di Gabriele Porro
La didattica a distanza (dad) è stata la soluzione adottata per consentire agli studenti di continuare il loro apprendimento scolastico nonostante la pandemia. Purtroppo, come sottolinea uno studio condotto da Unicef e Università Cattolica, una famiglia italiana su tre non è stata in grado di sostenerla adeguatamente durante i mesi di lockdown.
Gli ostacoli principali sono stati la mancanza di una connessione internet stabile o di dispositivi digitali in quantità, o qualità, sufficiente a garantire il corretto svolgimento delle lezioni. Inoltre, molti genitori non sono stati in grado di affiancare i propri figli durante la dad a causa della mancanza di tempo.
La ricerca è stata svolta su un campione di 1.028 famiglie sparse per tutta l’Italia. I dati raccolti hanno mostrato come il 27% non era in possesso delle tecnologie adeguate per consentire un corretto svolgimento delle lezioni online. Computer obsoleti, connettività scarsa o addirittura assente, costi proibitivi per accedere a nuovi dispositivi necessari per collegarsi alle lezioni, hanno impedito al circa il 6% dei ragazzi di queste famiglie di partecipare correttamente alle lezioni quotidiane. Inoltre, la ricerca ha evidenziato come, per via del lavoro da remoto svolto in contemporanea alle lezioni a distanza, il 30% dei genitori non ha potuto dedicare ai propri figli l’attenzione necessaria a sostenerli durante la didattica a distanza...continua https://www.wired.it/attualita/scuola/2021/02/08/didattica-a-distanza-italia-famiglia-problemi/
Olga, la Russia ha gli stessi problemi con l'apprendimento a distanza.
RispondiEliminaSono felice che l'Unicef abbia condotto questo studio.
RispondiEliminaHo sempre sostenuto che la didattica a distanza sia stata un completo fallimento, ma c'è chi ancora la difende.