Il Friuli-Venezia Giulia è una regione quasi sconosciuta ai più, finora rimasta lontana dal turismo di massa che caratterizza molte altre zone della penisola. Dai rilievi sinuosi e ricoperti di vigneti del Friuli alle impervie scogliere della Venezia-Giulia, è una terra rimasta a lungo quasi asserragliata nella sua tranquillità, ma che col tempo ha iniziato ad aprirsi sempre di più al turismo, anche internazionale. Una delle tante perle che meritano una visita è Cividale del Friuli.
Cividale del Friuli è un borgo dell’ex provincia di Udine. Fondata da Giulio Cesare con il nome di Forum Iulii (da cui “Friuli”), nel 2011 è stata dichiarata Patrimonio Mondiale dell’UNESCO e prima tappa di un itinerario sulle tracce dei Longobardi. Punto d’incontro di culture e interessanti tradizioni enogastronomiche, Cividale gode anche di una posizione strategica per visitare i dintorni: se vi spostate in macchina, è possibile organizzare gite in giornata sulle Dolomiti (Laghi di Fusine), al mare (Grado, Trieste) e persino in Slovenia (Caporetto si trova a meno di 30 km) o Austria (Villaco è a circa 130 km).
Da vedere a Cividale del Friuli
Il simbolo della città è senza dubbio il Ponte del Diavolo, in pieno centro storico, che collega le due sponde della cittadina e si affaccia sulle acque smeraldo del fiume Natisone. Secondo la leggenda, per costruirlo gli abitanti si sarebbero fatti aiutare proprio dal Diavolo, che in cambio pretese l’anima di chi lo avesse attraversato per primo. I cividalesi però lo ingannarono, facendo in modo che fosse un animale ad attraversarlo per primo. Il progetto del ponte di pietra risale al 1400, quando si decise di sostituire la preesistente struttura in legno, poiché richiedeva continui restauri. Il ponte fu fatto saltare in aria dalle truppe italiane nel 1917, per rallentare l’avanzata del nemico, e ricostruito in seguito dagli austriaci.
Storia e leggenda si mescolano a Cividale, come testimonia anche un insolito ambiente sotterraneo scavato nella roccia, con tre inquietanti mascheroni appesi alle pareti. Si tratta dell’Ipogeo Celtico, la cui funzione non è mai stata del tutto chiarita: luogo di culto, tomba celtica, prigione romana o cisterna per l’acqua? Probabilmente non lo scopriremo mai. Per accedervi bisogna richiedere la chiave alla biglietteria del Monastero di Santa Maria in Valle, a circa 200 m dall’Ipogeo.
Cividale funge da scrigno a diverse testimonianze della storia Longobarda in Italia, visibili sia al Museo Cristiano del Duomo, sia al Museo Archeologico Nazionale. Unico nel suo genere è il Tempietto Longobardo, misterioso edificio risalente alla metà dell’VIII secolo e di cui non si conosce la reale funzione iniziale. Particolarmente degne di nota sono le decorazioni in stucco e le sei statue femminili, probabilmente Sante martiri. La biglietteria è all’ingresso dell’ex Monastero di Santa Maria in Valle, raggiungibile lasciandosi alle spalle il Duomo e addentrandosi in una serie di di viuzze che sembrano rimaste ferme al Medioevo. Per ulteriori informazioni e orari è possibile consultare l’apposito sito.
Una volta terminata la visita al Tempietto, si può proseguire la passeggiata in un’altra epoca in Borgo Brossana, superando l’arco vicino alla Casa Medioevale, la più antica di Cividale (metà XIV secolo). In Piazzetta San Biagio potrete poi ammirare la bellissima facciata variopinta della Chiesa di San Pietro e San Biagio, una vera chicca, e affacciarvi sul fiume per qualche minuto di relax.
Dritte BeLocal: Cividale del Friuli
Se volete scattare belle foto, uno dei punti migliori è il Belvedere sul Natisone. Si raggiunge partendo dal Duomo e percorrendo il Ponte del Diavolo, girando poi a sinistra e superando la Chiesa di San Martino. Da questa terrazza si potranno scattare suggestive foto del ponte stesso, oltre che della cittadina e dei monti in lontananza. Se si vuole scendere sul greto del fiume, bisogna tornare all’inizio del ponte (direzione Duomo) e cercare la scaletta a sinistra. Una volta giù, si avrà una suggestiva visuale sulle arcate del ponte. Un altro bel punto di accesso al fiume è in Via Borgo Brossana, poco dopo la Chiesa di San Pietro e San Biagio, scendendo le scale sulla destra.
