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Questo blog parla delle minoranze linguistiche del Friuli:SLOVENA,FRIULANA eTEDESCA,articoli dei giornali della minoranza slovena,degli usi,costumi,eventi e tanto altro.Buona lettura.OLga

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16 ago 2022

Guerra in Ucraina, quale futuro per la memoria europea?

Mappa d'Europa - © Shutterstock

 Alla radice del conflitto in corso, c’è anche la diversa percezione che i vari paesi europei hanno della sconfitta del nazifascismo e del crollo dell’Unione Sovietica. Una “guerra simbolica” che andava avanti da tempo

25/07/2022 -  Francesco Brusa

(Pubblicato originariamente il 16 giugno Dinamopress.it  )

Ha detto Julian Assange, che al momento rischia di essere estradato dalla Gran Bretagna agli Stati Uniti, che «negli ultimi anni, le guerre iniziano molto spesso per via di bugie diffuse dai media». Di sicuro, almeno sul piano discorsivo, quella della Russia contro l’Ucraina è stata preceduta da una palese mistificazione, che Putin ha “formalizzato” nella sua dichiarazione del 22 febbraio e che le élite russe hanno poi più volte ripreso e rimaneggato col procedere dell’attuale invasione: la necessità di mettere in atto una “de-nazificazione” del territorio e della popolazione nella vicina repubblica.

Il riferimento più diretto, com’è noto, è agli eventi dell’Euromaidan del 2013-14 in cui una sollevazione popolare rovesciò il governo dell’allora presidente ucraino Yanukovich e in cui ottennero grande visibilità e spazio di agibilità politica le forze di ispirazione nazionalista e neo-nazista di Pravy Sektor e Svoboda (con la conseguente formazione del battaglione Azov, che combatterà poi in Donbass). Ma, al di là delle contingenze specifiche, le affermazioni del presidente russo e dei suoi sodali affondano in un più ampio processo di costruzione della memoria e di “re-invenzione del passato” che prosegue da decenni, e non solo in Russia ma sull’intero territorio europeo.

Ma, anzi, è forse lecito affermare che pure il periodo post-Guerra Fredda è di fatto cominciato con una sorta di “menzogna”, o perlomeno di omissione: il fatto che, benché fredda, quella appena conclusa fosse appunto una guerra, con i suoi vincitori e i suoi vinti. E i vinti, chiaramente, furono l’Unione Sovietica (come entità ed esperienza politica complessa, non solo territoriale) e una certa concezione del “comunismo” (non solo a est).

Ma, al di là dei grandi proclami (che fin dall’inizio andavano comunque in direzioni lievemente divergenti: se Gorbachëv parlava dell’Europa come «casa comune» dei popoli, sottintendendo una visione implicitamente pluralistica, il suo omologo Bush sognava un’Europa «whole and free», ponendo l’accento su una concezione delle democrazia di stampo più smaccatamente liberale), un tale dato di fatto non fu mai realmente certificato in maniera condivisa. Non fu certificato, cioè, da un tentativo ampio e concordato di ridisegnare gli assetti globali, o quantomeno regionali, e soprattutto dal tentativo di elaborare un’interpretazione condivisa – fra “est” e “ovest” – di cosa fosse stata l’esperienza nazifascista e la seconda Guerra Mondiale, che significato attribuire al termine “totalitarismo” e quali esigenze portava con sé, da ambedue i lati del muro, la fine della Guerra Fredda.

continua a leggere https://www.balcanicaucaso.org/aree/Ucraina/Guerra-in-Ucraina-quale-futuro-per-la-memoria-europea-219021

Per non irritare i follower russi non scriverò più nulla sulla guerra Russia Ucraina!!!

15 ago 2022

Un bambino al mare


 Il grandissimo Gianni Rodari ci accompagna tutto l'anno ... anche a #Ferragosto!

-Un bambino al mare -
Conosco un bambino così povero
che non ha mai veduto il mare:
a Ferragosto lo vado a prendere
in treno a Ostia lo voglio portare.
“Ecco, guarda, gli dirò
questo è il mare, pigliane un po’!”
Col suo secchiello, fra tanta gente,
potrà rubarne poco o niente:
ma con gli occhi che sbarrerà
il mare intero si prenderà.
.
.

