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30 dic 2023

Come si dice "Buon anno nuovo" in tutte le lingue dell'Unione Europea

BUON ANNO

BON AN

SREČNO NOVO LETO

FOHES NEUES JAHR

       

LE GUERRE MALEDETTE




 "La libertà è un valore così grande che nessun prezzo è troppo alto", scrive Zdravko Likar in conclusione del suo ultimo libro "Le guerre maledette", recentemente pubblicato dalla Fondazione Le vie della pace a Posočje di Caporetto. La pubblicazione è stata presentata martedì 21 novembre presso il Centro culturale sloveno a San Pietro al Natisone nell'ambito degli incontri sui libri organizzati dall'Istituto sloveno di cultura.

Non c'è bisogno di presentare Zdravko Likar, l'ex prefetto di Tolmino è molto conosciuto a Venezia, dove ha molti amici. Cinque anni fa ha pubblicato un libro sulla Repubblica di Caporetto e in questo nuovo lavoro ha raccolto testimonianze di persone, soprattutto locali di Posočje e Venezia, che furono gettati nelle tempeste della guerra, fin dalla campagna di Napoleone in Russia nel 1812, attraverso la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, le guerre dei Balcani e fino alla guerra in Ucraina nel 2022. "Questo libro è un bellissimo regalo perché non ci porta una teoria sulla guerra, le cause o gli esiti della guerra, ma la testimonianza di gente del posto, gente normale", ha detto nell'introduzione il presidente dell'ISK Giorgio Banchig, il quale ha sottolineato come Venezia sia molto presente nel libro, a partire dalla storia di Ivana Domenis, che sposò Franc Petrica, un autista che trasportava legna da ardere da Caporetto in Friuli (durante la seconda guerra mondiale fu fatto prigioniero prima dai fascisti, poi dai tedeschi e dai partigiani), alla battaglia di Topolovo, alla triste e tragica storia di Marko Redelonghi, e ai ricordi dei  sacerdoti della Benecia Cuffolo, Blasutto, Černetič e Gujon.
L'autore ha affermato di aver raccolto testimonianze per più di quarant'anni. "Nel libro non ci sono descrizioni di battaglie o eventi, volevo soprattutto descrivere la sofferenza di un individuo e mostrare così quanto sia terribile la guerra", ha spiegato Likar, aggiungendo: "Ho preso in considerazione duecento anni perché volevo mostrare che in questo lungo periodo non ha cambiato affatto il mondo: ogni guerra porta sofferenza umana”. Poi, con l'aiuto delle fotografie che si trovano anche nella pubblicazione, ha descritto i principali avvenimenti delle 'guerre maledette', che, come sappiamo, continuano purtroppo anche oggi. Non ha cambiato assolutamente nulla", ed è proprio per questo che è necessario lavorare per la pace, «poiché la pace è, accanto alla vita stessa, il valore più grande dell'esistenza umana».

 tradotto dal Novi Matajur

29 dic 2023

L'ANNO CATTIVO poesia di Jaime Gil de Biedma- poeta spagnolo

 


JAIME GIL DE BIEDMA

L’ANNO CATTIVO

Dicembre è questa immagine
della pioggia che scroscia a rotaia di treno,
e diffonde un odore di carbonella e campi.
Dicembre è un giardino, è una piazza
in fondo alla città
a fine di una notte,
e la visione in fuga di porticati.

E gli occhi immensi
– tizzoni spalancati –
nel viso bruno di una
che trema come un passero fradicio.
Ha in mano un paio di scarpe rosse,
eleganti, fiammanti come un uccello
esotico.
Il cielo è nero e grigio
e rosa verso gli orli,
la luce dei lampioni un relitto giallognolo.
A un rovescio di pioggia, io attraverso,
piangendo,
vile come uno straccio, fradicio fino
all’anima.