Se visitate Cividale in auto, un’ulteriore chicca: a 7 km da Cividale c’è il santuario più antico del Friuli e di tutta la cristianità, il santuario della Beata Vergine di Castelmonte. Ma non finisce qui: appena entrati nella Chiesa, si rimane subito colpiti dalla statua della Madonna con bambino. La particolarità? Hanno la pelle scura! Non è chiaro perché l’artista a metà del 1400 abbia scelto un incarnato scuro, le ipotesi sono varie e tutte plausibili. Per informazioni e visite è sufficiente consultare il sito. Certi pellegrini fanno il percorso a piedi, partendo proprio da Cividale e salendo poi fino a 618 m.
Se siete indecisi su quando visitare Cividale, i periodi migliori sono probabilmente la primavera inoltrata per il clima mite e l’autunno per i colori del foliage. Altrimenti consiglio di andarci a luglio in occasione del Mittelfest, festival che riunisce artisti da tutta l’Europa centrale, oppure verso fine agosto per il Palio di San Donato, tre giorni di rievocazione storica con tornei tra borghi, bancarelle e figuranti in costume medioevale.
Da provare a Cividale del Friuli
Affamati? Nessun problema! A Cividale ci sono diversi ristoranti, agriturismi e osterie e non potete farvi sfuggire un pranzo tipico friulano. Iniziate con un aperitivo, magari uno spritz o un tajùt di vino, ad esempio da Street Food Friul & Stuzzifrico. Per il pranzo fermatevi al Bar Trattoria Al Campanile, dove consiglio di provare il frico, un piatto a base di formaggi di diverse stagionature e spesso anche patate e cipolle, oppure una frittata con le erbe o il salame con l’aceto. Come dolce provate gli strucchi, dolcetti tipici delle Valli del Natisone con un ripieno simile alla più grande gubana: noci, nocciole, uvetta e pinoli. Potete acquistarli nella maggior parte delle pasticcerie anche per mangiarli a passeggio, ad esempio al Panificio Pasticceria Cattarossi vicino al Ponte del Diavolo.
Per un caffè o aperitivo con vista sulla più bella piazza di Cividale, Piazza Paolo Diacono (o Piazza delle Donne), fermatevi al Caffè Longobardo, locale storico dove potrete gustare pasticceria secca, dolci al cucchiaio, gelato, stuzzichini salati e molto altro.
Dove alloggiare a Cividale del Friuli
Se per comodità preferite alloggiare in centro, ci sono sia hotel (ad esempio l’Hotel Roma o l’Hotel Locanda al Pomo d’Oro), sia diversi affittacamere e B&B.
Se invece siete in auto o in bicicletta, potete tranquillamente alloggiare fuori dal centro, ad esempio nell’anello di Guspergo e dintorni. A pochi passi dal centro consiglio l’Agriturismo di Luis Gianni, un B&B a conduzione famigliare, con piscina e agriturismo annesso.
Per gli amanti del wellness, è possibile soggiornare anche alla Locanda al Castello Wellness Resort, albergo all’interno di un meraviglioso castello dell’Ottocento e dotato di ristorante, sale per ricevimenti e spa.
Come arrivare a Cividale del Friuli
Se si arriva dall’Autostrada A23 Palmanova-Udine-Tarvisio, è possibile prendere diverse uscite (Udine Nord, Udine Sud o Palmanova) e seguire poi le indicazioni per Cividale del Friuli.
Cividale si trova a circa 16 km da Udine. Potete arrivare tranquillamente in macchina (la cittadina è ben segnalata) e usufruire dei parcheggi gratuiti (il più grande è quello a ridosso della vecchia stazione ferroviaria) oppure con la littorina di Ferrovie Udine Cividale (potete consultare gli orari qui). Da Udine ci sono inoltre diverse corriere della S.A.F. che raggiungono Cividale.
Gli aeroporti più vicini sono quello di Trieste (37 km) e Venezia (134 km)
https://belocalitalia.com/2021/05/22/cividale-del-friuli-un-crocevia-di-culture/
Una meta davvero affascinante, che merita senz'altro una visita. Buona domenica.
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