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26 lug 2021

Ciril Zlobec il poeta dell'amore

 

Ciril Zlobec - Poeta sloveno (n. Ponikve, Sežana,1925- 2018). Espulso (1941) dal ginnasio italiano perché scriveva versi nella lingua materna, fu confinato negli Abruzzi e prese parte alla guerra partigiana. Redattore e direttore di riviste letterarie, esordì insieme ad altri tre autori con l'antologia Pesmi štirik ("Poesie di quattro", 1953), che segnò il distacco della poesia slovena dal realismo socialista. Sorretti da uno slancio vitalistico che trasforma in coraggiosa accettazione la disperante consapevolezza dei limiti dell'esistenza, i suoi versi si segnalano per la varietà dei ritmi, l'uso insistente della suddivisione strofica, la concretezza delle immagini (Pobeglo otroštvo "L'infanzia fuggita", 1957Pesmi jeze in ljubezni "Poesie d'ira e d'amore", 1968Kras "Carso", 1976Nove pesmi "Nuove poesie", 1985Moja kratka večnost , 1990, trad. it. La mia breve eternità: antologia personale, 1950-1990, 1991). Ha svolto un'importante attività di traduttore dall'italiano (Dante, Leopardi, Ungaretti, Sciascia, Moravia, ecc.). Tra le pubblicazioni successive ricordiamo l'antologia Dvom, upanje, ljubezen ("Dubbio, speranza, amore", 2005).

http://www.treccani.it/enciclopedia/ciril-zlobec/
In una intervista ha affermato :-Dalle mie poesie d'amore  ho fatto la storia della mia vita. L'amore è un sentimento universale, di amore si può impazzire, per amore puoi uccidere. Le grandi liriche d'amore sono di solito  indirizzate verso un aspetto dell'amore:fortunato o sfortunato.Io descrivo mia moglie, che è anche  fidanzata, madre ed amica.L'amore è la mia religione laica."

Skoraj himna di Ciril Zlobec

Brez prospodobe si ostala,
ne razgaljena, temveč nesramežljivo gola,
sama sebi edina prispodoba,
ne več lepa kot… temveč lepota,
ne več svetla, temveč zapeljivost,
ne več živa, temveč vse življenje,
krik, ki ogluši sam sebe
in je tišina, ki ji prisluškuje,
pogled, ki oslepi od pogleda nase
in oslepljen spregledaq,
ogenj, ki se rezdivja, da ugasne,
mir, ki vihraje drami,
vihar, ki mir prinaša,
ljubezen, bela v postelji,
zelena v travi,
modra v nebu nad seboj,
rdeč v zarji,
temna v noči 
ljubezen,
sama sebi edina prispodoba,
ne več kot drevo, temveč preposto:
polončna kot ljubezen,
ne kot smrt, temveč preprosto:
ljubezen vodoravna kot ljubezen,
ti-jaz-midva.


Quasi un inno Grytzko Mascioni

Senza confronto sei rimasta,
non spogliata, ma vergognosamente nuda,
confronto solo con te stessa,
non solo bella, ma… bellezza,
non più luminosa, ma luce,
non più seducente, ma seduzione,
non più viva, ma tutta vita,
grido che assorda se stesso
ed è silenzio, che gli presta ascolto
sguardo, che un altro sguardo acceca
e accecato apre gli occhi,
fuoco, che s’infiamma per spegnersi,
pace destata dalle tempeste,
tempesta che cerca la pace,
amore,
bianco sul letto,
verde nell’erba,
azzurro nel cielo sopra di sé,
rosso al tramonto,
buio per l’intera notte,
amore,
solo a se stesso unico confronto,
non più come un albero, ma soltanto:
eretto dall’amore,
non come la morte, ma solo:
amore disteso come orizzonte,
tu–io, noi due.

fonte http://www.casadellapoesia.org/poeti/zlobec-ciril/quasi-un-inno/poesie

1 commento:

⚠️Gradisco commenti e critiche per la crescita del blog.
Generalmente rispondo ai commenti,ma seguendo parecchi blog non sempre ci riesco.
OLga 😻

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