A volte a marzo


 Marzo: “i giardini delle case e i giardini del sangue” si sommuovono nella rinascita di primavera portata dal vento, come nota la poetessa catalana Maria Àngels Anglada, che ritrova memorie di gioventù. Quel vento che cancella l’inverno nei versi semplici e delicati di  un altro poeta catalano, Joan Maria Guasch

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MARIA ÀNGELS ANGLADA

A VOLTE, A MARZO

A volte a marzo l'aria diventava calda.
Ali d'aprile sorridevano al campanile,
il chiarore del tempo muoveva dolcemente
i giardini delle case e i giardini del sangue.
Gli alberi sfuocavano. Poco oltre, le labbra di agrifoglio
delle fanciulle baciavano quel vento amoroso
e i merli si annidavano tra il sambuco e l'edera.
Ma era ancora inverno nei giardini del sangue:
come bambini che si svegliano di notte e piangono,
erano stati cullati con i racconti della paura.
Nei giardini del sangue la primavera era
una freschezza sterile. Il tempo, non sempre cupo,
serbava la luce dei dolci giorni nei calici maturi
e a poco a poco fiorirono gli anni della sua estate.

A volte, entro marzo, l'aria ritornava calda.

(da Kiparíssia, 1980)

Commenti

  1. Bellissimi versi che cantano la primavera nella luce della speranza e dell'ammirazione
    Cari saluti

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  2. Ciao Olga! Congratulazioni per il primo giorno di primavera!

    RispondiElimina
  3. Hi Olga :)
    I, just today, taking advantage of a beautiful, warm, sunny day, was doing some spring cleaning in my garden. Wonderful flowers are coming out already, crocuses and daisies are already blooming :)
    Olga I wish you all the best on the first day of meteorological spring!!!

    RispondiElimina

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