DESCRIZIONE BLOG

🌞Blog che parla del Friuli: in particolare delle minoranze linguistiche slovena,friulana e tedesca e non solo. ❤️ Sono figlia di madre slovena (Ljubljana) e di padre appartenente alla minoranza slovena della provincia di Udine🌞 (Benecia).Conosco abbastanza bene la lingua slovena.Sono orgogliosa delle mie origini.OLga

INNO SLOVENO

INNO SLOVENO "Vivano tutti i popoli che anelano al giorno in cui la discordia verrà sradicata dal mondo ed in cui ogni nostro connazionale sarà libero, ed in cui il vicino non sarà un diavolo, ma un amico!"❤️ FRANCE PREŠEREN poeta sloveno

CERCA NEL BLOG

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *

translate

blog antifascista

blog antifascista

follower

arhiv

31 mar 2022

proverbio friulano


 Il proverbio friulano della settimana

di Vita nei campi
“Se San Ruperto no l’à nui, no ju varà nancje il mês di lui”. Ovvero se il giorno di San Ruperto (27 marzo) non ci saranno nuvole, non ci saranno neppure il mese di luglio.

Cammino delle 44 Chiesette votive delle Valli del Natisone

Venerdì 18 Marzo 2022 è stato inaugurato ufficiale il Cammino delle 44 Chiesette Votive delle Valli del Natisone. In questi anni la Pro Loco Nediške Doline ha lavorato alacremente alla definizione del percorso e, in collaborazione con studiosi ed esperti, ha tracciato e segnalato il cammino. Contemporaneamente lo ha promosso di volta in volta organizzato escursioni e realizzando materiale di comunicazione come il sito web, i video e le foto. Oggi il Cammino è una realtà di 167 Km e 10 tappe, inserita tra i Cammini ufficiali del Friuli Venezia Giulia, meta di numerosi turisti di prossimità e da fuori regione, per le sue particolarità artistiche, storiche, culturali e naturalistiche. Le Chiesette Votive delle Valli del Natisone sono il tesoro nascosto della Slavia Friulana - oro, legno e pietra - e rappresentano gli scambi culturali, linguistici e artistici di una terra di confine, tra Slovenia e Friuli Venezia Giulia. A dare forza a queste relazioni culturali sono “le prove materiali, concrete e visibili, come le Chiesette gotiche, posate, spesso in luoghi solitari selle erbose pendici della Slavia friulana, oppure gli “altari d’oro” intagliati e dipinti collocati nella penombra di presbiteri, poi le statue e i dipinti, gli ornati plastici e pittorici. Essi rievocano le presenze lontane dei costruttori scultori degli intagliatori dei pittori non solo attraverso tracce anonime ma anche attraverso le opere che portano la firma dell’artefice. Ed i loro nomi sono stati dissepolti anche dagli antichi documenti anagrafici, dai verbali delle Chiese, dalle carte degli archivi” (P.Petrigig, Introduzione Sulle Strade di Andrea da Škofja Loka, Ed Cooperativa Lipa Editrice). Il logo del Cammino, realizzato da Moreno Tomasetig, rappresenta l'andamento lento, sicuro e foriero di studi e scambi futuri. Nel Logo da sinistra a destra sono rappresentate le Chiesette di San Luca a Tiglio, San Giacomo a Biacis, San Niccolò a Janich, Sant’Antonio a Merso di Sopra e San Mattio a Costne. Grazie a questo meravigliosi ed incredibile Cammino, è possibile valorizzare sentieri, edifici sacri, borghi e tutte le attività presenti nelle Valli del Natisone e in Friuli Venezia Giulia.
Si tratta di un patrimonio artistico quasi del tutto sconosciuto al grande pubblico: esempi di architettura e arte sacra del XII-XVI secolo, realizzati con la pietra, il legno e l'oro da valenti artisti della scuola slovena che hanno portato influssi artistici della Mitteleuropa.

La grande battaglia nel libro di Vazzaz


 Quello per la difesa del Monte Maggiore è uno tra i principali scontri nell’ambito della «ritirata di Caporetto» nel settore montano.

