Poeti sloveni del Litorale
Tradotti da JOLKA MILIČ , Sežana 1926 – Sežana 2021
SREČKO KOSOVEL
Da ” Il mio canto – Moja pesem” a cura di/uredila Jolka Milič
Introduzione/ uvodni esej di Marija Pirjevec 2002
La vecchia dietro il villaggio
Bambini affamati giacciono sul fieno,
la bora infuria dietro l’abbaino
sotto la bassa e grigia fronte della casa -
la notte ha coperto la pianura.
Il più piccolo sogna: una patatina,
non una – ma una scodella piena. -
Dietro l’oscuro villaggio arranca in silenzio
la grigia e cenciosa Miseria.
Il secondo sogna: una patatina lessa
riscalda le manine infreddolite.-
Dietro le case cammina pian piano
sghignazzando gelidamente.
Il terzo, il quarto e il quinto e tutti -
mille e più – io non riesco a dormire.
Non ho nulla, ma ciò nonostante penso:
Tutto, oh, tutto, vi vorrei dare!
***
Il vento, il vento, fanciulla
Il vento, il vento, fanciulla,
scherza con i tuoi capelli,
il vento ti bacia sul collo
e sulla bianca fronte.
Il vento, il vento, amor mio,
gioca con te, con te,
tra noi due non c’è che il vento,
del resto siamo soli.
Siamo soli nella landa,
tra le rocce e i rovi.
Dammi un bacio, fanciulla,
non temere che qualcuno arrivi.
Notizia minima sul poeta
Srečko Kosovel, nasce a Sežana , il 18 marzo 1904.
Nel 1915 conclude la scuola elementare a Tomaj, dove la famiglia si era frattanto trasferita.
Dal 1915 al 1922 frequenta il ginnasio a Lubiana.
Nell’autunno del 1922 si iscrive alla facoltà di filosofia di quell’università .
Muore a Tomaj, il 27 maggio 1926.
fonte fb
Bella la prima e molto bella bella e dolce la seconda. Ciao Olga e buona giornata.
RispondiEliminaMolto triste e commovente la prima poesia.
RispondiEliminaGrazie per avere condiviso con noi questi versi.
Grazie, Olga! Mi piace le poesie!
RispondiEliminaCara Olga,
RispondiEliminaVi voglio un buon weekend!
Un abbraccio,
Mariette
Poesie di grande bellezza e ricche di sentimento con dolcezza ed amarezza insieme
RispondiEliminaUn forte abbraccio
Poesie di valore che danno un senso alla nostra vita.
RispondiEliminaBuona domenica OLga.
tempo addietro andando a trovare Giovanni su all'alpe lo trovai a braccia aperte in pieno vento che gli scompigliava tutto: capelli larghi calzoni e i capelli.
RispondiEliminaMi disse che era l'unico modo per abbracciare il mondo.
Lo ripeto ogni tanato anch'io sull'angolo più esposto del terrazzo.
Bello codesto scrivere
Привет, Ольга! Стихи я тоже люблю!
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