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IVAN TRINKO padre della Benecia

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3 mar 2023

Giornata mondiale della fauna selvatica

 Giornata mondiale della fauna selvatica

3 marzo 2023
Questa giornata è promossa a livello internazionale dalle Nazioni Unite per celebrare la fauna e la flora selvatiche e per sensibilizzare tutti noi sull'importanza che le specie selvatiche hanno per la nostra vita e per la Terra.
Allo stesso tempo, ci ricorda l'urgente necessità di preservare la straordinaria biodiversità del nostro pianeta.
Il nostro Parco Naturale è impegnato in prima linea nella salvaguardia degli ecosistemi e della loro biodiversità, con l'obiettivo di conservare la magnifica ricchezza del nostro territorio.
Ph. Luciano Mattighello
Potrebbe essere un'immagine raffigurante uccello e natura
Tutte le r

BACCALA' MANTECATO

 


da vita nei campi

Il “bacalà” mantecato: un sontuoso “mangiar di magro”

di Roberto Zottar
Siamo in Quaresima e gastronomicamente parlando è il periodo del “mangiar di magro”. In Friuli, secondo una antica, e conveniente, tradizione popolare di semplificazione teologica, oltre che dai fritti e dai dolci, c’era l’astensione dalle carni degli animali presenti sull’arca di Noè. Ecco quindi che, oltre aringhe e “bacalà”, si consideravano “di magro” tutti gli uccelli acquatici, “masurini” e fischioni, rane e perfino i castori perché vivono in acqua. Anche le lumache erano permesse tanto che si racconta che papa Pio V, che ne era ghiotto, abbia proclamato: “Estote pisces in aeternum!”, ossia “Siate pesci in eterno!”.
L’arrivo di pietanze dal nuovo mondo creò molti dibattiti teologici sul permesso di consumarle: tante le discussioni sul caffè, ma la pietanza che creò maggiori dispute teologiche nel XVII secolo fu il cioccolato. È noto che a volte un divieto amplifica la ricerca del piacere gustativo. La diatriba tra teologi venne brillantemente risolta dal Cardinal Francesco Maria Brancaccio attraverso l’escamotage di ritenerlo una bevanda, dato che allora lo si sorbiva in tazza, per cui “liquidum non frangit jejunum”!
Oggi vi parlo di “bacalà” mantecato, un sontuoso “mangiar di magro”. Per realizzarlo acquistate stoccafisso di qualità, già battuto e ammollato; il migliore è il cosiddetto “Ragno”. Lessatelo in acqua con gambi di prezzemolo e sedano per 25 minuti e lasciatelo intiepidire nella pentola. Con infinita pazienza (è un lavoro noioso!), togliete pelle, spine e impurità, “sfogliando” anche la polpa. Montatelo ora con un cucchiaio di legno aggiungendo a filo dell’olio come si fa per una maionese, ma è molto più semplice usare una ‘planetaria’ con il gancio a foglia. Non usate però assolutamente un frullatore a lame, perché perderebbe la tipica consistenza a piccolissimi filetti e assomiglierebbe più ad una crema come la maionese. Se vi piace, strofinate prima la ciotola con uno spicchio d’aglio. Usate un olio dal gusto delicato e man mano che la foglia mantecherà il “bacalà”, continuando ad aggiungere l’olio, vedrete che si forma una massa bianca, soffice e spumosa. Il rapporto di olio e “bacalà” ammollato può arrivare al 50% del peso, ma voi partite con 300 ml di olio per un kg di pesce ammollato. Servitelo meglio tiepido con una spolverata di prezzemolo tritato ed accompagnato da fette di polenta rigorosamente bianca passate alla griglia.
Vi regalo un segreto: per fare uno splendido risotto al “bacalà”, fate un normale risotto alla parmigiana in bianco e aggiungete alla fine un paio di cucchiai di “bacalà” mantecato.
Buon Appetito!

Tutte le re

Web sul blog: Basta indifferenza: uniti contro il razzismo!

Web sul blog: Basta indifferenza: uniti contro il razzismo!: Tu di che razza sei? Umana o disumana? Uniamoci contro il razzismo! Se anche tu la pensi come me, condividi questo post e fermi...

Danni alle alberature a Cividale a causa del forte vento

 


Su richiesta della Polizia locale, i volontari di Protezione Civile del Comune di Cividale del Friuli sono intervenuti lungo la viabilità di ingresso nord alla città ducale per la rimozione di un grosso ramo rovinato su un' automobile posteggiata per fortuna vuota in quel momento.

Per quel che riguarda la messa in sicurezza della copertura parzialmente divelta di un tunnel di protezione di balle di fieno (a poca distanza da una scuola), i volontari sono intervenuti a supporto dei Vigili del fuoco.
Le squadre dei volontari sono poi uscite per controllare il territorio e assicurarsi non vi siano altre criticità.