14 ago 2022

BUON FERRAGOSTO

catena dei Musi
Alta Va Torre

 Il Ferragosto è una festività di origine romana antica, celebrata il 15 agosto in Italia, a San Marino e nel Canton Ticino. Il giorno di Ferragosto è tradizionalmente dedicato alle gite fuori porta, grigliate, pranzi al sacco e, data la calura stagionale, a rinfrescanti bagni nelle piscine, nelle acque marine, fluviali o lacustri. Molto Il termine Ferragosto deriva dalla locuzione latina Feriae Augusti (riposo di Augusto) indicante una festività istituita dall'imperatore Augusto nel 18 a.C. che si aggiungeva alle altre festività cadenti nello stesso mese, come i Vinalia rustica, i Nemoralia o i Consualia. Era un periodo di riposo e di festeggiamenti che traeva origine dalla tradizione dei Consualia, feste che celebravano la fine dei lavori agricoli, dedicate a Conso, dio della terra e della fertilità. L'antico Ferragosto, oltre agli evidenti fini di auto-promozione politica, aveva lo scopo di collegare le principali festività agostane per fornire un adeguato periodo di riposo, anche detto Augustali, necessario dopo le grandi fatiche profuse durante le settimane precedenti.

Nel corso dei festeggiamenti in tutto l'impero si organizzavano corse di cavalli; gli animali da tiro (buoiasini e muli) venivano dispensati dal lavoro e agghindati con fiori. Queste tradizioni rivivono oggi, pressoché immutate nella forma e nella partecipazione, nel "Palio dell'Assunta" che si svolge a Siena il 16 agosto. La denominazione "palio" deriva dal pallium, il drappo di stoffa pregiata che era il consueto premio per i vincitori delle corse di cavalli nell'Antica Roma.[1]

In occasione del Ferragosto i lavoratori porgevano auguri ai padroni, ottenendo in cambio una mancia; l'usanza si radicò fortemente, tanto che in età rinascimentale fu resa obbligatoria nello Stato Pontificio.[2]

La festa originariamente cadeva il 1º agosto. Lo spostamento si deve alla Chiesa cattolica, che volle far coincidere la ricorrenza laica con la festa religiosa dell'Assunzione di Maria.[3]

Il Ferragosto durante il fascismo

La tradizione popolare della gita turistica di Ferragosto nasce durante il ventennio fascista. A partire dalla seconda metà degli anni venti, nel periodo ferragostano, attraverso le associazioni dopolavoristiche delle varie corporazioni, il regime organizzava centinaia di gite popolari. In particolare dal ferragosto 1931 al settembre 1939 ciò fu favorito dall'istituzione dei Treni popolari speciali, inizialmente solo di 3ª classe, con prezzi fortemente scontati.[4]

L'iniziativa offriva la possibilità anche alle classi sociali meno abbienti di visitare le città italiane o di raggiungere le località marine o montane. L'offerta era limitata ai giorni 13, 14 e 15 agosto e comprendeva due formule, "Gita di un sol giorno", nel raggio fino a circa 100 km, e "Gita dei tre giorni" con raggio fino a circa 200 km.[5]. Essi furono popolarmente ribattezzati "treni di ferragosto", benché, secondo fonti autorevoli, un regime tariffario popolare fosse applicato per tutta la stagione estiva.[6]

Grazie a queste gite molte famiglie italiane ebbero per la prima volta la possibilità di vedere il mare, la montagna e le città d'arte; dato che il vitto non era compreso, nacque anche la tradizione del pranzo al sacco.

Il Ferragosto nella cultura di massa

diffuso anche l'esodo verso le località montane o collinari in cerca di refrigerio

https://it.wikipedia.org/wiki/Ferragosto

In Val Resia/Rezija


vedi meglio qui https://www.parcoprealpigiulie.it/documents/2058/Depliant_SmarnaMisa.pdf


In Alta Val Torre/Terska dolina



Il nome del paese è Zavarh e non Zawarh ve lo dico perchè c'è il solito che ogni anno modifca il nome.Lo sapete perchè:non vuole essere di origine slovena msa di altra etnia-E' una storia lunga questa!!!

