Meriggiare pallido e assortopresso un rovente muro d’orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.
Nelle crepe del suolo o su la veccia
spiar le file di rosse formiche
ch’ora si rompono ed ora s’intrecciano
a sommo di minuscole biche.
Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
m entre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi.
E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com’è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.
Olga, I wish you a good weekend!
RispondiEliminaBoa tarde de sexta-feira-feira e bom final de semana. Obrigado pela visita e comentário.
RispondiEliminaLuiz Gomes.
viagenspelobrasilerio.blogspot.com
È sempre bello leggere Montale. Ci aiuta a sentire "la vita è il suo travaglio".
RispondiEliminaBuon weekend!
RispondiEliminaaltrettanto a te Irina!
RispondiEliminaBellissima questa poesia. Buon fine settimana
RispondiEliminaAdoro Montale. Ottima scelta, molto in tema con giorni come questi.
RispondiEliminaBuona domenica
Montale è un grande!
EliminaMi piace! ❤❤❤
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