anni siamo abituati a vedere le istituzioni europee – in particolare il Consiglio d’Europa, da una parte, e gli organi delle Comunità europee e poi dell’Unione europea, dall’altra – prendere posizione a favore della garanzia dei diritti linguistici, della tutela delle minoranze e della promozione del pluralismo culturale. Ciò si è verificato in più occasioni e con risultati significativi sia in termini teorici che sul piano pratico, basti pensare alle prime iniziative del Parlamento europeo, nel 1981 e nel 1983, che permisero l’attivazione di una linea di bilancio dedicata al sostegno comunitario ai progetti territoriali e in rete a favore di lingue e minoranze, oppure all’adozione da parte del Consiglio d’Europa, rispettivamente nel 1992 e nel 1994, della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie e della Convenzione quadro per la protezione delle minoranze nazionali. Alla fine dell’anno scorso un segnale decisamente positivo è giunto dal Parlamento europeo che, tra il 14 e il 16 dicembre del 2020, ha discusso ed approvato ad ampia maggioranza (con 524 voti a favore su 694) una risoluzione a sostegno del “Minority SafePack”, l’Iniziativa dei cittadini europei (che con una certa approssimazione corrisponde a quella che a livello statale è la proposta di legge di iniziativa popolare) volta a dotare l’Unione europea di una normativa più efficace e specifica in materia di tutela delle minoranze, per la quale tra il 2017 e il 2018 erano state raccolte più di un milione di firme (oltre un milione e trecentomila, di cui 1.128.000 validate) in tutti gli allora ventotto Stati membri. All’inizio del 2021 il “Minority SafePack” è stato sottoposto all’attenzione della Commissione europea, sollecitata anche dal Parlamento europeo a prendere in carico i contenuti dell’Iniziativa affinché si giunga all’approvazione di «un atto giuridico dell’Unione ai fini dell’attuazione dei trattati», come prevede il Trattato di Lisbona. Per il momento, però, la Commissione non ha preso in carico i contenuti dell’iniziativa. La delusione dei suoi promotori è stata espressa pubblicamente dal presidente della FUEN (Unione federale delle nazionalità d’Europa), l’eurodeputato Loránt Vincze, esponente della minoranza ungherese in Romania.Una buona notizia, invece, riguarda l’Iniziativa dei cittadini europei promossa con lo slogan “Sign It Europe”, il cui iter è stato avviato nel 2019. Il suo obiettivo consiste nell’apertura da parte dell’Ue di una specifi ca linea di bilancio, nel quadro dei fondi assegnati per lo sviluppo regionale, dedicata a quelle comunità che hanno caratteristiche linguistiche e culturali specifiche e distinte, allo scopo di promuoverne lo sviluppo socioeconomico in armonia con il riconoscimento e la promozione delle rispettive peculiarità e con l’esercizio dei corrispondenti diritti linguistici. Il termine per la raccolta delle firme per presentarla, fissato prima al 7 maggio 2020 e poi al 7 novembre scorso, è stato prolungato sino al prossimo 7 febbraio. È quindi ancora possibile sostenerla. Le adesioni alla proposta si esprimono sempre attraverso il sito www.signiteurope.com.
OMAGGIO A DANTE ALIGHIERI
DANTE ALIGHIERI
NE LI OCCHI PORTA LA MIA DONNA AMORE
Ne li occhi porta la mia donna Amore,
per che si fa gentil ciò ch’ella mira;
ov’ella passa, ogn’om ver lei si gira,
e cui saluta fa tremar lo core,
sì che, bassando il viso, tutto smore,
e d’ogni suo difetto allor sospira:
fugge dinanzi a lei superbia ed ira.
Aiutatemi, donne, farle onore.
Ogne dolcezza, ogne pensero umile
nasce nel core a chi parlar la sente,
ond’è laudato chi prima la vide.
Quel ch’ella par quando un poco sorride,
non si pò dicer né tenere a mente,
sì è novo miracolo e gentile.