(da Poesia, n. 200, Dicembre 2005 - Traduzione di Lucia Valori)


Presepi in val Resia

 



Descrizione


Il progetto "Notte di Natale in Val Resia", un appuntamento molto atteso per i visitatori della splendida vallata dell'Alto Friuli, si sviluppa in una serie di iniziative per celebrare assieme le emozioni del periodo più bello dell'anno: i "Presepi per le vie" con decine di opere sparse in tutto il paese; al Belvedere Roberto Buttolo un "Presepe a grandezza d'uomo" con sagome in legno finemente disegnate; una "Grande Stella" illuminerà il paese dalla sera di Natale, mentre tante altre stelle brilleranno in ogni casa. Ad arricchire il calendario delle iniziative, un "Concerto di Natale" presso la Chiesa di San Carlo Borromeo a Stolvizza e la consegna del premio "Stella d'Argento della Val Resia".

 
QUANDO
Dall'8 dicembre 2023 al 6 gennaio 2024
Presepi all’aperto tutti i giorni ore 8.00 - 22.00
consigliata la visita all'imbrunire

"La Grande Stella"
Sabato 24 dicembre 2023 ore 22.00


Visite guidate (italiano, tedesco, sloveno, croato) per gruppi di almeno 15 persone previa prenotazione, costo a persona da concordare con la guida

Viabilità NON idonea all'accesso di pullman a passo lungo

Accesso di passeggini e carrozzine solo per il presepe a grandezza d'uomo

 

Organizzato da:

Organizzato da:
Associazione Vivistolvizza
vivistolvizza@gmail.com

LA STELLA DI NATALE


 STELLA DI NATALE, CONSERVAZIONE DOPO L’ACQUISTO

di Alessandro Squizzato
“La stella di Natale non la prendo perché perde subito le foglie”. “La stella di Natale dura da Natale fino a Santo Stefano”. “Non compro più le stelle di Natale perché dopo due giorni mi muoiono”.
L’abbiamo sentito dire spesso. Apro le pagine social e leggo pubblicazioni in cui le persone sono mal contente di questa specie che, a mio avviso, è una delle piante più belle in assoluto.
Che sia una pianta delicata, complicata e capricciosa nessuno lo mette in dubbio.
“Ha bisogno di un luogo luminoso, lontano da fonti di calore come termosifone”, “soffre il freddo perciò va tenuta in casa al caldo lontano da correnti d’aria”, “bagnatura una volta a settimana”, “irrigazioni da sotto riempiendo il piattino e svuotandolo dopo 30 minuti”: le solite frasi che ci vengono sempre ripetute e che ormai sappiamo a memoria. Vorrei però precisare alcune cose e darvi altri suggerimenti e accortezze che potrebbero aiutarvi a dare alla vostra stella di Natale una durata ben oltre le feste. Iniziamo:
Temperatura. La temperatura ideale di mantenimento per le stelle di Natale si aggira tra i 16 e i 18 gradi. Più alta sarà e prima la pianta raggiungerà la maturazione e, quindi, la sfioritura. Ricordate infatti che il colore si manifesta man mano che la pianta raggiunge la maturità. Questa, poi, perderà le foglie e in primavera ne rimetterà di nuove. Un indizio utile per scoprire se la pianta è troppo matura è la presenza dei ciazi: quei piccoli bottoncini al centro dello stelo floreale che sono i veri fiori di questa pianta. Una stella senza i ciazi o con i ciazi che cadono (ciò non significa che nel negozio dovrete scuoterle ma vi basterà limitarvi all’osservazione), è sinonimo di pianta troppo matura e con una durata che quindi potrebbe essere limitata. Se le temperature esterne lo permettono (7/8 gradi sopra lo 0), posizionatela per 1-2 ore fuori. Ciò rallenterà il processo di maturazione facendola durare più a lungo.
Acquisto. Portare a casa questa pianta agli inizi di dicembre o addirittura a fine novembre vi assicurerà di avere piante più fresche, appena uscite dalle serre di coltivazione.
Irrigazione. Bagnate la stella di Natale solo a pianta asciutta (per capirlo bisogna sollevarla e constatarne il peso). Non fatevi ingannare dal trucco del dito nel terriccio perché molte volte la pianta potrebbe essere ancora ben bagnata alla base del vaso.
E’ meglio non esagerare mai con l’acqua. è preferibile correggere bagnando una volta in più piuttosto che ritrovarsi un terreno troppo inzuppato, che sarà davvero complicato da far asciugare in caso di insorgenze di problemi. Se siete incerti su quando irrigare osservate le foglie: la pianta vi dirà quando bagnarla. Se queste piegano leggermente verso il basso e il vaso inizia a pesare poco (devono esserci entrambi questi due elementi), irrigate.
Invaso. Non travasatela in vasi più grandi appena comprata perché non è il periodo adatto. Effettuate il travaso verso aprile-maggio, durante la ripresa vegetativa.

