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🌞Blog che parla del Friuli: in particolare delle minoranze linguistiche slovena,friulana e tedesca e non solo. ❤️ Sono figlia di madre slovena (Ljubljana) e di padre appartenente alla minoranza slovena della provincia di Udine🌞 (Benecia).Conosco abbastanza bene la lingua slovena.Sono orgogliosa delle mie origini.OLga

INNO SLOVENO

তততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততত INNO SLOVENO "Vivano tutti i popoli che anelano al giorno in cui la discordia verrà sradicata dal mondo ed in cui ogni nostro connazionale sarà libero, ed in cui il vicino non sarà un diavolo, ma un amico!"❤️ FRANCE PREŠEREN poeta sloveno তততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততততত

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21 mar 2023

La primavera di Botticelli


 La Primavera è un dipinto a tempera grassa su tavola (203 x 314 cm) di Sandro Botticelli, databile per il 1480 circa. Realizzata per la villa medicea di Castello, l'opera d'arte è conservata nella Galleria degli Uffizi a Firenze.

Si tratta del capolavoro dell'artista, nonché di una delle opere più famose del Rinascimento italiano. Vanto della Galleria, si accostava anticamente con l'altrettanto celebre Nascita di Venere, con cui condivide la provenienza storica, il formato e alcuni riferimenti filosofici. Lo straordinario fascino che tuttora esercita sul pubblico è legato anche all'aura di mistero che circonda l'opera, il cui significato più profondo non è ancora stato completamente svelato.Il bel dipinto venne eseguito per Lorenzo di Piefrancesco de' Medici (1463-1503), cugino di secondo grado di Lorenzo il Magnifico di circa quindici anni più giovane, non sempre in ottimi rapporti con il cugino maggiore, incaricato di fatto di governare Firenze[1]. Gli inventari di famiglia del 14981503 e 1516 hanno anche chiarito la sua collocazione originaria, nel Palazzo di via Larga, dove rimase prima di essere trasferita nella Villa di Castello, dove Vasari riferisce di averla vista nel 1550, accanto alla Nascita di Venere[2]. Il titolo con cui è universalmente conosciuto il dipinto deriva proprio dall'annotazione di Vasari ("Venere che le Grazie fioriscono, dinotando Primavera"), dalla quale derivano anche le linee cardine su cui si sono mossi tutti i tentativi di interpretazione.

Nel 1815 si trovava già nel Guardaroba mediceo e nel 1853 venne trasferita alla Galleria dell'Accademia per lo studio dei giovani artisti che frequentavano la scuola; con il riordino delle collezioni fiorentine venne trasferita agli Uffizi nel 1919[3].

Se nella critica non vi è alcun dubbio circa l'autografia di Botticelli, piuttosto discordi sono le ipotesi sulla datazione. Gli estremi sono quelli della collaborazione presso i Medici, dal 1477 al 1490, con la sospensione del viaggio a Roma, per affrescare tre episodi biblici nella Cappella Sistina, degli anni 1480-1482. Lightbrown ipotizzò una datazione immediatamente successiva al rientro dalla Città eterna, nel 1482, coincidendo con le nozze del committente Lorenzo il Popolano con Semiramide Appiani[3]: l'allegoria di Venere, rappresentata al centro del dipinto, sarebbe anche legata a un oroscopo di Lorenzo, come risulta da una lettera di Marsilio Ficino a lui indirizzata, in cui il filosofo lo esortava a ispirare il proprio agire alla configurazione astrale che ne dominava il tema natale, cioè proprio Venere e Mercurio[2].

Questa ipotesi è oggi la più accettata dalla critica, sostituendo ormai quella al 1478, prima della partenza per Roma...continua https://it.wikipedia.org/wiki/Primavera_(Botticelli)


Maternità surrogata

  siete favorevoli o no?

 Hanno fatto molto discutere le dichiarazioni della ministra alla Famiglia e alle pari opportunità Eugenia Roccella sulla maternità surrogata: La maternità surrogata in Italia è proibita e bisogna chiamarla col suo nome: utero in affitto”, ha dichiarato durante la trasmissione Mezz'ora in più, in onda sui Rai 3. Anche il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli si è espresso con parole molto forti dure sulla questione delle famiglie omogenitoriali nel corso del programma InOnda su La7, in cui ha dichiarato: “Se due persone dello stesso sesso chiedono il riconoscimento, e cioè l'iscrizione all'anagrafe, di un bambino che spacciano per loro figlio, significa che questa maternità surrogata l'hanno fatta fuori dai confini nazionali". Federico Mollicone, presidente della commissione Cultura della Camera e deputato di Fratelli d'Italia ha addirittura paragonato la pratica alla pedofilia

