Tu sei di vetro
PAOLO VOLPONI
SERENATA
È una notte
facile ed inconsueta,
così luminosa
che una cometa s'indovina
dietro l'orizzonte.
Tu sei di vetro,
io vedo le mie mani
dietro la tua nuca.
Dagli alberi d'aprile
scendono luna e vento
e dolce ne trema
la rossa lupinella.
I galli sulle colline
hanno rostri d'argento.
(da L’antica moneta, Vallecchi, 1955)
.
Il tu femminile – la donna evocata – e il paesaggio della sera di aprile si sovrappongono in questi versi del poeta urbinate Paolo Volponi in uno stilema a lui caro, come ad esempio altrove nella medesima raccolta (Dal melograno): “Sulla tua spalla / piange l’uccello marino / perduto sopra gli argini dei fiumi / e posa il tordo / la notte / che non ha più voglia”.
https://cantosirene.blogspot.com/2023/04/tu-sei-di-vetro.html
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molto bella
RispondiEliminaMi sembra una poesia profonda e saggia.
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