In occasione dell’80° anniversario dell’attacco italo-tedesco alla Jugoslavia, l’Istituto nazionale Parri (già Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia), l’Istituto regionale per la storia della Resistenza e dell’Età contemporanea nel Friuli Venezia Giulia ed il Dipartimento di scienze politiche e sociali dell’Università di Trieste allestiscono una mostra fotografica virtuale, dal titolo ‘A ferro e fuoco. L’occupazione italiana della Jugoslavia 1941-43’, che verrà presentata oggi, martedì 6 aprile, alle ore 17 su Zoom e sul canale Youtube IRSREC FVG.
al sito www.occupazioneitalianajugoslavia41-43.it.
La mostra virtuale è stata realizzata con la partecipazione della Narodna in študijska knjižnica/Biblioteca nazionale slovena e degli studi di Trieste, Muzej novejše zgodovine Slovenije, Documenta – Centar za suočavanje s prošlošću e APIS – Umetnost za pozitivno družbeno spremembo ed ha ottenuto il patrocinio della Camera dei Deputati ed è stata realizzata in collaborazione con Divulgando srl e con il contributo della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia. Il progetto è stato curato dal prof. Raoul Pupo (Irsrec FVG – Dispes), già docente di storia contemporanea e storia della Venezia Giulia presso l’Università di Trieste, che oggi pomeriggio illustrerà i contenuti della mostra assieme a Chiara Boscarol (Divulgando srl). Interverranno alla presentazione del racconto virtuale dell’occupazione italiana della Jugoslavia anche Mauro Gialuz, Presidente Irsrec FVG, Paolo Pezzino, Presidente Istituto nazionale “Ferruccio Parri”, Sara Tonolo, Direttrice Dispes – Università degli Studi di Trieste, Ettore Rosato, Vicepresidente della Camera dei Deputati e Vojko Volk, Console Generale della Repubblica di Slovenia a Trieste. Le conclusioni saranno affidate a Filippo Focardi, Direttore scientifico Istituto nazionale “Ferruccio Parri”.
La mostra virtuale è stata realizzata con la partecipazione della Narodna in študijska knjižnica/Biblioteca nazionale slovena e degli studi di Trieste, Muzej novejše zgodovine Slovenije, Documenta – Centar za suočavanje s prošlošću e APIS – Umetnost za pozitivno družbeno spremembo ed ha ottenuto il patrocinio della Camera dei Deputati ed è stata realizzata in collaborazione con Divulgando srl e con il contributo della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia. Il progetto è stato curato dal prof. Raoul Pupo (Irsrec FVG – Dispes), già docente di storia contemporanea e storia della Venezia Giulia presso l’Università di Trieste, che oggi pomeriggio illustrerà i contenuti della mostra assieme a Chiara Boscarol (Divulgando srl). Interverranno alla presentazione del racconto virtuale dell’occupazione italiana della Jugoslavia anche Mauro Gialuz, Presidente Irsrec FVG, Paolo Pezzino, Presidente Istituto nazionale “Ferruccio Parri”, Sara Tonolo, Direttrice Dispes – Università degli Studi di Trieste, Ettore Rosato, Vicepresidente della Camera dei Deputati e Vojko Volk, Console Generale della Repubblica di Slovenia a Trieste. Le conclusioni saranno affidate a Filippo Focardi, Direttore scientifico Istituto nazionale “Ferruccio Parri”.
La mostra, visitabile sul sito www.occupazioneitalianajugoslavia41-43.it si articola in 10 sezioni, di cui due doppie per un totale di 54 pannelli. Propone 200 immagini, 25 testimonianze d’epoca e una serie di interviste ai maggiori studiosi dell’argomento: Giancarlo Bertuzzi, Giulia Caccamo, Štefan Čok, Marco Cuzzi, Costantino Di Sante, Filippo Focardi, Eric Gobetti, Federico Goddi, Brunello Mantelli, Luciano Monzali, Jože Pirjevec, Guido Rumici, Nevenka Troha, Anna Maria Vinci. Autori dei testi sono Giancarlo Bertuzzi, tefan ok, Costantino Di Sante, Filippo Focardi, Brunello Mantelli e Raoul Pupo. Per facilitare la fruizione, i testi dei pannelli sono limitati all’essenziale, mentre gli approfondimenti sono demandati alle interviste (durata media 90’’). Ad ogni pannello di testo quindi sono associate una o più interviste ed una galleria fotografica; in molti casi anche una serie di testimonianze ed alcuni documenti.
Un' iniziativa importante che aiuta a comprendere una pagina oscura della nostra storia e a capire le cause prime di tante vicende delle quali ultimamente si parla spesso in modo parziale e incompleto. L'Italia del periodo fascista ha gravi responsabilità che, per opportunismo politico, non vengono ai nostri tempi ricordate. Un caro saluto a te.
RispondiEliminaCiao Olga. Dopo alcuni giorni di assenza sono di nuovo qui. Sono sempre interessanti queste recensioni storiche che ci lasciate.
RispondiEliminaUn abbraccio.
Concordo con l'opinione di Fabio, anche se non si dice tanto male del fascismo perché gli italiani sono ancora fascisti.
RispondiEliminaCiao OLga
Boa tarde Olga, obrigado pela aula de hitória.
RispondiEliminaGrazie Olga! Il fascismo è un periodo terribile per tutta l'umanità.
RispondiEliminaGiusto ricordare.
RispondiEliminaTutto si deve fare per dimenticare.
RispondiEliminaCiao con un forte forte abbraccio,
Tomaso