Un 33enne di Trieste è stato tratto in salvo questa mattina nelle Prealpi Giulie, in comune di Venzone, dopo aver trascorso, ferito, sette notti in quota all'addiaccio.
L'allarme è arrivato ieri in tarda serata su allerta della sua fidanzata che segnalava il mancato rientro che avrebbe dovuto avvenire lunedì. Il giovane era partito qualche giorno prima per compiere una traversata trascorrendo le notti in varie casere e bivacchi, come fa ogni anno ed era in compagnia del suo cagnolino.
Questa mattina due tecnici del Soccorso Alpino della stazione di Udine si sono imbarcati poco dopo le 7 per compiere una perlustrazione aerea con l'elicottero della Protezione Civile verso la zona della Val Venzonassa a partire da Casera Navis, che era l'unico punto certo che la fidanzata ricordava che fosse stato nominato.
Alla casera un tecnico è stato sbarcato mentre gli altri tecnici hanno continuato a sorvolare assieme al pilota i dintorni. Poco dopo dall'alto, verso forcella Tacia, è stato avvistato un baluginio metallico, che si è capito essere un telo termico e poco distante, circa un centinaio di metri, è stato avvistato il giovane disteso a terra, vicino alla pista forestale.
Il ragazzo era ferito e policontuso ma cosciente e aveva il cagnolino, Ash, un bastardino, accanto. Si era coperto con foglie e persino con la mappa toppgrafica. Ha raccontato di essere scivolato per diversi metri in un canale e di essersi trascinato, seppur con una caviglia rotta e altri traumi più vicino possibile all'acqua del torrente e di essere riuscito a sopravvivere anche grazie alla compagnia del cagnolino.
Era assetato e affamato. È stato subito chiamato l'elisoccorso regionale che è arrivato poco dopo sbarcando tecnico di elisoccorso ed équipe medica che lo hanno stabilizzato e messo nel sacco a depressione per poi caricarlo a bordo con una verricellata di una cinquantina di metri. Il giovane è stato portato via poco dopo le nove. Il cagnolino è rientrato con i soccorritori a bordo dell'elicottero della Protezione Civile.
Meno male che ce l'hanno fatta entrambi, lui e il cagnolino ma hanno corso un bel rischio !!! Saluti.
RispondiEliminaCaspita che resistenza. Complimenti!
RispondiEliminaE bravo il cagnolino, amico fidato che non lo ha abbandonato.
Sempre per ringraziare il lavoro dei vigili del fuoco e delle squadre di protezione civile in casi di salvataggio come quello che lei spiega.
RispondiEliminaAbbracci Olga.