Figlio dell'antropologo friulano Carlo Tullio-Altan, comincia gli studi all'Istituto Universitario di Architettura di Venezia[2], ma non li porta a termine, dedicandosi invece al cinema e alla televisione, nel ruolo di scenografo e sceneggiatore.[3][4] Nel 1970 si trasferisce a Rio de Janeiro[2] dove crea il suo primo fumetto per bambini pubblicato da un quotidiano locale. Nel 1974 inizia a collaborare come fumettista per alcuni giornali italiani:[5] sul mensile Linus esordisce il personaggio di Trino, un dio impreparato che si affanna nella creazione del mondo, e quello di Ada nel 1978.
Nel 1975, in coincidenza con il suo ritorno in Italia, crea la cagnolina Pimpa[2], uno dei suoi personaggi più riusciti e famosi, pubblicato inizialmente sul Corriere dei Piccoli[6], e che diverrà anche protagonista di alcune serie a cartoni animati (nel 1983 con la regia di Osvaldo Cavandoli e nel 1997 con la regia del napoletano Enzo D'Alò[2][7]) trasmesse non solo in Italia dalla Rai, ma anche in altri paesi europei, e vincitrici del premio "Cartoons on the Bay"[8]. Altan stesso ha poi diretto una terza serie che la Rai ha trasmesso nel marzo 2013 su Rai YoYo.[9] Oltre alla Pimpa ha realizzato altri personaggi per bambini come Kika e Kamillo Kromo. Quest'ultimo, pubblicato da Fonit Cetra, vinse vari premi ed ebbe dedicato un cortometraggio animato sempre con regia di Enzo D'Alò e con musiche di Beppe Crovella.
Altan ha creato anche storie a fumetti per un pubblico adulto come le storie dell'operaio metalmeccanico comunista Cipputi e celebri biografie in chiave satirica di personaggi famosi come Cristoforo Colombo, Giacomo Casanova e Francesco d'Assisi.[10] Inoltre ha realizzato le vignette di alcuni libri scritti da Gianni Rodari.[11]
Decennale è la sua collaborazione con riviste come Linus, L'Espresso, Panorama e ultimamente con il quotidiano La Repubblica per il quale disegna vignette di satira politica.[12] In genere, nelle vignette satiriche di Altan vengono raffigurate persone comuni, mentre quasi mai si trovano personaggi politici,[senza fonte] tranne alcuni come Giovanni Spadolini, Bettino Craxi e un uomo che ricorda Silvio Berlusconi ritratto con in mano una banana oppure più spesso nell'atto di puntare un ombrello contro il sedere di un uomo, gesto quest'ultimo ripreso più volte dal vignettista veneto. da wikipedia
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