da wikipedia
Elleboro – Helleborus Niger – è una pianta perenne molto robusta appartenente alla famiglia delle ranuncolacee con foglie sempreverdi e alta non più di 40 cm. Le foglie sono coriacee e di un verde scuro viene comunemente chiamato : Rosa di Natale.
Il nome popolare dell’elleboro deriva dal fatto che i suoi fiori sbocciano durante il mese di dicembre. Attorno alla rosa di Natale non poteva non fiorire una storia dalla tradizione cristiana.
Si narra che i Magi giunsero alla grotta di Betlemme guidati da una stella durante i primi giorni di Gennaio. Portando con loro regali preziosi . Nei dintorni, al loro arrivo, c’era una pastorella che vedendo con quali preziosi regali avevano omaggiato il bambinello si iniziò a disperare perchè non aveva nulla da offrire. Fu così che dalle sue lacrime nacquero in terra fiori bianchi con antere dorate : erano nate le Rose di Natale.
Ma l’origine e le leggende che circolano intorno all’elleboro sono varie e raccolgono da diversi miti. Partiamo da un mito Greco. Melampo figura della mitologia greca era conosciuto e apprezzato per saper parlare con gli animali, ma soprattutto per essere un guaritore. Un giorno guarì dalla follia il figlio del re di Tirinto mescolando delle foglie di Elleboro a dell’acqua .
Sulla base di questi e altri miti la pianta di elleboro fu considerata per secoli in grado di curare le malattie mentali.
Nacque intorno alla pianta anche un proverbio “ Ha bisogno dell’Elleboro” per indicare una persona matta.
L’ elleboro è una pianta VELENOSA a tutti gli effetti e in tutte le sue parti. Contiene l’elleborina che ha proprietà narcotiche e veniva usata per calmare momenti di crisi da coloro che venivano ritenuti matti .
Un’altra storia legata ci è raccontata da Pausania. Cirra era una città dell’antica Grecia posizionata in modo strategico sia politicamente sia economicamente.Per contrastare la sua potenza diverse Poleis vicine si coalizzarono creando un’alleanza militare dedicata alla protezione di Delfi.
Lo stratagemma con cui riuscirono a sconfiggere i cerresi vede protagonista l’elleboro. Contaminarono l’acqua che arrivava alla città gettandoci delle foglie di elleboro.
Per liberarsi dei nemici un medico chiamato Nebro consigliò di gettare delle foglie di elleboro nelle acque di un fiume vicino dove i nemici erano soliti bere . Grazie a questo stratagemma i Cirresi colti da malore lasciarono furono sconfitti.
Come non amare questa pianta che oltre ad essere bella nasconde dietro di sè tante bellissime storie, come d’altronde tutte le piante!
L'Elleboro è una piccola pianta dai fiori di un bianco candido come la neve, mi piace molto. Non conoscevo tutte queste storie, davvero molto interessanti. Grazie per averle condivise.
RispondiEliminaBuon fine settimana, Stefania
Che fosse una pianta velenosa lo apprendo solo ora, non lo sapevo.
RispondiEliminaQuesto è un post veramente interessante, Olga. Mi ricorda che anche il popolo scozzese è legato a una pianta, il cardo, che li salvò dall'invasione dei Vichinghi.
RispondiEliminaTi auguro un buon fine settimana
E' un bello fiore! Ciao, Olga!
RispondiEliminaCiao Olga...bello il tuo blog vestito a festa e carina la leggenda. Un abbraccio e un sorriso.
RispondiElimina"L’ elleboro è una pianta VELENOSA a tutti gli effetti e in tutte le sue parti. Contiene l’elleborina che ha proprietà narcotiche e veniva usata per calmare momenti di crisi da coloro che venivano ritenuti matti".
RispondiEliminaOra i matti ci sono in quantità e servirebbe una buona scorta di elleboro.
Ciao OLga.
Sembra fatato l'elleboro, forse per questo ci sono tante leggende riguardo alla sua nascita. Belle, grazie per averle postate.
RispondiEliminaBello il tuo blog in versione natalizia
Mi piace molto l'elleboro !Ne ho diverse piantine in giardino. Proprio ieri , ho portato un vaso di elleboro sulla tomba dei miei genitori e starà là fino alla fine dell'inverno, poi lo pianterò nel mio giardino, come faccio tutti gli anni. Molto belle le leggende, nate intorno a questo fiore, bianco come la neve. Saluti.
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