Ieri 28 gennaio, la Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin ha ricordato i tragici eventi di Mostar del 1994, dove persero la vita, mentre svolgevano il loro lavoro, i giornalisti Marco Luchetta, Alessandro Saša Ota e Dario D’Angelo, troupe Tv della sede Rai di Trieste.
Stavano realizzando un servizio sui bambini vittime della guerra nei Balcani. Nell'esplosione si salvò un bimbo di quattro anni, Slatko, che qualche mese dopo divenne il primo ospite della Fondazione sorta nel frattempo a Trieste per onorare la memoria dei tre inviati. Neppure due mesi più tardi venivano uccisi a Mogadiscio, in Somalia, Ilaria Alpi e Miran Hrovatin.
Trieste, ferocemente colpita da queste due tragedie così vicine, si è stretta attorno alle famiglie delle vittime. Da lì è nata la Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin, prima sotto forma di Comitato, per ricordare in modo concreto gli amici scomparsi facendo una cosa istintiva: evacuare e curare quel piccolo Zlatko. Amici e familiari decidono, quindi, che questa doveva essere la missione della Fondazione che porta il nome dei quattro giornalisti triestini uccisi in guerra.
Alla Fondazione l’associazione Articolo 21 ha consegnato un riconoscimento per l’impegno ormai quasi trentennale a favore dei più piccoli. Da questa tragedia è nato, insomma, qualcosa d'incredibile, la Fondazione, che in questi anni ha aiutato moltissimi bambini e le loro famiglie.
https://www.ilfriuli.it/articolo/cronaca/il-ricordo-della-strage-di-mostar/2/276825
Mi ricordo quella tragedia: quanta brutture nella guerra!
RispondiEliminaNon mi ricordavo di questa tragedia, grazie per il Post
RispondiEliminaCara Olga,
RispondiEliminaOgni guerra riguarda solo la tragedia...
Abbracci,
Mariette
Olga you write about a great tragedy... It was terrible!
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