2 mar 2023

Marzo, ventoso e adolescente

 


Marzo, ventoso e adolescente


Definisce bene marzo il poeta goriziano Carlo Michelstaedter: "adolescente". Il suo comportamento è quello dei ragazzi che si trovano in quell'età di mezzo, formativa, spesso soggetto a sbalzi d'umore, a repentine ribellioni, a capricci immotivati e a subitanei ravvedimenti. È il vero anno che nasce, quello delle stagioni, con il risveglio della natura, con il passaggio a giorni più lunghi, sereni e luminosi. Ma ancora, come tutte le cose nuove, non c'è la pratica, non c'è la "mano": sembra che l'atmosfera si stia mettendo alla prova con quel vento, quel sole, quelle piogge, quelle nevicate che sembravano relegate nel ricordo... Marzo, adolescente e fragile.


Marzo ventoso
mese adolescente
marzo luminoso
marzo impenitente.


CARLO MICHELSTAEDTER, da "Marzo", Poesie, 1910

Carlo Michelstaedter nasce a Gorizia, ultimo di quattro figli, da un'agiata famiglia di origini ebraiche. Il padre, Alberto, dirige l'ufficio goriziano delle Assicurazioni Generali ed è presidente del Gabinetto di Lettura goriziano. È un uomo colto, autore di scritti letterari e di conferenze, rispettoso delle usanze tradizionali ebraiche, ma solo formalmente, per rispetto borghese: egli è, anzi, un laico, un «tipico rappresentante della mentalità materialistica dell'Ottocento»[1]. Lo troviamo tra i primi soci della Società Filogica Friulana e ci ha lasciato diversi scritti in friulano goriziano. L'ebraismo non sembra quindi incidere molto sulla formazione culturale di Carlo, che scoprirà solo più tardi e con non poca meraviglia di avere un antenato cabalista[2]. Tra gli altri membri della famiglia è da ricordare Carolina Luzzatto, prima donna italiana ad aver diretto un quotidiano.

Iscritto al severo Staatsgymnasium cittadino, fa propria la rigida Bildung asburgica. Con le traduzioni dal greco e dal latino il giovane Michelstaedter ha i primi approcci con la speculazione filosofica. A iniziarlo sono il suo professore di filosofia, Richard von Schubert-Soldern, fautore del solipsismo gnoseologico, secondo il quale tutto il sapere va ricondotto alla sfera del soggetto; e l'amico Enrico Mreule, ex compagno di classe, che gli fa conoscere Il mondo come volontà e rappresentazione, di cui resterà traccia soprattutto ne La Persuasione e la Rettorica. Nella soffitta di Nino Paternolli, oltre a Schopenhauer, leggerà e discuterà, con gli amici Nino e Rico, i tragici e i presocraticiPlatone, il Vangelo e le Upanishad; e poi ancora PetrarcaLeopardiTolstoj, e l'amatissimo Ibsen.

 ...continua https://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Michelstaedter

Slovenia: cercasi medici di base

 


In Slovenia il sistema sanitario, in passato fiore all'occhiello del paese, sembra sul crinale di una crisi irreversibile che rischia di portare allo smantellamento del pubblico a favore del privato

17/01/2023 -  Stefano Lusa

A Lubiana in questa stagione di notte fa freddo, ma fortunatamente quest’anno il clima è clemente. I vecchietti si erano bardati di tutto punto. Alcuni si erano portati addirittura sedie da campeggio e coperte. Tutti in fila, alcuni già dalla sera prima, davanti a una delle ASL cittadine. Si era sparsa la voce che erano arrivati due nuovi medici e che si sarebbero fatti carico dei pazienti rimasti senza dottore. Nel paese perdere il medico di base è diventata una vera e propria iattura. Senza di lui si fa fatica anche a farsi prescrivere le più semplici medicine. Non resta quindi che andare ad intasare i pronto soccorso, che invece di occuparsi dei casi gravi e urgenti si trovano a dover assistere pazienti che hanno semplicemente bisogno di un antibiotico o della tachipirina.

In Slovenia sono 130.000 le persone senza medico di base. Una sciagurata riforma fatta al tempo del governo di centrosinistra di Marjan Šarec ha ridotto il numero dei pazienti di cui ogni medico deve farsi carico. All'epoca la categoria protestava perché non ce la faceva più con la marea di scartoffie che il farraginoso sistema pubblico imponeva loro. La soluzione è stata quella di diminuire i pazienti e non la burocrazia. La rassicurazione comunque era stata che nessuno sarebbe mai rimasto senza medico di base, mai promessa si è rivelata più falsa.

