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🌞Blog che parla del Friuli: in particolare delle minoranze linguistiche slovena,friulana e tedesca e non solo. ❤️ Sono figlia di madre slovena (Ljubljana) e di padre appartenente alla minoranza slovena della provincia di Udine🌞 (Benecia).Conosco abbastanza bene la lingua slovena.Sono orgogliosa delle mie origini.OLga

INNO SLOVENO

তততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততত INNO SLOVENO "Vivano tutti i popoli che anelano al giorno in cui la discordia verrà sradicata dal mondo ed in cui ogni nostro connazionale sarà libero, ed in cui il vicino non sarà un diavolo, ma un amico!"❤️ FRANCE PREŠEREN poeta sloveno তততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততত

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19 feb 2021

La Quaresima porta a Pasqua

 


Col Mercoledì delle ceneri, il 17 febbraio è iniziata la Quaresima, tempo liturgico forte di 40 giorni nel quale i cristiani con la preghiera, la penitenza e opere di bene si preparano alla Pasqua. «Come sarà la Quaresima di quest’anno?», si chiede mons. Marino Qualizza. «Non è difficile dare la risposta – risponde –. La penitenza quaresimale è proprio questo pericoloso virus, che rappresenta una vera prova per tutti noi ed è ancora un pericolo per la vita. Quest’anno non dobbiamo sceglierci la penitenza. L’abbiamo sotto mano e ha ancora più valore in quanto la dobbiamo subire anche controvoglia. Ugualmente la dobbiamo scegliere, deve diventare una nostra scelta, perché ciò che succede nella nostra vita non deve andare perduto».

https://www.dom.it/s-postom-do-velike-noci_la-quaresima-porta-a-pasqua/

L’Ultima Guerra di Atlantide: la Grotta del Sole alle Risorgive del Timavo

 Scritto da Gino Favola il . Pubblicato in Eco Viaggi.

di Giuseppe Nacci

Le Risorgive del Timavo erano ancora là dove le avevo lasciate, durante una lontana gita scolastica sul Carso, ai tempi del Liceo.

Anche adesso, trent’anni dopo, quelle Risorgive scorrevano placide e tranquille, emergendo con un debole gorgoglio dalle voragini del Carso, per percorrere le ultime centinaia di metri prima di sfociare nell’Adriatico.

Da quello stretto Sperone roccioso, da cui cominciava il Carso, lo sguardo avrebbe potuto proseguire ad Oriente fino a Monte Nero, in Slovenia, e da lì spingersi ancora più ad Est, verso la Croazia, la Bosnia e la Serbia, fino a Belgrado, nel cuore della ex-Jugoslavia, per poi proseguire fin quasi alla fine di quelle terre.

Dalla Penisola Balcanica, scavalcando lo Stretto dei Dardanelli davanti a Istambul, lo sguardo avrebbe potuto proseguire lungo tutta l’Anatolia della moderna Turchia, lungo tutto il Caucaso e i grandi altopiani dell’Asia Centrale, del Turkmenistan, del Kazakistan e dell’Afghanistan, fino ai deserti cinesi del Takla-Makan e del Gobi: un ponte di terre che collega ancora oggi l’Europa al Medio-Oriente, all’Asia Centrale, fino all’Indocina e all’Estremo Oriente.

A Sud della Turchia, lo sguardo avrebbe potuto proseguire fino alla Mesopotamia, alla Siria, alla Palestina e alle Piramidi d’Egitto, e poi giù, fino al cuore dell’Africa Nera …

Da quello stretto Altopiano di roccia carsica su cui mi trovavo, ben in vista sulle Risorgive del Timavo, erano passati i Greci, i Fenici, i Celti, i Romani …

Ma altri popoli, di lingue e culture più antiche e misteriose erano passati prima di loro su quello stesso Sperone di roccia su cui mi trovavo, perchè per migliaia di anni quel posto era anche stato un importante luogo di culto dedicato al “Dio del Sole”, e questo ben prima che iniziasse la Storia conosciuta.

continua https://www.ambientebio.it/ambiente/eco-viaggi/ultima-guerra-di-atlantide-grotta-del-sole/

Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 2.5 Italia.

Ferito trascorre 7 notti in quota all'adiaccio

 


Un 33enne di Trieste è stato tratto in salvo questa mattina nelle Prealpi Giulie, in comune di Venzone, dopo aver trascorso, ferito, sette notti in quota all'addiaccio.

L'allarme è arrivato ieri in tarda serata su allerta della sua fidanzata che segnalava il mancato rientro che avrebbe dovuto avvenire lunedì. Il giovane era partito qualche giorno prima per compiere una traversata trascorrendo le notti in varie casere e bivacchi, come fa ogni anno ed era in compagnia del suo cagnolino.