Questo avviene dopo lo stop alla registrazione automatica all'anagrafe dei figli di famiglie omogenitoriali nel comune di Milano come indicato in una circolare giunta dal ministero dell'Interno alla Prefettura. Non potranno più essere riconosciuti i figli di due uomini nati con la maternità surrogata, e i bambini con due madri nati in Italia in seguito alla procreazione assistita eseguita all'estero. Qualche giorno fa, il Senato si è espresso in modo contrario alla proposta dell'introduzione di un certificato europeo di filiazione che garantisce uguali diritti ai figli adottati o di coppie omogenitoriali in tutti i paesi membri dell'Unione europea.

Cos'è la maternità surrogata e qual è la situazione in Italia

La maternità surrogata, anche chiamata gestazione per altri, si verifica quando una donna - in alcuni casi coinvolta anche nel concepimento con inseminazione artificiale, in altri solo nella gestazione con inseminazione in vitro - porta avanti una gravidanza per conto di un'altra coppia, gli aspiranti genitori del nascituro. In Italia non è possibile ricorrere a questa pratica, che è vietata dall'articolo 12 comma 6 della legge 40 del 2004, che prevede una pena da 3 mesi a 2 anni di reclusione e una multa da 600mila  a 1 milione di euro. Con la nuova proposta di legge, Fratelli d'Italia ha chiesto che la maternità surrogata venga considerata un reato anche se effettuata all'estero. La proposta, firmata da Isabella Rauti, sottosegretaria alla difesa e senatrice, e Lucio Malan, capogruppo di Fratelli d'Italia al Senato, avrebbe lo scopo di fermare il “turismo procreativo” che secondo i principali promotori interesserebbe le coppie italiane che si rivolgono alle strutture e associazioni nei paesi esteri per poter accedere a questa pratica. ...

continua https://www.wired.it/article/maternita-surrogata-italia-mollicone-roccella-rampelli-dove-e-legale/

Web sul blog: 20 marzo 1994 – A Mogadiscio, in Somalia vengono u...

Web sul blog: 20 marzo 1994 – A Mogadiscio, in Somalia vengono u...: Articolo da  Wikipedia, l'enciclopedia libera Ilaria Alpi giunse per la prima volta in Somalia nel dicembre 1992 per seguire, come invi...

Fantasia per un inizio di primavera

 


SANDRO PENNA

FANTASIA PER UN INIZIO DI PRIMAVERA

I tuoi occhi infernali
non mi guardano più.
Sento nascere ali
in me. Già guardo in su.

Solcano verdi prati
leggeri treni neri
e scordano, beati,
le stazioni di ieri.
Ove - ferme le ore
su attoniti quadranti -
ritorna un vago amore
alle cose vaganti.

Partire è ancora lieve
se ti lasci alle spalle
- dimentico - la neve
che scende al fondo valle.

(da Poesie, Garzanti, 1973)

da https://cantosirene.blogspot.com/

20 mar 2023

IL BLOG DI UBER: COSA MI HAI PORTATO ?

IL BLOG DI UBER: COSA MI HAI PORTATO ?:   Nella molto attesa visita di domani a Mosca  Xi Jinping non mancherà di ribadire la grande amicizia con Putin ma, pure se Russia e Cina (c...

Come evitare che le borracce si trasformino in un ricettacolo di batteri

 Chi è più sensibile al problema dell’inquinamento ambientale ne avrà sicuramente in casa più di una. Parliamo di bottiglie e borracce in vetro, acciaio o plastica - l’importante è che siano riutilizzabili. Utili? Certo, anche solo per ridurre la quantità di plastica da smaltire. Ma, specialmente per quei contenitori che vengono a diretto contatto con la bocca, bisogna lavarli tutti i giorni. Pena, creare ricettacoli di batteri, che alle buone possono creare cattivi odori e alle brutte qualche infezione.

Batteri, batteri ovunque

Periodicamente (e spesso su commissione di aziende) vengono pubblicati studi in cui si analizzano i batteri che si annidano nei contenitori riutilizzabili, mettendo l’accento sul fatto che su ogni centimetro quadrato se ne trovino molte migliaia di più che nel lavandino della cucina, nella ciotola del cane o addirittura sull’asse del gabinetto. Informazioni che possono certamente impressionare, ma che si ridimensionano se pensiamo che anche nella nostra bocca vivono milioni (una stima dice 6) di microbi di circa 700 specie diverse.