I combattimenti che ebbero luogo il 26 e il 28 ottobre 1917 a Passo Tanamea, Monteaperta, Monte Cavallo e Sella Canebola collocano le Prealpi Giulie tra gli scenari della più grande battaglia che, a quanto si ricorda, abbia interessato il Friuli fino ad oggi.

Una volta caduto il sistema difensivo del Monte Maggiore, l’avanzata austro-tedesca divenne inarrestabile. Per l’esercito italiano divenne necessario ripiegare al Tagliamento. Attraverso le relazioni ufficiali, i diari, le testimonianze dei militari e della popolazione civile, quegli avvenimenti vengono oggi riscoperti e ricostruiti per la prima volta in dettaglio nel nuovo libro di Andrea Vazzaz dal titolo «La caduta del Monte Maggiore – 26-28 ottobre 1917, le battaglie della “ritirata di Caporetto” nelle Prealpi Giulie», edito da Gaspari.

Vazzaz è un ricercatore qualificato in materia. Maresciallo degli alpini, ha prestato servizio all’8° e al 5° Reggimento Alpini in Italia e all’estero e ora lavora al III Reparto Pianificazione generale e finanziaria dello Stato maggiore dell’Esercito. Ha conseguito un master universitario in storia militare contemporanea.

Il suo libro sarà presentato venerdì, 8 aprile, alle 18 al Cinema Teatro «Margherita» di Tarcento, in collaborazione con la Comunità di montagna del Natisone e Torre.

A curare la prefazione al volume è stato Zdravko Likar, Fondatore del Kobariški muzej/ Museo di Caporetto e presidente della Fondazione Poti miru v Posočju. A oltre cent’anni dalla fine della prima guerra mondiale, presenta qualche riflessione. «Nell’ottobre del 1917 si è combattuta la fatale battaglia di Caporetto, che ha spostato il fronte dall’Isonzo al Piave. Quella battaglia ha pesato molto nel tessuto dello Stato e della società italiani. Kobarid (Caporetto) è divenuto un nome noto a livello mondiale e viene collocato accanto ad altri che hanno segnato la storia mondiale: Verdun, Stalingrado, Botrodin, Waterloo… In Italia Caporetto significa molto più che un mero avvenimento storico. È diventato sinonimo di sofferenza, sconfitta, catastrofe». Proprio per questo, spiega Likar, nel 1990 gli abitanti di Kobarid hanno creato il «Kobariški muzej » (museo di Caporetto), in ricordo dei soldati dei molti popoli, che durante la prima guerra mondiale hanno combattuto sull’Isonzo per 29 mesi, tra grandi sofferenze e morte. «Nel museo non si esaltano i generali, percol ché è dedicato all’uomo comune, al soldato che incessantemente impreca: “Maledetta guerra”», nota Likar.

Nel 1993 il museo è stato proclamato Museo europeodell’anno. «In esso non si trova nemmeno una briciola di nazionalismo, l’esaltazione dell’una o dell’altra parte. È il museo più visitato in Slovenia. Gli italiani rappresentano un terzo degli ingressi», spiega ancora Likar nella prefazione.

Nel 2000, ricorda anche come suo presidente, è stata istituita la «Fundacija Poti miru» (Fondazione Strade della pace). «La sua missione è il recupero del patrimonio storico e culturale della prima guerra mondiale lungo tutto l’ex fronte dalle Alpi al mare Adriatico. Con i partner italiani stiamo realizzando il grande progetto «Pot miru/Via di pace», che quest’anno è stato scelto quale miglior progetto dell’anno in Europa e gode del patrocinio d’onore dei Presidenti italiano e sloveno, Mattarella e Pahor».