Ci facciamo in tre per festeggiare la settimana di Ferragosto nelle Valli del Natisone!
Iscrizioni ancora aperte!
Potrebbe essere un'immagine raffigurante albero, attività all'aperto e il seguente testo "PROLOCO NEDIŠKE DOLINE VALLI DEL NATISONE DOMENICA 14 AGOSTO ALLE 8.30 LUNGO IL CAMMINO DELLE CHIESETTE VOTIVE DELLE VALLI DEL NATISONE: LA TAPPA 5 VENERDÌ 12 AGOSTO ALLE 15.30 MINI AGRIBUS DELLE VALLI:1 FORMAGGI CAPRA DI MUCCA DELLE VALLI DEL NATISONE LUNEDI' 15 AGOSTO ALLE 9.30 PASSEGGIATA LUNGO IL FIUME NATISONE, OASI DI BENESSERE"

13 ago 2022

PIERO ANGELA RIP


 Articolo da Agenzia DIRE

ROMA – “Buon viaggio papà”. Così Alberto Angela ha dato l’annuncio della morte del padre Piero su Twitter. Piero Angela, uno dei più grandi divulgatori scientifici della televisione italiana, si è spento all’età di 93 anni.

L’ULTIMO SALUTO CHE PIERO ANGELA HA VOLUTO LASCIARE AI TELESPETTATORI RAI

Nei giorni scorsi Piero Angela, decano della Rai, ha voluto lasciare al sito Internet del suo programma SuperQuark l’ultimo messaggio di saluto ai telespettatori: “Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana. Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano. Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia. È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati. A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato. Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese. Un grande abbraccio “.

PIERO ANGELA. MATTARELLA: REPUBBLICA RICONOSCENTE A GRANDE ITALIANO

“Provo grande dolore per la morte di Piero Angela, intellettuale raffinato, giornalista e scrittore che ha
segnato in misura indimenticabile la storia della televisione in Italia, avvicinando fasce sempre più ampie di pubblico al mondo della cultura e della scienza, promuovendone la diffusione in modo autorevole e coinvolgente. Esprimo le mie condoglianze più sentite e la mia vicinanza alla sua famiglia, sottolineando che scompare un grande italiano cui la Repubblica è riconoscente”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Continua la lettura su Agenzia DIRE

Fonte: Agenzia DIRE

Autore: redazione Agenzia DIRE

Licenza: Copyleft 


Articolo tratto interamente da 
Agenzia DIRE

Photo credit Niccolò CarantiCC BY-SA 3.0, attraverso Wikimedia Commons


12 ago 2022

Tutti nella Benecia per le sagre


 Kobilja glava propone una serie di appuntamenti estivi a Drenchia. Si parte venerdì, 5 agosto, alle 18, a Clabuzzaro con un concerto di fisarmoniche. Venerdì, 12 agosto, alle 20, a Solarie conferenza sui riti pagani. Sabato 13 agosto, alle 20.30, a Clabuzzaro musica con gli Ostajki. Domenica, 14 agosto, alle 16, a Solarie preparazione dei fascetti di fiori ed erbe per la benedizione della Rožinca.

Vernasso/Barnas. Festa ancora in forma ridotta

Torna dopo due anni di sosta forzata la festa di Vernasso. Ma sarà un’edizione ridotta a causa di problemi tecnici con le strutture utilizzate da decenni.

Il programma sarà concentrato in tre giorni (5, 6 e 7 agosto) con i consueti ingredienti musicali ed enogastronomici. Ci saranno i tornei di calcio e pallavolo. Da segnalare le escursioni organizzate dalla pro loco Nediške doline: sabato 6, alle 15, Una passaggiata tra chiesette, cimiteri e alture; domenica 7, alle 9 trekking con visita allo Smo, salita ai monti Roba e Barda, con chiesette votive.

