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2 mar 2021

Poesia di Kocbek Edvard

 


Ti si skrivnost za moje oči

Ti si skrivnost za moje oči,
bodalo za moje srce,
plamen za mojo dlan.

Jaz sem žalost za tvoj spomin,
kadilo za tvoje telo,
za tvoj obraz pajčolan.

Veneva v dolgo noč,
tiho se napajajoč
kakor pelikan..

Tu sei un segreto per i miei occhi
Tu sei un segreto per i miei occhi,
una spina per il mio cuore,
una fiamma per il mio palmo.
Io sono tristezza per il tuo ricordo,
fumo per il tuo corpo,
per il tuo viso ragnatela.
Ci consumiamo nella lunga notte,
mentre mi abbevero in silenzio
come un pellicano.

 Edvard Kocbek nasce nel 1904 nel paese di Sveti Jurij ob Ščavnici, nella zona di Murska Sobota (Slovenia nord-orientale). La sua educazione ha inizio nelle scuole tedesche di Maribor, dove, dopo aver studiato a Ptuj, frequenta anche il ginnasio, per la prima volta interamente in sloveno. Già al liceo inizia a frequentare i circoli di socialisti cattolici, appassionandosi agli autori social-democratici come Ivan Cankar. Il socialismo di stampo cattolico è l’ideale che sposerà per tutta la sua vita, anche quando per ragioni politiche non vi potrà aderire pienamente. Il rapporto con la Chiesa, piuttosto conflittuale già agli inizi, per via dello spiccato anti-clericalismo di questi gruppi giovanili, si incrinerà ulteriormente tempo dopo, quando l’autore, ormai inserito nel mondo della cultura slovena, scriverà un articolo fortemente critico nei confronti della sostanziale connivenza del clero spagnolo con il regime franchista. L’articolo gli attirerà la condanna del vescovo di Ljubljana e lo eleverà a figura di riferimento della sinistra cattolica.

Intanto Kocbek studia francese all’università di Ljubljana e lavora presso numerose testate culturali. Soggiorna a Berlino tra il 1928 e il 1929, dove si avvicina al marxismo, e visita più volte Parigi, dove frequenta i circoli di intellettuali cristiani di sinistra. Con lo scoppio della Seconda guerra mondiale si unisce alla lotta partigiana e nel ’41 è tra i fondatori della “Osvobodilna fronta”, movimento di ispirazione comunista. In verità Kocbek mantiene sempre un atteggiamento di critica nei confronti del Partito Comunista, fatto che non gli impedirà di diventare una figura di spicco nella politica jugoslava, ma che gli causerà non pochi problemi già a partire dagli anni ’50. Muore nel 1981, quando ormai da molto tempo era stato di fatto costretto a ritirarsi a vita privata.
La sua vena letteraria inizia a formarsi già in giovane età, ma è solo nel 1934 che pubblica la sua prima raccolta. Molti grandi autori della generazione successiva, tra cui anche Tomaž Šalamun (qui), sono debitori della sua opera poetica.

© Nota a cura di Amalia Stulin

da https://poetarumsilva.com/tag/poesia-slovena-tradotta/

2 commenti:

⚠️Gradisco commenti e critiche per la crescita del blog.
Generalmente rispondo ai commenti,ma seguendo parecchi blog non sempre ci riesco.
OLga 😻

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