Congratulandosi con l’autore del libro, Likar ha parole di elogio per Vazzaz: «Il suo nuovo libro non è solo la descrizione delle azioni militari dei due contendenti, ma parla anche della popolazione lungo il Cornappo e il Torre. La guerra ha colpito pure le famiglie degli antenati dell’autore e anche per questo il libro merita di essere preso in mano». (Luciano Lister)

https://www.dom.it/velika-bitka-v-novi-vazzazovi-knjigi_la-grande-battaglia-nel-libro-di-vazzaz/


MOSTRA SU MONET E GLI IMPRESSIONISTI IN NORMANDIA



 pittura del '800

Monet e gli Impressionisti in Normandia

Dal 4 febbraio al 5 giugno 2022 arriva al Museo Revoltella di Trieste un eccezionale corpus di oltre 70 opere che racconta il movimento impressionista e i suoi stretti legami con la...

04/02/202205/06/2022

Friuli Venezia Giulia

Trieste

Dal 4 febbraio al 5 giugno 2022 arriva al Museo Revoltella di Trieste un eccezionale corpus di oltre 70 opere che racconta il movimento impressionista e i suoi stretti legami con la Normandia. Sul palcoscenico di questa terra, pittori come Monet, Renoir, Delacroix e Courbet – in mostra insieme a molti altri – colgono l’immediatezza e la vitalità del paesaggio imprimendo sulla tela gli umori del cielo, lo scintillio dell’acqua e le valli verdeggianti della Normandia, culla dell’Impressionismo.

La mostra “Monet e gli Impressionisti in Normandia” è incentrata soprattutto sul patrimonio della Collezione Peindre en Normandie – tra le collezioni più rappresentative del periodo impressionista – affiancata da prestiti provenienti da Musée Marmottan Monet di Parigi, dal Belvedere di Vienna, dal Musée Eugène-Boudin di Honfleur e da collezioni private e ripercorre le tappe salienti della corrente artistica: opere come Falesie a Dieppe (1834) di Delacroix, La spiaggia a Trouville (1865) di Courbet, Camille sulla spiaggia (1870) di Monet, Tramonto, veduta di Guernesey (1893) di Renoir – tra i capolavori presenti in mostra – raccontano gli scambi, i confronti e le collaborazioni tra i più grandi artisti dell’epoca che – immersi in una natura folgorante dai colori intensi e dai panorami scintillanti – hanno conferito alla Normandia l’immagine emblematica della felicità del dipingere.
Furono gli acquarellisti inglesi come Turner e Parkes che, attraversata la Manica per abbandonarsi allo studio di paesaggi, trasmisero la loro capacità di tradurre la verità e la vitalità naturale ai pittori francesi: gli inglesi parlano della Normandia, della sua luce, delle sue forme ricche che esaltano i sensi e l’esperienza visiva. Luoghi come Dieppe, l’estuario della Senna, Le Havre, la spiaggia di Trouville, il litorale da Honfleur a Deauville, il porto di Fécamp – rappresentati nelle opere in mostra al Museo Revoltella – diventano fonte di espressioni artistiche di grande potenza, dove i microcosmi generati dal vento, dal mare e dalla bruma possiedono una personalità fisica, intensa ed espressiva, che i pittori francesi giungono ad afferrare dipingendo en plein air dando il via così al movimento impressionista.

30 mar 2022

Oro, legno e pietra: 44 chiesette unite dalla storia e da un cammino

 


Un patrimonio artistico quasi del tutto sconosciuto al grande pubblico viene riportato alla ribalta e inserito nel contesto delle Valli del Natisone che sta cercando di spingere sull’acceleratore del turismo di prossimità, può diventare davvero un richiamo di grande portata. È questa l’idea, nonché l’auspicio, dal quale si è partiti per realizzare il Cammino delle 44 chiesette votive, inaugurato ufficialmente venerdì 18 marzo a San Pietro al Natisone. “Queste chiesette, con l’oro, il legno e la pietra, sono il tesoro nascosto della Slavia Friulana e rappresentano gli scambi culturali, linguistici e artistici di una terra di confine, tra Slovenia e Friuli Venezia Giulia,” ha ricordato nel suo intervento Antonio De Toni, presidente della Pro loco Nediške doline, ente che ha ideato e definito il percorso e, in collaborazione con studiosi ed esperti, ha tracciato e
segnalato il cammino. Sono 122 chilometri di tracciato principale, 167 con alcune varianti, suddivisi in 10 tappe (partenza e arrivo a Cividale, dove si trova il Museo cristiano), raccontati al pubblico intervenuto all’inaugurazione da Angelo Sinuello e Marco Pascolino, guide ambientali dello studio naturalistico ForEst.

