Marzo, ventoso e adolescente

 


Marzo, ventoso e adolescente


Definisce bene marzo il poeta goriziano Carlo Michelstaedter: "adolescente". Il suo comportamento è quello dei ragazzi che si trovano in quell'età di mezzo, formativa, spesso soggetto a sbalzi d'umore, a repentine ribellioni, a capricci immotivati e a subitanei ravvedimenti. È il vero anno che nasce, quello delle stagioni, con il risveglio della natura, con il passaggio a giorni più lunghi, sereni e luminosi. Ma ancora, come tutte le cose nuove, non c'è la pratica, non c'è la "mano": sembra che l'atmosfera si stia mettendo alla prova con quel vento, quel sole, quelle piogge, quelle nevicate che sembravano relegate nel ricordo... Marzo, adolescente e fragile.


Marzo ventoso
mese adolescente
marzo luminoso
marzo impenitente.


CARLO MICHELSTAEDTER, da "Marzo", Poesie, 1910

Carlo Michelstaedter nasce a Gorizia, ultimo di quattro figli, da un'agiata famiglia di origini ebraiche. Il padre, Alberto, dirige l'ufficio goriziano delle Assicurazioni Generali ed è presidente del Gabinetto di Lettura goriziano. È un uomo colto, autore di scritti letterari e di conferenze, rispettoso delle usanze tradizionali ebraiche, ma solo formalmente, per rispetto borghese: egli è, anzi, un laico, un «tipico rappresentante della mentalità materialistica dell'Ottocento»[1]. Lo troviamo tra i primi soci della Società Filogica Friulana e ci ha lasciato diversi scritti in friulano goriziano. L'ebraismo non sembra quindi incidere molto sulla formazione culturale di Carlo, che scoprirà solo più tardi e con non poca meraviglia di avere un antenato cabalista[2]. Tra gli altri membri della famiglia è da ricordare Carolina Luzzatto, prima donna italiana ad aver diretto un quotidiano.

Iscritto al severo Staatsgymnasium cittadino, fa propria la rigida Bildung asburgica. Con le traduzioni dal greco e dal latino il giovane Michelstaedter ha i primi approcci con la speculazione filosofica. A iniziarlo sono il suo professore di filosofia, Richard von Schubert-Soldern, fautore del solipsismo gnoseologico, secondo il quale tutto il sapere va ricondotto alla sfera del soggetto; e l'amico Enrico Mreule, ex compagno di classe, che gli fa conoscere Il mondo come volontà e rappresentazione, di cui resterà traccia soprattutto ne La Persuasione e la Rettorica. Nella soffitta di Nino Paternolli, oltre a Schopenhauer, leggerà e discuterà, con gli amici Nino e Rico, i tragici e i presocraticiPlatone, il Vangelo e le Upanishad; e poi ancora PetrarcaLeopardiTolstoj, e l'amatissimo Ibsen.

 ...continua https://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Michelstaedter

Commenti

  1. This is interesting. I have never encountered such an opinion about March. Olga I salute you!

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  2. Ed ecco un altro bel blog che non conoscevo e sul quale capito oggi con molto piacere: il tuo! Ho letto queste belle rime di Michelstaedter, autore che non conoscevo ma che penso proprio di approfondire! Grazie per la condivisione, tornerò a trovarti sicuramente :D

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  3. Confronto molto interessante di marzo con un adolescente. Buon marzo, Olga!

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  4. Davvero, una poetica definizione semplice ma calzante e deliziosa! Saluti 🙂

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