Questa mattina due tecnici del Soccorso Alpino della stazione di Udine si sono imbarcati poco dopo le 7 per compiere una perlustrazione aerea con l'elicottero della Protezione Civile verso la zona della Val Venzonassa a partire da Casera Navis, che era l'unico punto certo che la fidanzata ricordava che fosse stato nominato.

Alla casera un tecnico è stato sbarcato mentre gli altri tecnici hanno continuato a sorvolare assieme al pilota i dintorni. Poco dopo dall'alto, verso forcella Tacia, è stato avvistato un baluginio metallico, che si è capito essere un telo termico e poco distante, circa un centinaio di metri, è stato avvistato il giovane disteso a terra, vicino alla pista forestale.

Il ragazzo era ferito e policontuso ma cosciente e aveva il cagnolino, Ash, un bastardino, accanto. Si era coperto con foglie e persino con la mappa toppgrafica. Ha raccontato di essere scivolato per diversi metri in un canale e di essersi trascinato, seppur con una caviglia rotta e altri traumi più vicino possibile all'acqua del torrente e di essere riuscito a sopravvivere anche grazie alla compagnia del cagnolino.

Era assetato e affamato. È stato subito chiamato l'elisoccorso regionale che è arrivato poco dopo sbarcando tecnico di elisoccorso ed équipe medica che lo hanno stabilizzato e messo nel sacco a depressione per poi caricarlo a bordo con una verricellata di una cinquantina di metri. Il giovane è stato portato via poco dopo le nove. Il cagnolino è rientrato con i soccorritori a bordo dell'elicottero della Protezione Civile.

https://www.ilfriuli.it/articolo/cronaca/ferito-trascorre-sette-notti-in-quota-all-addiaccio/2/236790

Rifugio Solarie (Valli del Natisone/Nediške doline)

 

https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Schutz_H%C3%BCtte_in_Drenchia_(960_m)_Provinz_Udine,_Italien,_EU.jpg#/media/File:Schutz_Hütte_in_Drenchia_(960_m)_Provinz_Udine,_Italien,_EU.jpg


Il rifugio Solarie è un rifugio situato in provincia di Udine, sul versante sud del monte Colovrat, ad una quota di 956 m s.l.m., nella parte meridionale della catena del Colovrat, nelle immediate vicinanze del passo Solarie, ex valico di confine di seconda categoria, che collega la val Cosizza con l'abitato sloveno di Volzana e quindi con la valle dell'Isonzo.La zona del passo Solarie e tutta la dorsale del Colovrat, durante la prima guerra mondiale, era area di competenza della 2ª Armata dell'Esercito Italiano che vi aveva realizzato un vasto ed articolato sistema difensivo. La zona fu tragicamente interessata dalla battaglia di Caporetto, che portò alla ritirata delle truppe italiane fino alla linea del Piave; la mattina del 24 ottobre 1917 la catena del Colovrat venne investita da un pesante bombardamento con shrapnel e granate a gas asfissiante che provocò un numero enorme di vittime sia tra i militari che tra la popolazione civile del posto. Al termine del cannoneggiamento, compagnie tedesche, comandate dal tenente Erwin Rommel, con un attacco a sorpresa, riuscirono a conquistarne le cime per proseguire, in rapida avanzata, verso il monte Matajur e la pianura friulana. Nei pressi del passo Solarie è stato innalzato un cippo a ricordo di Riccardo Giusto, primo caduto italiano nel conflitto. Nell'area sono ancora visibili trincee, in corso di restauro, gallerie scavate nella roccia, camminamenti e resti di fortificazioni militari in cemento. La zona del monte Poclabuz/Na Gradu Klabuk è diventata un museo transfrontaliero all'aperto grazie al programma di iniziativa comunitaria INTERREG III A Italia/Slovenia denominato Sistema difensivo della 1ª guerra mondiale 1915-1918 2^-3^ linea di sistema e raccordo.