da vita nei campi

28 dic 2023

Un dono speciale

 


ROBERTO PIUMINI

UN DONO SPECIALE

Quest'anno Natale
mi ha fatto un bel dono,
un dono speciale.

Mi ha dato allegria,
canzoni cantate
in gran compagnia.

Mi ha dato pensieri.
parole, sorrisi
di amici sinceri.

Dei vecchi regali
non voglio più niente.
A ogni Natale
io voglio la gente.

.

Un dono speciale – come il poeta bresciano Roberto Piumini – è quello che vi auguro di trovare oggi, nel giorno di Natale: gli affetti, l’allegria, la gioia di ritrovarsi attorno alla tavola da pranzo a raccontarsi, a giocare, a mangiare dolcetti, a bere liquori, a ridere, a commuoversi anche pensando a chi non c’è più. Insomma, Natale…

da Il canto delle sirene

.


27 dic 2023

Proverbio friulano


 Il proverbio friulano della settimana

di Vita nei Vita Nei Campi
“Stelis te gnot di Nadâl pomis cul pesenâl” ovvero stelle la notte di Natale, quindi cielo sereno, la stagione porterà frutta in abbondanza, servirà un grande paiolo, il “pesenâl”, per trasportarli

In memoria di Lojze Bratuž


 Un fatto tragico quanto importante per la comunità slovena di Gorizia avvenuto nella giornata di oggi.

🎄
Era il 27 dicembre del 1936, quando il musicista Lojze Bratuž venne strappato (dagli squadristi) alla sua amata Ljubka Šorli e ai due figli piccolissimi Lojzka e Andrej.
Un uomo mite, un maestro di coro con un'unica grande colpa: aver cantato in sloveno o semplicemente essere sloveno nell'Italia fascista.
Era una domenica, aveva diretto il coro di Podgora nei canti della Santa Messa. Gli fu fatto bere a forza olio motore. Morirà, fra atroci dolori, il 16 febbraio 1937.
🎄
Quando sussurrano i cipressi.
Ljubka Šorli, in memoria del marito Lojze Bratuž
Il vento ha spazzato le vaste pianure,
vi ha fatto tremare ogni singolo stelo;
il mio pensiero fugge fra le croci
bagnate di lacrime, sotto i cipressi.
E là, tra i cipressi, riposa il mio amore...
Nel cuor della notte li sento frusciare:
gli fanno sapere che continuo ad amarlo,
ed egli ritrova la quiete del sonno.
🎄
Kadar ciprese šumijo
Razgibal je veter široke poljane,
da bilka je vsaka na njih vztrepetala;
a misel je moja med križe zbežala,
kjer v sencah cipres so solze posejane.
In tam med cipresami dragi počiva...
Ko v poznih večerih vrhovi šumijo,
o moji ljubezni mu v noč govorijo,
da v hladni gomili vse mirneje sniva.

25 dic 2023

RESIANI COL FOLCLORE NEL CUORE


 Al centro culturale Ta rozajanska kultürska hïša di Prato/Ravanca, sede del Gruppo folcloristico Val Resia, sabato, 2 dicembre, si è tenuta la 13a edizione del Premio Folclôr tal cûr, iniziativa organizzata dal 2003 dall’Associazione tra i Gruppi folcloristici della Regione Friuli Venezia Giulia, che fa parte dell’Unione Gruppi folcloristici del Friuli Venezia Giulia.

Questo premio, a cadenza biennale, intende dare un riconoscimento alle persone che operano nel campo del folclore e si distinguono nella ricerca, salvaguardia e divulgazione del grande patrimonio folcloristico della nostra Regione. Anche se tradizionalmente è ospitato a Pasian di Prato, da alcune edizioni il Premio è stato organizzato in diverse località della Regione, sede di importanti Gruppi folcloristici che aderiscono all’Associazione stessa.

