Al Castello di Miramare arriva la Madonna delle Rose, capolavoro di Tiziano

Dal 17 marzo al 19 giugno 2022 il Museo Storico e il Parco del Castello di Miramare ospiterà una nuova mostra realizzata grazie al prestito temporaneo di una delle opere più preziose della collezione stabile delle Gallerie degli Uffizi.

La Madonna delle Rose è un dipinto a olio su tavola (69x96,5cm) di Tiziano, databile al 1530 circa e conservato nella Galleria degli Uffizi a Firenze. È firmato "Ticianus f.", ma forse si tratta di un'aggiunta successiva.

 L'opera si trovava nelle raccolte dell'arciduca Leopoldo Guglielmo e fu oggetto di uno scambio tra la galleria viennese e quella fiorentina nel 1793, assieme ad altre importanti opere d'arte tra cui la Flora sempre di Tiziano, l'Adorazione dei Magi di Dürer e l'Allegoria sacra di Giovanni Bellini.

Già di attribuzione generalmente accettata, ma con qualche riserva, dopo il restauro del 1978 se ne è riscoperta l'alta qualità pittorica che ne fa uno dei migliori esempi delle Madonne tizianesche a cavallo tra gli anni venti e trenta del Cinquecento. A parte un'esposizione nel 1978, fu tenuto nei depositi dal dopoguerra al 2001, per i numerosi problemi legati alla conservazione, quando trovò finalmente spazio nella sala 28, dedicata a Tiziano, Sebastiano del Piombo e Palma il Vecchio.

Ne esistono diverse copie su incisione, tra cui una di Teniers dal 1666.

Descrizione e stile

Secondo una tipologia derivata da Giovanni Bellini e già usata da Tiziano nelle opere giovanili, una tenda scostata rivela un paesaggio a sinistra e fa da sfondo alle mezze figure della Madonna col Bambino in braccio su un cuscino, tra santi, in questo caso Giovannino a sinistra e Antonio abate a destra.

Il nome tradizionale deriva dalle rose che il ragazzo offre a Maria, tipico fiore mariano i cui petali rosati ricordavano anche il rosso del sangue della Passione, prefigurandola. Il tipo fisico di Maria la avvicina a lavori come la Pala Pesaro, la Madonna col Bambino tra i santi Giovannino e Caterina d'Alessandria e la Madonna del Coniglio

Intenso è il ritratto di Antonio abate, di profilo, così come sono rese con vibrante plasticità le pieghe pesanti del tendaggio. Il paesaggio bucolico testimonia quel ritorno a temi giorgioneschi di Tiziano in quegli anni.

da wikipedia

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