  • Ogni anno, alla prima domenica di giugno, a fianco del rifugio, nella zona del monumento, viene realizzata una cerimonia per commemorare la morte del militare Riccardo Giusto.
  • La seconda domenica di agosto viene invece effettuata la Festa dello sport (marcia ecologica e torneo di calcetto per bambini)

Il rifugio è una costruzione a due piani, aperta tutto l'anno, con annesso un campo da tennis ed uno di calcetto. Dispone di 18 posti letto ed un totale di 145 posti a sedere .
Il fabbricato è dotato di:

  • acqua calda
  • acqua fredda
  • docce
  • luce elettrica
  • WC
  • riscaldamento
  • servizio ristorante.
  • fonte wikipedia


18 feb 2021

Ritardi nella consegna della posta, la crisi pandemica non aiuta

 


 Ritardi nelle consegne, code che costringono soprattutto i cittadini più anziani a lunghe attese al freddo di questi mesi invernali, carenza di sportelli automatici, progressiva riduzione degli orari di apertura soprattutto negli uffici dei comuni più piccoli. Sono alcune delle ragioni della protesta dei sindaci dei comuni del Friuli Venezia Giulia che hanno indotto trenta primi cittadini a manifestare lo scorso 15 gennaio a Monfalcone. La protesta è stata sostenuta anche dall’Anci FVG.

“Pur non avendo avuto modo di partecipare fisicamente alla manifestazione, visto anche il periodo che stiamo vivendo tutti – ci dice Antonio Comugnaro, sindaco di San Leonardo – siamo solidali con i motivi della protesta e faremo tutto il possibile perché Poste italiane si attivi per risolvere i problemi che ricadono sulla popolazione, in particolare sugli anziani”. L’ufficio postale di San Leonardo, ci spiega il sindaco a titolo di esempio, è aperto solo tre giorni alla settimana, ma è il punto di riferimento per gli altri comuni della vallata in cui il servizio è ancora più ridotto.

“Quello dei disservizi
un problema che non nasce oggi”

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Mariano Zufferli, primo cittadino di San Pietro “I disservizi sono sotto gli occhi di tutti e non è un problema che nasce oggi, ma che si trascina da anni senza che chi è vi preposto, fra i tanti professionisti che ha l’azienda specializzati in pianificazione, abbia offerto alcuna soluzione. Nel 2019 abbiamo anche partecipato, con l’assessore Gessica Snidaro, ad un incontro a Roma in cui i Comuni hanno chiesto a gran voce soluzioni rapide per i problemi che ci sono. Ma da allora non è cambiato nulla. Anzi, la crisi pandemica ha aggravato la situazione: a San Pietro non c’è lo sportello automatico esterno e si creano lunghe code all’esterno visto che questo è l’ufficio di riferimento per tanti altri comuni della zona.”

Il ritardo nella consegna dei giornali
Da anni, e in particolare da quando, nel 2016, Poste italiane ha deciso di ridurre la consegna della corrispondenza che viene effettuata ora a giorni alterni, anche la nostra redazione riceve, con cadenza pressoché quotidiana, segnalazioni e lamentele – più che legittime – sul ritardo con cui gli abbonati ricevono il giornale. Un problema minore rispetto al ritardo con cui vengono consegnate raccomandate o bollettini, o rispetto al disagio per la riduzione degli orari degli sportelli. Ma che in ogni caso reca un danno sia ai nostri abbonati che pagano il servizio e che pertanto hanno il diritto ad essere informati per tempo, sia alla qualità del nostro lavoro. Un disservizio di cui non sono certo colpevoli i dipendenti, ma che anzi prova lo scarso interesse che ripongono i vertici dell’azienda nei confronti dei territori più periferici e quindi meno capaci di produrre profitti.

La replica di Poste italiane
Per dovere di cronaca va segnalato che, dopo la protesta dei sindaci, Poste italiane ha diramato una nota in cui afferma che “nonostante il persistere dell’emergenza pandemica il 100% degli Uffici Postali del Friuli Venezia Giulia è aperto al pubblico ed è a disposizione dei cittadini. Dei 331 Uffici presenti sul territorio regionale, l’82% (271) lavora con orario normale e soltanto il 18% (60) è interessato da una temporanea rimodulazione oraria in virtù dell’emergenza pandemica. Poste Italiane, in ottemperanza ai provvedimenti governativi in materia di contenimento del virus e distanziamento interpersonale, continua a garantire il servizio su tutto il territorio nazionale, nel rispetto della preminente esigenza di tutela della salute dei cittadini e dei propri lavoratori e della collettività tutta, provvedendo al costante allineamento di tali disposizioni, in funzione dei provvedimenti del Governo in materia e ad una preventiva comunicazione alla competente Autorità di regolamentazione del settore postale.”

https://novimatajur.it/attualita/ritardi-nella-consegna-della-posta-la-crisi-pandemica-non-aiuta.html

La fatina della Tv Maria Giovanna Elmi dà il buon esempio


Maria Giovanna Elmi,annunciatrice della Tv,ieri si è sottoposta  al vaccino contro il Covid19.Si è recata al poliambulatorio di Tarvisio con il marito Gabriele Massarutto coetaneo.Lei ha compiuto 80 anni in agosto,entrambi si sono vaccinati."A Tarvisio organizzazione e precisione " ha dichiarato.Di origine romana,ma ormai tarvisiana d'adozione è un ottimo testimonial per il vaccino Covid19.Intervistata alla domanda se ha paura,ha dichiarato che per partecipare all"Isola dei famosi "ha fatto ben 10 vaccini.

