Per il mite dicembre ove l'erba
immune ridonda
offerta ultima sui vecchi balconi,
acque gentili a stimolare i tardi
campi, sussurro fervido di venti
felicemente giunti.
E' dunque il fausto
il pingue inizio,
sparisce la devastazione?
Deviante per selve raggio ignaro,
per cristalline sedi, angoli angelici,
intirizziti
intirizziti amori?
...............
Non adulti i dolori?
(da Vocativo, Mondadori, 1957)
dal web
Andrea Zanzotto (Pieve di Soligo, 10 ottobre 1921 – Conegliano, 18 ottobre 2011) è stato un poeta italiano tra i più significativi della seconda metà del Novecento.
Cara Olga,
RispondiEliminaAnche l'inverno ha il suo fascino e la poesia degli anni precedenti lo testimonia.
Abbracci,
Mariette
Un grande poeta, e una poesia molto suggestiva. Buon venerdì, Stefania
RispondiEliminaPoeta di grande sensibilità
RispondiEliminaUn caro saluto
Ciao Olga! Buon sabato!
RispondiEliminaUn bravo poeta.
RispondiEliminaTanti auguri di un felice compleanna cara Olga.
RispondiEliminaUn abbraccio
enrico