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14 giu 2020

Narodni dom, tutti gli ingranaggi della diplomazia sono in movimento



Continua l’impegno all’avvicinarsi del centenario del 13 luglio 

Martedì, 12 maggio, a un incontro in videoconferenza il presidente della Repubblica di Slovenia, Borut Pahor, la senatrice Tatjana Rojc, l’ambasciatore sloveno a Roma, Tomaž Kunstelj, il console generale della Repubblica di Slovenia a Trieste, Vojko Volk, e i presidenti della Confederazione delle organizzazioni slovene-Sso, Walter Bandelj, e dell’Unione culturale-economica slovena-Skgz, Ksenija Dobrila, hanno parlato della situazione nel procedimento di restituzione del Narodni dom di Trieste-Trst. Il giorno prima i presidenti delle due organizzazioni confederative della comunità slovena in Italia hanno ricevuto dal ministero dell’Interno italiano uno scritto contenente le proposte circa la prosecuzione del procedimento di restituzione della struttura alla comunità slovena in Italia. Mancano ormai meno di due mesi al centenario dell’incendio della struttura, fino ad allora cuore pulsante della comunità slovena a Trieste, per mano fascista. La speranza è che all’incontro a Trieste tra i presidenti della Repubblica d’Italia, Sergio Mattarella, e Slovenia, Borut Pahor, che si svolgerà se il quadro epidemiologico lo permetterà, si possa giungere a un passo più ufficiale che sancisca la restituzione del Narodni dom alla comunità slovena. Nello scritto contenente le proposte è menzionato il trasferimento della scuola superiore per traduttori e interpreti Iuslit dal Narodni dom di via Filzi all’edificio Gregoretti a San Giovanni-Sveti Ivan. Il procedimento di trasferimento dell’ateneo dal Narodni dom dovrebbe durare dai cinque ai sette anni, in quanto il nuovo edificio andrà ristrutturato; nel frattempo alla comunità slovena potrebbero essere consegnati ulteriori locali al piano terra dell’edificio. Nello scritto le organizzazioni confederative sono state sollecitate a rispondere; dopo l’incontro hanno precisato che lo faranno a breve, nonché di avere sempre le opinioni a suo tempo inoltrate con documento ufficiale all’ultimo incontro avuto col sottosegretario Achille Variati. Nel documento è stata menzionata la disponibilità a assumere la proprietà del Narodni dom, le organizzazioni confederative si sono, inoltre, impegnate a istituire un soggetto giuridico a tal fine e a definire i modi di restituzione e ristrutturazione dell’edificio, come già accennato nell’accordo firmato nel 2017 dagli allora ministri degli Esteri d’Italia e Slovenia, Angelino Alfano e Karl Erjavec. Nel constatare come le proposte rappresentino un passo concreto, la presidente di Skgz Dobrila annuncia una collaborazione unita e costruttiva delle due organizzazioni confederative per l’implementazione delle proposte ricevute, come esortato anche dal presidente Pahor. Il presidente di Sso Bandelj si augura di proseguire con lo slancio e le posizioni espresse finora, nonché di giungere a un atto ufficiale con l’accordo sulla restituzione del Narodni dom già il 13 luglio, nella ricorrenza del centenario. Andrà poi definito il quadro giuridico entro cui si giungerà alla restituzione del Narodni dom – ossia se la proprietà o l’uso gratuito. Sia il console a Trieste Volk sia la senatrice Rojc hanno espresso pareri positivi circa l’incontro in videoconferenza con Pahor. Volk spera si giunga tanto all’incontro tra i due presidenti quanto alla firma del documento di restituzione del Narodni dom. Rojc spiega come il documento delle due organizzazioni confederative sia la base su cui saranno definiti i passi successivi e gli ultimi dettagli. Prossimamente la senatrice incontrerà la consigliera del presidente Mattarella e rappresentanti del ministero italiano dell’Interno. Le trattative sono in corso; bisognerà capire come giungere entro il 13 luglio a una conclusione che soddisfi sia la posizione della comunità slovena in Italia sia le aspettative della Repubblica di Slovenia. A margine dell’incontro è stata espressa a Pahor anche la necessità di accordi bilaterali tra Slovenia e Italia per la risoluzione della situazione ai confini, che a causa delle misure di contenimento della pandemia di coronavirus non sono così aperti come fino a poco tempo fa. (Dal Primorski dnevnik del 13. 5. 2020)
per saperne di più https://it.wikipedia.org/wiki/Narodni_dom

6 commenti:

  1. Speriamo che tutto vada per il meglio.
    Ciao Olga.

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  2. Hola Olga.. Tras estos tres días de ausencia, vuelvo a los Blogs.. Interesante lo que cuentas y de eso se trata de proteger todas las identidades que haya en un país, pero ya sabemos que los países acostumbran a querer centralizar y unificar, esperemos que sea fructífera la cimera de la que comentas..
    Un abrazo..

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  3. Iniziative da non dimenticare mai
    I miei complimenti Olga ottino post.
    Maurizio

    RispondiElimina
  4. Cara Olga, anche questo post ci fa capire che gli argomenti sono importanti.
    Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso 

    RispondiElimina

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Generalmente rispondo ai commenti,ma seguendo parecchi blog non sempre ci riesco.
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