Un cammino che prende fortemente spunto dalle ricerche sulle nostre chiesette votive pubblicate in passato da Giuseppe Marchetti e Tarcisio Venuti, così come dal volume ‘Sulle strade di Andrea da Loka / Po poteh Andreja iz Loke’, raccolta delle relazioni esposte nel corso degli ‘Incontri culturali della Slavia friulana / Benečanski kulturni dnevi’ nel 1992. E che, casualmente ma forse non tanto, nel numero ricorda le chiesette rupestri di Matera, come ha sottolineato De Toni.
Inserito tra i Cammini ufficiali del Friuli Venezia Giulia, quello delle chiesette votive – due di queste, quella di San Quirino a San Pietro e quella di San Bartolomeo a Vernasso, sono state visitate prima dell’incontro nella sala consiliare – si fonda sulle relazioni culturali che si sono instaurate, a partire dalla seconda metà del Quattrocento, tra Slovenia e Friuli. L’ha raccontato bene lo storico Giorgio Banchig. “Tra le Valli del Natisone e la Valle dello Judrio – ha spiegato – ci sono 61 chiese su una superficie di 203 kmq, una chiesa ogni 3 chilometri e mezzo. La riscoperta di questo patrimonio artistico costituisce, assieme a quello della valle slovena dell’Isonzo, un unico corpus di grande rilievo in quest’area di contatto tra culture, lingue e storie di confine.” Della costruzione, dell’ampliamento e degli arredi delle chiese non si preoccupava la curia, ha chiarito Banchig, bensì le vicinie, le assemblee dei capifamiglia di ogni paese. Numerose chiese vennero costruite e ristrutturate da architetti provenienti dalla vicina Slovenia (il più noto fu Andrej di Škofja Loka), con uno stile che era stato recepito da quello dell’architettura praghese. L’epopea di scambi culturali venne suggellata poi dalla realizzazione degli ‘zlati oltarji’, gli altari lignei dorati ancora presenti in alcune chiesette votive.
Oltre a De Toni all’inaugurazione sono intervenuti il sindaco di San Pietro, Mariano Zufferli (“Il cammino è il risultato del lavoro di tante associazioni e volontari per poter mettere in evidenza una ricchezza storica, culturale e religiosa presente sul nostro territorio”), il presidente della Comunità di montagna del Natisone e Torre Mauro Steccati, il consigliere regionale Beppino Sibau, l’assessore comunale di Cividale Davide Cantarutti, il presidente di Mittelfest Roberto Corciulo e il parroco di San Pietro, don Alexandre Fontaine.

buon mercoledì


 Ed è primavera!
Fiore dopo fiore inizia la primavera!

Citazione di Kennedy






 L’umanità deve mettere fine alla guerra, o la guerra metterà fine all’umanità.

(John Fitzgerald Kennedy)

29 mar 2022

poesia di Leonardo Zanier



 UNA POESIA IN FRIULANO DI LEONARDO ZANIER.

Tornarà di sigûr
encja achì
la primavera
sutii fros di tâla
ch'a cjalin fôr trimant
dai scalps da strada.
LEONARDO ZANIER
Questa poesia è tratta dalla raccolta “Il câli”:
Tornerà di sicuro
anche qui
la primavera
sottili fili di tarassaco
che guardano fuori tremando
dalle crepe dell'asfalto.
L.Z.