La sanità in Slovenia è stata da sempre un fiore all’occhiello del paese. Il sistema già al tempo della Jugoslavia funzionava meglio che da altre parti e non a caso il Policlinico universitario di Lubiana era considerato il miglior centro ospedaliero della federazione, tanto che persino il maresciallo Tito, il padre padrone del paese, venne proprio qui a combattere la sua ultima “grande battaglia”. Quella che inesorabilmente perse...continua https://www.balcanicaucaso.org/aree/Slovenia/Slovenia-cercasi-medici-di-base-222841

Marzo

Un sentore di viole

e


Un sentore di viole

ecco marzo pazzerello

piedi nudi e giubberello

ricci al vento e viso al sole.

E' una gioia rivederlo;

e se a tratti si fa mesto,

pur si rasserena presto

e fischietta come un merlo.

Diego Valeri


1 mar 2023

haiku


 Ancora bora

infuria a Trieste

gelido giorno

A volte a marzo


 Marzo: “i giardini delle case e i giardini del sangue” si sommuovono nella rinascita di primavera portata dal vento, come nota la poetessa catalana Maria Àngels Anglada, che ritrova memorie di gioventù. Quel vento che cancella l’inverno nei versi semplici e delicati di  un altro poeta catalano, Joan Maria Guasch

.

.

MARIA ÀNGELS ANGLADA

A VOLTE, A MARZO

A volte a marzo l'aria diventava calda.
Ali d'aprile sorridevano al campanile,
il chiarore del tempo muoveva dolcemente
i giardini delle case e i giardini del sangue.
Gli alberi sfuocavano. Poco oltre, le labbra di agrifoglio
delle fanciulle baciavano quel vento amoroso
e i merli si annidavano tra il sambuco e l'edera.
Ma era ancora inverno nei giardini del sangue:
come bambini che si svegliano di notte e piangono,
erano stati cullati con i racconti della paura.
Nei giardini del sangue la primavera era
una freschezza sterile. Il tempo, non sempre cupo,
serbava la luce dei dolci giorni nei calici maturi
e a poco a poco fiorirono gli anni della sua estate.

A volte, entro marzo, l'aria ritornava calda.

(da Kiparíssia, 1980)

Buongiorno

 


27 feb 2023

Dove sei Primavera?

Valli del Natisone

La Primavera sembrava alle porte,invece siamo ripiombati nell'inverno.Bora,temperature sotto zero,neve...Io sono stanca e non vedo l'ora che arrivi Primavera. 

Citazione

 


  • La più coraggiosa decisione che prendi ogni giorno è quella di essere di buon umore (Voltaire)

proverbio friulano


 BEZ SALUT E AMOR,VITE DA SIORS.

SOLDI,SALUTE E AMORE

VITA DA SIGNORI

26 feb 2023

Web sul blog: Strage di migranti a Cutro: oltre 50 morti

Web sul blog: Strage di migranti a Cutro: oltre 50 morti: Articolo da   Common Dreams Questo articolo è stato tradotto automaticamente. La traduzione rende il senso dell’articolo, tuttavia consiglia...

Strage di migranti in Calabria: 58 morti,80 salvi, vigili del fuoco pronti...

Tragedia in Calabria. Almeno 58 migranti sono morti in un naufragio avvenuto al largo delle coste di Crotone.
Nelle immagini la spiaggia di Steccato di Cutro, dove sono stati recuperati già molti corpi. Il mare è molto mosso. Condizioni proibitive anche per i soccorritori. Pronte le moto d'acqua dei vigili del fuoco.

LA BORA

 


Oggi è una giornata fredda e ventosa,a Trieste le raffiche di bora hanno superato i 100 km all'ora.I triestini amano questo vento di Nord Est



Trasporta 32 migranti stipati in una cisterna

 


Nei giorni scorsi, il personale del Settore Polizia di Frontiera di Gorizia, nel corso delle attività a contrasto del favoreggiamento all’immigrazione proveniente dalla rotta balcanica, ha controllato un autocarro leggero con targa rumena proveniente dalla Slovenia, alla cui guida c'era un 22enne rumeno.

Nel vano di carico del Fiat Ducato c'era una cisterna in vetroresina di grosse dimensioni, che occupava l’intero ambiente. Il forte odore e alcuni rumori hanno insospettito gli agenti: una volta saliti sul mezzo, hanno scoperto che all'interno c'erano stipate 32 persone dai tratti somatici asiatici.

L’accesso alla cisterna non era visibile dall’esterno in quanto posizionato sul lato opposto rispetto ai portelloni di accesso al vano di carico; ne è risultata, come è intuibile, una modalità particolarmente pericolosa di trasporto delle persone, costrette a viaggiare in condizioni precarie per lunghe distanze, senza poter avere un sufficiente ricambio d’aria o idratarsi.

Il passeur è stato così arrestato e accompagnato nella Casa Circondariale di Gorizia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria; l’autocarro è stato sequestro, mentre i 32 cittadini stranieri hanno chiesto protezione internazionale.https://www.ilfriuli.it/articolo/cronaca/trasporta-32-migranti-stipati-in-una-cisterna/2/278122

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io sto con emergency

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