È normale che dei batteri ci siano, dunque, specialmente sulle e nelle borracce, che entrano a diretto contatto con la bocca. Tuttavia, questi contenitori sono creati apposta per tenere i liquidi in luoghi chiusi, magari bui - condizioni che possono favorire la crescita eccessiva di batteri che possono dare luogo a fastidi (come il cattivo odore) o addirittura problemi di salute (i bacilli, per esempio, possono causare disturbi gastrointestinali, mentre i batteri gram-negativi possono dare infezioni farmaco-resistenti). La quantità di batteri che si possono formare all’interno di una bottiglia riutilizzabile o di una borraccia dipende anche dal materiale di produzione, dall’uso che se ne fa, dalla tipologia (con tappo a vite o a pressione, etc) e anche dall'abitudine a pulire il contenitore.

Cosa fare

Per controllare la proliferazione batterica c’è una sola soluzione: ricordarsi di lavare quotidianamente i contenitori da cui beviamo e lasciarli asciugare bene prima di rimettere il tappo.

Come? Per la pulizia di tutti i giorni vanno benissimo acqua e sapone per i piatti. Bastano poche gocce di detergente diluite con acqua, poi qualche agitata vigorosa e successivi risciacqui. Una volta in settimana si può procedere con una pulizia più profonda utilizzando dei prodotti igienizzanti o disinfettanti o mettendo il contenitore in lavastoviglie, se il materiale del contenitore lo consente (meglio controllare le indicazioni sulla confezione o chiedere consiglio al rivenditore, prima). Ricordarsi, comunque, di non richiudere il contenitore quando è ancora bagnato o umido, altrimenti si rischia di ricreare le condizioni ideali alla crescita batterica.

https://www.wired.it/article/borracce-batteri-rischi-come-lavarle/

19 mar 2023

«Lettura in musica dal libro di Ilaria Tuti-Fiore di roccia»

 

Muzikalno-literarni večer/Serata letterario-musicale «Lettura in musica dal libro di Ilaria Tuti-Fiore di roccia»

19 Marzo 2023 - 18:00

>>ŠPIETAR
>>v nediejo, 19. marča, ob 18.
bo v muzeju SMO muzikalno-literarni večer »Lettura in musica dal libro di Ilaria Tuti-Fiore di roccia«, ki sta ga organizirala pro loko Nediške doline in Inštitut za slovensko kulturo. Nastopili bojo Serena Fogolini, Andrea Miola in Giulia Pizzolongo. Guoriu bo tudi zgodovinar in predsednik Inštituta za slovensko kulturo, Giorgio Banchig, o beneških nosilkah. Za vič informacij poklicajte na 339 840 3196 al’ na 349 324 1168 al’ pisajte na segreteria@nediskedoline.it.

>>ŠPIETAR
>>domenica, 19 marzo, alle 18
si terrà al museo SMO la serata letterario-musicale «Lettura in musica dal libro di Ilaria Tuti-Fiore di roccia» organizzata dalla pro loco Nediške doline e dall’Istituto per la cultura slovena. Si esibiranno Serena Fogolini, Andrea Miola e Giulia Pizzolongo. Sulle portatrici della Benecia, interverrà anche lo storico e presidente dell’Istituto per la cultura slovena, Giorgio Banchig. Per ulteriori informazioni contattare il 339 840 3196 o il 349 324 1168 o scrivere a segreteria@nediskedoline.it.


buona festa del papà


 Buon Giorno e buona Festa del Papà... Auguri a tutti i papà del mondo!

18 mar 2023

SREČKO KOSOVEL


 " Il calice di una rosa è colmo di rugiada..."