(da Vita nuova, 1293)
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Siamo nel settimo centenario della morte di Dante, il massimo poeta della letteratura italiana. Forse ci pare ostico il suo verso, incrostato dalla lingua del Trecento. Eppure, non è difficile: basta, per così dire, tradurre le parole nell’italiano di oggi come facciamo quando qualcuno scrive, ad esempio, in romanesco. Ecco allora prendere vita questo elogio del poeta a Beatrice, la donna amata che ha nello sguardo l’Amore e come un’eroina da fumetto, tramuta tutto ciò che guarda in gentilezza e cortesia, suscitando sentimenti in chi le si trova davanti, cancellandovi la superbia e l’ira, Di più: parlando fa nascere dolcezza e pensieri positivi. E non parliamo poi di quando sorride: è un finimondo, un’armoniosa manifestazione di bellezza!
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DANTE GABRIEL ROSSETTI, "IL SALUTO DI BEATRICE"
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LA FRASE DEL GIORNO
Lo viso mostra lo color del core.
DANTE ALIGHIERI, Vita nuova
Durante di Alighiero degli Alighieri, noto con il solo nome Dante (Firenze, tra il 21 maggio e il 21 giugno 1265 – Ravenna, 14 settembre 1321), poeta italiano. Considerato il padre della lingua italiana, è universalmente noto per la Divina Commedia, espressione della cultura medievale. Spaziò all'interno dello scibile umano, segnando profondamente la letteratura italiana e la cultura occidentale, tanto da essere soprannominato il "Sommo Poeta".
Cividale del Friuli diventa Comune Turistico e Città d’arte
Il riconoscimento dalla Regione Friuli Venezia Giulia
Grande soddisfazione in Comune per la recente lettera con cui l’Assessore regionale alla cultura Tiziana Gibelli comunica il riconoscimento di Cividale del Friuli quale Comune turistico e Città d’arte e ciò grazie alla presenza in città di un sito regionale culturale UNESCO.
Entrata in vigore lo scorso 7 gennaio, la L.R. n. 25/2020 all’art. 6, comma 1, dispone che “I Comuni nel cui territorio insiste un sito regionale culturale UNESCO, ai sensi della legge regionale 25 luglio 2019, n. 11 (Misure di sostegno a favore del patrimonio regionale inserito nella lista del patrimonio mondiale posto sotto la tutela dell’UNESCO), sono riconosciuti Comuni turistici e Città d’arte, ai fini dell’applicazione della relativa normativa nazionale o regionale”.
Tale riconoscimento, previsto dalla suddetta normativa regionale, si inserisce quale ulteriore sostegno per garantire la massima conservazione, valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale sito sul territorio regionale e posto sotto la tutela dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (UNESCO).
Il sindaco Daniela Bernardi commenta la notizia con grande soddisfazione: “Questo riconoscimento significa molto per la città e premia il lavoro di tutela e valorizzazione del patrimonio storico-artistico-architettonico portato avanti da tutti gli Enti che a Cividale gestiscono eccezionali beni culturali tutelati dall’Unesco. Rappresenta un’ulteriore occasione di sviluppo turistico ed economico per la nostra comunità”.
Anche l’assessore al turismo Giuseppe Ruolo plaude questo risultato: “Ho appreso la notizia con grande entusiasmo; questo è un riconoscimento di tutto il lavoro fatto negli anni a partire dall’amministrazione Vuga e da quella Balloch. Questo risultato ci responsabilizza ancor di più nel trovare le giuste strategie da mettere in campo per valorizzare maggiormente la città in sinergia con l’amministrazione Regionale e con tutti gli enti a ciò preposti”.http://vocedelnordest.it/?p=13676
Ivan Trinko
evidenzia
MAGGIOLATA DI GIOSUè CARDUCCI
Maggio risveglia i nidi, maggio risveglia i cuori; porta le ortiche e i fiori, i serpi e l’usignol. Schiamazzano i fanciulli in terra, e i...