Associazione tra i Gruppi folcloristici della Regione Friuli Venezia Giulia ha sede a Pasian di Prato e riunisce 13 gruppi folcloristici da tutta la Regione. Istituita nel 1986 grazie all’impegno del primo presidente, Giorgio Miani, dal 2007 è stata presieduta da Michele Gasparotto, entusiasta regista aiutato dal segretario Claudio Degano. Dal 2017 alla guida del sodalizio è subentrato Fausto Di Benedetto, presidente del Gruppo folcloristico Pasian di Prato. Il Premio Folclôr tal cûr è una delle iniziative indette dall’Associazione tra i Gruppi folcloristici della Regione Friuli-Venezia Giulia, grazie al sostegno dell’Unione Gruppi folcloristici del Friuli Venezia Giulia e della Regione Friuli-Venezia Giulia.

L’edizione 2023 è stata organizzata dal Gruppo folcloristico Val Resia in collaborazione con l’Associazione e il sostegno del Comune di Resia.

Ogni Gruppo ha premiato una persona e per Resia si è deciso di premiare Catia Quaglia Biderlinawa, con la seguente motivazione. «Catia Quaglia merita questo riconoscimento per la passione e determinazione profusa in questi anni nella valorizzazione del canto popolare, primo presidente donna del gruppo folkloristico “Val Resia” Aps., cofondatrice del coro femminile “Rože Majave”, coordinatrice del coro spontaneo femminile del gruppo nonché autrice di fiabe e poesie che arricchiscono il grande patrimonio culturale resiano ». Alla bella iniziativa hanno partecipato circa 150 persone. Per ognuno dei gruppi coinvolti, poi, è intervenuta una coppia vestita con l’abito tradizionale del luogo rappresentato. (Sandro Quaglia)

Dal Dom


24 dic 2023

NATALE-BOŽIČ


 NATALE 

Sei nato nel mucchio d’ombra,Signore,
per narrare il sorgere del giorno,
per essere luce che avvolge,
mano che strappa le spine
ed il pianto del cuore.

Puro fra la terra offesa
benedici il nostro andare,
sparpagli la semina di Dio
tra sterpeti e silenzio,
passi nelle nostre tenebre
per farci fiorire ai piedi
zolle di primule.

Vieni tra lupi e pecore,
case abbandonate e gelo,
per aprire un suono di campane,
occhi di stelle e parole divine
che vivono nel tuo cuore.

Stacchi dal tuo saldo ceppo
fior di luce e amore di Dio
a chi cammina nel buio.

Porti via i venti intrisi di lacrime,
le cieche caverne del male
dove brucia la tristezza
che ci veste.

Paghi con i fiori
gli occhi stanchi e le povertà
che ti pregano,Signore.

Viljem Černo

dal Med Nami del 2001

Guglielmo Cerno, conosciuto anche come Viljem Černo (Lusevera24 luglio 1937 – Lusevera22 luglio 2017), è stato un saggistapoetainsegnante ed etnografo italiano della minoranza slovena.

Cerno è considerato uno dei protagonisti della vita culturale, associativa e politica degli sloveni in Italia, specificatamente della Slavia friulana[1][2], tanto da venir appellato con il titolo di “čedermac della Benecia”[3][4].https://it.wikipedia.org/wiki/Guglielmo_Cerno

IL NATALE DEI PITTORI


 Giotto


Piero della Francesca


Sandro Botticelli

Lippi

In rete ci sono tantissimi quadri di autori famosi,io ho scelto questi quadri.Spero siano di vostro gradimento.

AUGURI - VSE NAJBOLŠE !!!


 Presepe fatto con le brattee di pannocchie.

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Ivan Trinko

"O ti zemlja rodna, zemlja bedna, ki te milost božja, meni v last je dala" (I. Trinko) "O terra natia, terra misera, piccola, che la grazia divina, mi ha donato" (traduzione)

evidenzia

Il Comune di San Leonardo contro le zanzare

dal Dom   Considerata la necessità di intervenire a tutela della salute pubblica per prevenire e controllare le malattie infettive trasmissi...

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