A tratti versa qualche goccia il cielo,
qualche piccola lacrima smarrita
e la selva si scuote irrigidita
in un subito brivido di gelo.
Il colchico nei luoghi più deserti
poggia pensoso, e sotto i pioppi lunghi
sorgono, nel silenzio umido, i funghi,
che tengono sempre i loro ombrelli aperti;
e nei giardini taciti e negli orti
nascon, quasi piangendo, i fiori estremi,
i crisantemi per i nostri morti.
Tempo triste: autunno. Ma bello).
RispondiEliminaBei versi.
RispondiEliminaCiao, Olga! Una poesia e una fotografia meravigliose.
RispondiEliminaGrazie Julia!
RispondiEliminaOlga, my friend I salute you and I wish you a good Friday and the beginning of the weekend!
RispondiEliminabuon venerdì a te!
EliminaStupenda poesia di Marino Moretti dedicata all'autunno!
RispondiEliminaRisaltano nella descrizione del paesaggio tutte le bellezze di questa stagione esposte con dolcezza e vivezza dei toni e dei colori.
Mi è piaciuta moltissimo, grazie per averla pubblicata.
Carissimi saluti
Ho sempre apprezzato Marino Moretti.BUONA GIORNATA!
RispondiEliminaQui a Kuzbass nevica sempre già a novembre!
RispondiEliminaAllora avete l'inverno lungo.
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