Mi piace
Commenta
Condividi

E' PRIMAVERA

 


Il sole batte, con le dita d'oro,

alle finestre. Uno squittìo sottile
è sui tetti. Nell'orto la fontana
ricomincia a cantare. È primavera.
La chiesa, in alto, con le croci accese
i monti immensi con le cime rosa,
le strade bianche con gli sfondi blù.
È primavera. È primavera. Il cielo
spiega gli arazzi delle nubi al vento.
L'albero gemma. Verzica la terra.
Nel cortile la pergola è fiorita.
Ai balconi: le donne in vesti chiare.
È primavera. È primavera. Il mare
ha un riso azzurro e un brivido di seta.


Giuseppe Villaroel (Catania26 ottobre 1889 – Roma10 luglio 1965) è stato un docentepoeta e giornalista italiano.

Per la prima volta sono state trovate microplastiche nel sangue umano


 Le microplastiche sono ovunque, dalle vette dell’Everest alle coste di remote isole nell’oceano Indiano. Sappiamo che gli esseri umani le ingeriscono e le inalano e adesso, per la prima volta, un gruppo di ricercatori le ha trovate nel nostro sangue. È quanto riporta uno studio condotto dall’Università di Vrije, ad Amsterdam, nei Paesi Bassi e pubblicato sulla rivista Environment International.

Secondo lo studio, che ha analizzato campioni di sangue di 22 donatori anonimi, l’80% di essi presentava al suo interno minuscole particelle di plastica. Gli effetti sulla salute degli esseri umani sono ancora sconosciuti.

Presenza costante ma effetti sconosciuti

Le microplastiche, ovvero le particelle di plastica più piccole di cinque millimetri di diametro, rappresentano un agente inquinante emergente, ma decisamente pervasivo sul nostro pianeta: inizialmente trovate – circa venti anni fa - sulle spiagge del Regno Unito, ben presto sono state individuate ovunque, dai luoghi più remoti della Terra fino agli alimenti di cui ci cibiamo e, di conseguenza, anche nel nostro organismo, in particolare nell'intestino di adulti e bambini e nella placenta di donne incinte. 

Proprio perché la loro scoperta è relativamente recente, gli effetti delle microplastiche sulla salute umana sono ancora sconosciuti: alcune evidenze scientifiche hanno dimostrato che le microplastiche ingerite che passano attraverso l’apparato gastrointestinale possono avere ripercussioni sul benessere del microbiota (ovvero i microrganismi che normalmente si trovano nel nostro intestino che assicurano il corretto funzionamento di tutto l’organismo).

Vi avevamo già raccontato, inoltre, che le microplastiche, se ingerite, potrebbero trasportare microrganismi dannosi in maniera più efficace, rappresentando un ulteriore rischio per la nostra salute. In più alcuni studi hanno ipotizzato diversi meccanismi molecolari secondo cui le microplastiche sarebbero assorbite dai tessuti dell’organismo e ne amplificherebbero le risposte infiammatorie e immunitarie. ..continua qui https://www.wired.it/article/microplastiche-sangue-umano-prima-volta/

28 mar 2022

E' nata Nicole,la prima baby ucraina del Friuli

foto generica dal web

 Si chiama Nicole la prima baby ucraina, figlia di una giovane mamma in fuga dalla guerra, che ha spalancato gli occhi sul mondo all’ospedale di Udine nelle primissime ore di ieri. Un parto spontaneo, alle 2.34 di ieri mattina, ha regalato la vita a questo frugoletto di 3.600 grammi, subito finita in braccio alla sua mamma sotto lo sguardo innamorato della nonna. notizia dal web

Tanti auguri Nicole,ti auguro tanta felicità e pace.

SICCITA'


 "Richiamo la popolazione e tutti i settori della società civile ad un impegno collettivo nel ridurre gli sprechi d'acqua. Siamo nel mezzo di una prolungata assenza di piogge che sta causando siccità un po' ovunque e serve quindi una maggiore attenzione ed un monitoraggio costante anche da parte dei cittadini".