Ricorre oggi l'anniversario della nascita di SREČKO KOSOVEL.
Il poeta, nacque a Sežana il 18 MARZO 1904.
*
18. marca 1904 se je v Sežani rodil slovenski pesni, kritik in publicist, Srečko Kosovel.
Vogliamo ricordarlo in questo giorno con alcune sue poesie, nella traduzione di Jolka Milič (1926 - 2021)
⚘️
Primavera
Il calice di una rosa è colmo di rugiada,
si è aperto in una sera ventosa che
dolcemente accarezza la rorida campagna.
In mezzo ai fiori una bianca stella spande il suo profumo fino al cielo.
Va' e riempi il tuo calice!
Pomlad
Kelih rože je rose poln,
odprt je v večer vetrovni,
ki mehko boža čez rosna polja.
Sredi cvetja bela zvezda
dehti do neba.
Pojdi in si svoj kelih napolni!
🪻
O MADRE
O madre, non so né come
né cosa dirti,
le rocce del Carso mi hanno travolto
abbattendomi al suolo.
E nell’anima lo splendore dei miei
roridi e lucenti sogni si è offuscato,
sul mio petto le rocce del Carso,
non so come farò a vivere.
Arde come indorata da fuoco
la finestra della tua camera a ponente,
sento grondare il sangue dal mio cuore,
sento l’impotenza delle mie braccia spezzate,
sento l’impotenza dei miei sogni.
🪻
USIGNOLI
Gli usignoli cantano
all'ombra dei cespugli
in mezzo alla dolina;
solo soletto erro per i campi
in quest'ora silenziosa.
Nella rugiada brillano
la collina e la campagna,
cristalli d'argento...
E nel mio cuore sereno
si specchia la luna.
⚘️
Sarebbe bello
Sarebbe bello
vagare tutta la vita
per verdi selve
senza fermarsi.
Essere uccel di bosco
che ignora i campi.
Essere qualcuno
dal cuore tanto
tanto buono.
Mi dicono:
Questa non è vita.
Ma io oppongo :
È vita forse il dolore?
*
Kako lepo bi bilo
romati vse življenje
skozi zeleni gozd
in se ne ustaviti.
Biti kot gozdna ptica,
ki ne pozna poljan.
Biti človek
z dobrim,
dobrim srcem.
Pravijo mi:
To bi ne bilo življenje.
A jaz jim odvračam:
Je li življenje bolest?
🌿
Canto carsico
Pini fragranti, pini odorosi,
il loro profumo è sano e forte
e chi torna dalla loro solitudine,
non è più malato.
Su questo lembo di terra pietrosa
tutto è bello e vero,
essere, vivere, lottare
sentirsi giovane e sano.
Pini fragranti, compagni tenaci,
dolci compagni di spazi perduti,
io vi saluto dalla mia solitudine,
densa di grave e desolata bellezza!
Srečko Kosovel nasce a Sežana , il 18 marzo 1904.
Nel 1915 conclude la scuola elementare a Tomaj, dove la famiglia si era frattanto trasferita.
Dal 1915 al 1922 frequenta il ginnasio a Lubiana.
Nell’autunno del 1922 si iscrive alla facoltà di filosofia di quell’università .
Muore a Tomaj, il 27 maggio 1926.

29 edizione di Dedica Festival

 Un unicum che da ventinove anni caratterizza il vivace panorama delle rassegne letterarie italiane: questo è il festival Dedica. Grazie alla sua originale formula che si concentra in un’intensa settimana di teatro, conversazioni, musica, arte, libri, la manifestazione si traduce in una vera immersione nel mondo dell’autore protagonista, attorno al quale ogni edizione costruisce uno specifico itinerario. Dedica offre dunque al pubblico l’occasione per condividere una riflessione sulla figura dell’ospite scelto come dedicatario, cosicché dal fulcro della sua produzione letteraria si possa spaziare sul pensiero, sui contesti culturali, sulle varie forme artistiche che i più diversi mezzi espressivi sanno far emergere dalla sua opera.

 


La XXIXa edizione di Dedica Festival avrà per protagonista la scrittrice francese Maylis de Kerangal.

 

Autrice di grande e profonda sensibilità, viene considerata uno dei nomi più rilevanti della letteratura contemporanea. I suoi romanzi spaziano in ambiti e contesti diversi e hanno sempre forti agganci con la realtà. La sua personalissima scrittura ha un ritmo incalzante e si avvale di un linguaggio ampio, frutto di una ricerca accurata dove le componenti specialistiche finiscono per alimentare la narrazione, stimolare riflessioni e arricchire una conoscenza non solo tecnica, ma anche e soprattutto emozionale.

 

Ideato e curato da Thesis Associazione Culturale, il progetto Dedica è sostenuto da istituzioni ed enti pubblici – in particolare dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, dal Comune di Pordenone, dalla Fondazione Friuli – e realizzato con il sostegno di importanti soggetti privati: lo special partner Servizi CGN, COOP Alleanza 3.0, UnipolSai – AssiLab Previdenza e Servizi Pordenone, BCC Pordenonese e Monsile.

 

L’edizione 2023 del festival ha inoltre ottenuto il Patrocinio del Ministero della Cultura, dell’Ambasciata di Francia in Italia e dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, dell’Università degli Studi di Udine e dell’Alpen-Adria Universität di Klagenfurt.

 

Curatore del Festival è Claudio Cattaruzza.

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