Oltre ad esser stata una presentatrice TV ha partecipato al film Pinocchio nelle vesti della fata turchina,si è esibita nel canto,fu la prima donna a presentare il festival di San Remo,Sereno variabile con Osvaldo Bevilacqua e tante altre trasmissioni.

per saperne di più https://it.wikipedia.org/wiki/Maria_Giovanna_Elmi



Citazione di Einsten


 

Ci sono due modi di vivere la vita.Uno è pensare che niente è un miracolo.L'altro

è pensare che ogni cosa è un miracolo.

17 feb 2021

La gatta

 


La gatta – Umberto Saba

La tua gattina è diventata magra.
Altro male non è il suo che d’amore:
male che alle tue cure la consacra.
Non provi un’accorata tenerezza?
Non la senti vibrare come un cuore
sotto alla tua carezza?
Ai miei occhi è perfetta
come te questa tua selvaggia gatta,
ma come te ragazza
e innamorata, che sempre cercavi,
che senza pace qua e là t’aggiravi,
che tutti dicevano :’È pazza’.
È come te ragazza.

17 febbraio festa del gatto

 

da wikipedia

La festa del gatto, nata in Italia nel 1990, è celebrata il 17 febbraio[1].

La Festa Nazionale del Gatto ricorre il 17 febbraio ed è nata nel 1990. La giornalista gattofila Claudia Angeletti propose un referendum tra i lettori della rivista "Tuttogatto" per stabilire il giorno da dedicare a questi animali. La proposta vincitrice fu quella della signora Oriella Del Col che così motivò la sua idea nel proporre questa data che racchiude molteplici significati:

  1. febbraio è il mese del segno zodiacale dell' Acquario, ossia degli spiriti liberi ed anticonformisti come quelli dei gatti che non amano sentirsi oppressi da troppe regole.
  2. tra i detti popolari febbraio veniva definito “il mese dei gatti e delle streghe” collegando in tal modo gatti e magia
  3. il numero 17, nella tradizione italiana, è sempre stato ritenuto un numero portatore di sventura, stessa fama che, in tempi passati, è stata riservata al gatto
  4. la sinistra fama del 17 è determinata dall'anagramma del numero romano che da XVII si trasforma in “VIXI” ovvero “sono vissuto”, di conseguenza “sono morto”. Non così per il gatto che, per leggenda, può affermare di essere vissuto vantando la possibilità di altre vite.
  5. il 17 diventa quindi “1 vita per 7 volte”

In varie città d'Italia si festeggia questa giornata con iniziative artistiche o di solidarietà a favore di questi animali[2][3].



Coronavirus, 260 nuovi casi e dieci decessi in Fvg

 


Oggi in Friuli Venezia Giulia su 5.702 tamponi molecolari sono stati rilevati 175 nuovi contagi con una percentuale di positività del 3,07%. Sono inoltre 2.380 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali sono stati rilevati 85 casi (3,57%).

I decessi registrati sono 10Scendono a 60 (tre in meno) i ricoveri nelle terapie intensive e a 396 (16 in meno) quelli negli altri reparti. Lo comunica il vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi.

I decessi complessivamente ammontano a 2.715, con la seguente suddivisione territoriale: 609 a Trieste, 1356 a Udine, 576 a Pordenone e 174 a Gorizia. I totalmente guariti sono 58.430, i clinicamente guariti 1832, mentre calano le persone in isolamento che oggi risultano essere 9.015.

Dall'inizio della pandemia in Friuli Venezia Giulia sono risultate positive complessivamente 72.448 persone con la seguente suddivisione territoriale: 14.229 a Trieste, 32.465 a Udine, 16.301 a Pordenone, 8.596 a Gorizia e 857 da fuori regione. 

Nel dettaglio, nel settore delle residenze per anziani sono stati rilevati tre casi di positività tra le persone ospitate nelle strutture regionali, mentre gli operatori sanitari risultati contagiati all'interno delle stesse strutture sono in totale due.

Sul fronte del Sistema sanitario regionale da registrare nell'Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale la positività al Covid di un medico e nell'Azienda sanitaria Friuli occidentale di un infermiere.

https://www.ilfriuli.it/articolo/salute-e-benessere/coronavirus-260-nuovi-casi-e-dieci-decessi-in-fvg/12/236688

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