È l'appello con cui l'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente, energia e sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro ha accompagnato l'illustrazione fatta alla Giunta del rapporto sullo stato delle risorse idriche in Friuli Venezia Giulia che fotografa una situazione preoccupante su tutto il territorio regionale.
Il rapporto, redatto dal servizio Gestione risorse idriche della direzione centrale ambiente, ha messo in evidenza alcune situazioni critiche sulla portata dei fiumi. In particolare sul fiume Tagliamento, la zona tra Venzone e Osoppo risulta particolarmente delicata per la presenza della derivazione del Consorzio di bonifica Pianura Friulana. Qui, dal 6 gennaio è ben evidente la "curva di esaurimento" del fiume che ad oggi ha una portata di magra spinta pari a 14 metri cubi al secondo, tra i valori più bassi mai registrati. Sul torrente But si segnala la chiusura delle centrali della società cooperativa Secab per mancanza di portata sufficiente."Purtroppo non si tratta di un caso isolato nel territorio regionale - ha rimarcato Scoccimarro -. Dal 10 dicembre scorso si sono registrati soltanto due eventi di pioggia, peraltro non molto significativi, a gennaio e febbraio. Se si escludono queste due precipitazioni, i giorni "asciutti" dal 10 dicembre ad oggi sono stati circa cento. Le conseguenze sono tangibili sulle portate naturali dei corsi d'acqua che registrano valori di magra vicini ai minimi storici. A questo si aggiunga che i volumi degli invasi montani al momento hanno un volume complessivo di acqua immagazzinata inferiore al 20 per cento della capacità".

Anche le nevicate non sono state abbondanti se si escludono quelle del 5-6 gennaio e del 16 febbraio che hanno fatto sì che ad oggi sia ancora presente un certo spessore di neve sopra i 1800 metri di altitudine, anche se ben al di sotto dei valori medi del periodo. Neve a cui gli esperti guardano come ad una futura riserva primaverile a beneficio dei corsi d'acqua e dell'infiltrazione sotterranea, dal momento che si registra ormai anche l'andamento in discesa dei livelli di falda su tutta la regione. Sono in aumento in questi giorni anche le segnalazioni di un evidente calo delle portate delle risorgive, a loro volta alimentate dalla falda freatica dell'Alta Pianura.

Oggi Mattarella a Trieste


 Il Capo dello Stato ritorna a Trieste e sarà accolto dal sindaco Dipiazza e dal governatore Fedriga

La firma in Prefettura per la restituzione del Narodni dom alla comunità slovena. L’inaugurazione dell’anno accademico all’Università. E la visita all’Itis: un fuori programma questo, almeno ufficialmente fino a poche ore fa, diventato a pieno titolo parte integrante dell’agenda del Presidente.

dal Piccolo

Il pagliericcio-pajon


da fb

Il PAGLIERICCIO DI FOGLIE DI PANNOCCHIA. Non immaginerete mai che avventura!!!! Ero andata a raccogliere il fieno di montagna con una amichetta e la sua mamma, in un sito abbastanza lontano dal paese e, visto che loro lassù possedevano uno stavolo, ci siamo fermate a dormire per una notte. SUL PAGLIERICCIO appunto! A me, quel sacco pieno di foglie che facevano un fracasso demoniaco ogni volta che mi giravo, mi teneva sveglia per la paura di destare le due donne che dormivano come bimbi nella culla. Inoltre avevo un gran freddo visto che coperte non ce n’era e poi…avevo pure bisogno del bagno ma avevo paura ad uscire all’aperto…. Una notte da non dimenticare… Dopo, pensandoci, abbiamo riso per anni di questa avventura ma credetemi…su un PAGLIERICCIO, (PAJON) simile non mi sdraierei più neppure per scommessa!!

Eugenia Monego

27 mar 2022

Giornate FAI di Primavera 2022 - I luoghi aperti in Friuli Venezia Giulia

Camminando in Val Resia

 




Scoprire Camminando la Val Resia

Escursione guidata, domenica 27 marzo
Escursione naturalistica guidata da Prato di Resia a Stolvizza, attraverso le luminose pinete del sentiero Ta Lipa Pot, con un tappeto fucsia di eriche.
Gli amici di Vivistolvizza ci accoglieranno con bruschette all'aglio resiano, affettati e dolci. Prosecuzione per l'anello con sosta sul torrente Resia ed alle sorgenti medicamentose.
Dislivello: 200m
Lunghezza: 8 – 10 km.
Durata complessiva: 5-6 ore
Difficoltà: Escursionistica
Tipologia: sentiero
Tratti esposti: No
Attrezzatura: Scarponcini, bastoncini, pranzo al sacco.

