Ci avviciniamo alle ricorrenze di Ognissanti e della Commemorazione dei defunti, che sono molto sentite anche tra la gente di Slavia, Resia e Valcanale. In molti si recano in chiesa o sulle tombe dei propri cari, restituendo un po’ di vita anche a paesi quasi abbandonati. Ovviamente le funzioni religiosi si svolgeranno nel rispetto delle norme di contenimento della diffusione del Covid-19.
Nella Slavia, a Resia e in Valcanale in questo periodo dell’anno è uso rendere omaggio anche a personalità meritevoli della comunità slovena ormai defunte nonché a soldati e partigiani caduti in guerra.
Giovedì, 28 ottobre, una rappresentanza del Dom, dell’Associazione don Eugenio Blanchini e della sezione provinciale della Confederazione delle organizzazioni slovene-Sso si recherà a Drenchia/Dreka, per pregare e rendere omaggio sul monumento ai sacerdoti sloveni della Slavia eretto accanto alla chiesa di S. Maria Assunta. Il gesto vuole esprimere riconoscenza per l’opera che loro e i loro collaboratori hanno svolto in favore della nostra gente.
Anche in Valcanale, il 2 novembre, sarà reso omaggio agli esponenti meritevoli della comunità slovena ormai defunti. L’iniziativa è a cura dell’Associazione/Združenje don Mario Cernet.
Già sabato, 23 ottobre, i sindaci e altre autorità di Cividale e delle Valli del Natisone si sono recati all’ossario di Kobarid per rendere omaggio ai soldati caduti nella prima guerra mondiale. A organizzare la cerimonia, con alcune restrizioni a causa della situazione epidemiologica in Slovenia, è stato il consolato italiano di Capodistria/Koper.
Domenica, 31 ottobre, sarà reso un breve omaggio anche ai monumenti ai partigiani caduti nella seconda guerra mondiale e alle tombe di alcuni esponenti meritevoli della comunità slovena della Slavia.continua in lingua slovena
i cimiteri mi son sempre piaciuti. ma non partecipo mai alla commemorazione dei defunti, che invece ricordo spesso.
RispondiEliminalieto giorno
Sempre partecipe, ti lascio il mio più caro saluto
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