Il giorno di San Valentino, chiamato anche festa degli innamorati o colloquialmente San Valentino, è un giorno dedicato all'amore romantico che si celebra il 14 febbraio di ogni anno.[1][2][3]
Il nome si rifà ad una festa cristiana in onore del martire cristiano Valentino di Terni[4][5], a sua volta sovrimposta alla precedente festività romana dei Lupercali, che, attraverso successive tradizioni popolari, è diventata una significativa celebrazione sociale e commerciale dell'amore romantico in molti paesi del mondo, anche estranei alle tradizioni precedenti.[6][7][8]
Popolarmente, in molti Paesi, le coppie si scambiano biglietti, fiori, cioccolatini o altre forme di doni per esprimere il loro amore o affetto reciproco. I simboli di San Valentino (cosiddetti -in inglese- valentines) usati oggi includono il cuore, il cioccolato, le colombe e la figura di Cupido. In Italia, in diversi comuni sono in uso le cosiddette "chiavi di San Valentino", che vengono date agli innamorati come simbolo romantico e invito a sbloccare il cuore del donatore: in origine, esse venivano date ai bambini per scongiurare l'epilessia, chiamata la "malattia di San Valentino".[9][10][11]
Il giorno di San Valentino non è un giorno festivo in nessun paese, sebbene sia un giorno di festa ufficiale nella Comunione anglicana[12] e nella Chiesa luterana.[13]
La festività religiosa
L'originale festività religiosa prende il nome dal santo e martire cristiano Valentino di Terni[14] e venne istituita nel 496 da papa Gelasio I, andando a sostituirsi alla precedente festa pagana dei Lupercalia, presumibilmente anche con lo scopo di cristianizzare la festività romana.
Alla sua diffusione, soprattutto in Francia e in Inghilterra, contribuirono i Benedettini, attraverso i loro numerosi monasteri, essendo stati affidatari della basilica di San Valentino a Terni dalla fine della seconda metà del VII secolo.[15]
Il tono religioso della festività, ad esclusione del luoghi in prevalenza anglicani, è comunque molto dimesso e secondario rispetto a quello commerciale. Negli ultimi 40 anni ha preso piede la moda, tra gli innamorati, di far recapitare le proprie lettere presso la basilica di San Valentino della città di Terni. Che però si tratti di folklore più che di devozione cristiana è testimoniato dall'analisi delle lettere, provenienti per più di un quarto dal Giappone, ove delle cartoline precompilate sono in un popolare modello di scatola di cioccolatini.[16]
Storia della festa degli innamorati
Nei giorni intorno alla metà di febbraio, nell'Antica Roma era usanza celebrare i Lupercalia, feste di purificazione di radice arcaica legate al ciclo di morte e rinascita della natura, dall'interpretazione molto controversa. Queste feste erano accompagnate da vari rituali che potrebbero essere in qualche modo sopravvissuti, trasfigurati, nelle tradizioni di sovvertimento dell'ordine del Carnevale.
In particolar modo, alcune pratiche arcaiche della fertilità prevedevano che due giovani, dopo aver sacrificato capri e un cane, rivestissero il loro corpo nudo della pelle di questi e corressero attorno alla base del Palatino, percotendo con delle strisce della medesima pelle quelle donne che si offrivano al colpo onde propiziare la propria fecondità.[17] Attraverso le frustate di questi uomini, "regrediti" alla condizione ancestrale e divina della sessualità libera, impersonata dal dio agreste Fauno-Luperco[senza fonte] le donne ricevevano una benedizione che ne propiziava la fertilità.[18]
Questi riti, di natura ancestrale e legate alla sfera più antica e primordiale della sessualità umana, furono definite deplorevoli già nel tardo Impero Romano, e furono definitivamente bandite dai papi cristiani. In particolare, sembra che fu il papa Gelasio I a istituire, sul ceppo reciso dei Lupercali, una festività dedicata all'amore, associandola idealmente alla protezione del santo Valentino.[18]
È conosciuta, in ogni caso, la leggenda, secondo cui il santo avrebbe donato a una fanciulla povera una somma di denaro, necessaria come dote per il suo sposalizio, che, senza di questa, non si sarebbe potuto celebrare, esponendo la ragazza, priva di mezzi e di altro sostegno, al rischio della perdizione. Il generoso dono - frutto di amore e finalizzato all'amore - avrebbe dunque creato la tradizione di considerare il santo vescovo Valentino come il protettore degli innamorati...continua https://it.wikipedia.org/wiki/San_Valentino_(festa)
Dear Olga!
RispondiEliminaOlga on the occasion of St. Valentine's Day - in my opinion a great Holiday: love and friendship I send you the warmest wishes!
Grazie per questo bel post che racchiude tante informazioni davvero interessanti sulla festa di San Valentino.
RispondiEliminaBuona serata.
sinforosa
Auguri per questa felice festa dedicata all'amore.
RispondiEliminaUn abbraccio
enrico