Ivan Trinko

"O ti zemlja rodna, zemlja bedna, ki te milost božja, meni v last je dala" (I. Trinko) "O terra natia, terra misera, piccola, che la grazia divina, mi ha donato" (traduzione)

evidenzia

MAGGIOLATA DI GIOSUè CARDUCCI

  Maggio risveglia i nidi, maggio risveglia i cuori; porta le ortiche e i fiori, i serpi e l’usignol. Schiamazzano i fanciulli in terra, e i...

Etichette

* . FVG IA abitudini acque acrostico afganistan aforisma aforismi alberi almanacco alta val torre ambienrte ambiente animaii. animali antichi mestieri antifascismo archeologia arte arte. articol articoli articoli. articolo articolo. artigianato astronomia atricolo attività attrezzi agricoli attualiità attualità attualità. attualtà atualità audio auguri autunno avviso avviso . benecia benecia. benecija benečija benvenute bilinguismo blog caldo canzone canzoni carnevale carnia cibi cibi tipici cibi tipici. cibi. cinema citazion. citazione citazioni citazioni. citazioni; citazoni classifica clima collage commenti commento. consigli corso covid covid19 cronaca cronaca. cronata cucina cultua cultura cultura. cultura.storia culura curiosità dedica detti detto documenti dolci dom dom. editoriale esperienze eventi eventi. eventi.resia/rezija evento evnti fauna favola favole fb fede filastrocca film fiori flora flore folclore foto fotografia fotografie fotorafie frase frasi freddo friulano friuli friuli. frutta frutti futuro grandine guerra haiku haiku. icorrenze imitando la Meloni. in memoriam informazioni iniziative intervista invocazione istruzione jeggende jesen lavoro leggenda leggende leggende. leteratura italiana letterarura letteratra italiana letteratua letteratura letteratura dialettale slovena letteratura italiana letteratura italiana. letteratura russa. letteratura slovena letteratura straniera letteratura. letteraura letteretura straniera lettertura lettura libri libro libro. lingua lingua friulana lingua friulana. lingua italiana lingua slovena lingue lingue slave lingue.fvg. lioghi luoghi luoghi. luoghi.video lutto mamma memoria mestieri meteo migranti migrazione minoranza slovena minoranze minoranze linguistiche mio video mitologia mondo moreno musei musica musica. narodni dom natale natura neve notizie novi matajur nuovo blog oggi opinioni osservazioni pace paesi pagine parlamento parole parole. pensieri pensieri. personaggi personaggi. personagi personggi pianeta piante piante. pittori poesia poesia slovena poesia. poesie poeta poeti politica precisazione. premio progetto proposta proverb proverbi proverbi. proverbi.friuli proverbio proverbio. proverbì provrbio quadri racconto razzismo reblog reblog. resia ricetta. ricordi ricorenze ricorrenza ricorrenze ricorrenze. riflessione riflessioni romeo trevisan russia. russia/ucraina salute saluti saluti. saluto saluto. sanità scienza scuola scuola. senza categoria settimana simboli slava slavia slovena sloveni slovenia slovenia. slovenia.foto slovenija slovenija. sloveno spettacoli sport sport. storia storia.lingua slovena storie tentativo tradizioni traduzione trieste turismo turismo. turismo.friuli tv ucraina umorismo usanze usanze. usanze.ricorrenze utilità. vajont val canale val torre valli del natisone valli natisone varie viaggi vid eo video video. video.friuli vignetta vignetta. vignette vignette. villanova grotte vinetta

julia

https://ju17-12.blogspot.com/

slovely (sito per gli amanti della slovenia)

traffico tempo reale

olga Uk

https://olga-verse.blogspot.com/

Twitter

Trinko

Trinko