Canebola/Čenijebola. A Bocchetta S. Antonio il 7

L’associazione «Val Grivò », in collaborazione con la pro loco «Lipa» di Canebola/Čenijebola e il circolo «Cas’Aupa», domenica, 7 agosto, organizza la seconda edizione del «Joanaz meja festival» a Bocchetta San Antonio. La mattina sarà dedicata al territorio con camminate storico-naturalistiche e trekking, dalle 14 concerti live sopra al bunker della Guerra fredda: si alterneranno 4 gruppi musicali diversi. Sarà un festival che parla lingue minoritarie diverse ma vicine, nel luogo dell’antico limes tra cultura latina e slava.

Scrutto/Škrutove. Cinque giorni con San Rocco

Ricco programma per la festa di San Rocco, a Scrutto di San Leonardo, dal 12 al 17 agosto.

Ci saranno tanta musica per tutte le età, ecursioni in e-nike e a piedi.

Sabato, 13 agosto, alle 19 concerto di musica classica del gruppo «Gli archi dei patriarchi», domenica, 14 agosto, alle 10.30 90° del gruppo Ana di San Leonardo, lunedì, 15 agosto, alle 13 fisarmonicisti «Kremenjak», alle 20 sfilata dei barbuti e baffuti, martedì, 16 agosto (San Rocco), alle 24 chiusura con spettacolo pirotecnico.

Montemaggiore/Matajur. San Lorenzo e Rožinca

Dopo due anni, la pro loco Matajur ripropone la sagra di San Lorenzo e della Rožinca.

Sabato, 13 agosto, alle 20 si balla col Trio 3 e Draja.Domenica, 14 agosto: alle 14 giochi per bambini, alle 15 composizione dei mazzi di fiori ed erbe che saranno benedetti alle 18 alla S. Messa; alle 19 concerto del coroNaše vasi e alle 20 ballo con il gruppo Kolovrat. Lunedì, 15 agosto, laboratorio sulle erbe spontanee (alle 15) e sull’arte casearia (alle 16), giochi per bambini (alle 17) e ballo con Ansambel Hopla (alle 20).

10 ago 2022

STELLA CADENTE

 

Lucente attimo


MARGHERITA GUIDACCI

STELLA CADENTE

Alcuni desideri si adempiranno
altri saranno respinti. Ma io
sarò passata splendendo
per un attimo. Anche se nessuno
mi avesse guardata
risulterebbe ugualmente giustificato –
per quel lucente attimo – il mio esistere.

(da Anelli del tempo, Edizioni Città di vita, 1993)

.

È la tradizionale notte delle stelle cadenti: in realtà la pioggia meteorica delle Perseidi è visibile sin dalla fine di luglio e fino oltre il 20 agosto, con un picco di visibilità concentrato attorno al 12 agosto. Margherita Guidacci, poetessa che inseguiva nei suoi versi il senso dell'eterno,  le guarda consapevole che il desiderio espresso è solo dentro di noi e paragona il transito terrestre degli uomini e delle donne all'effimero splendore di una meteora.

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FOTOGRAFIA © OLEKSANDR PIDVALNIY/PEXELS
Margherita Guidacci (Firenze, 25 aprile 1921 – Roma, 19 giugno 1992), poetessa e traduttrice italiana. Dopo la crisi del suo matrimonio, negli Anni’60, superò un decennio di grave sofferenza psichica che culminò nel ricovero in una clinica neurologica. Tra i poeti da lei tradotti John Donne, Emily Dickinson, T.S. Eliot ed Elizabeth Bishop.

Slovenia: dare forma alla sostenibilità delle aree montane


 I fondi di coesione Ue possono dare nuovo slancio allo sviluppo delle aree montane in Slovenia. Nella tranche 2021-2027 molte le opportunità per migliorare i servizi pubblici e la qualità della vita delle comunità locali

04/08/2022 -  Gentiola Madhi

Il territorio sloveno è dominato per il 72% dalle montagne, destinazione turistica cruciale per il paese con quasi 1,5 milioni di visitatori all'anno. A livello europeo, le aree montane rappresentano il 28,8% del territorio  e ospitano circa il 16,9% dell'intera popolazione.

Popolari come destinazioni turistiche, le aree montane sono soggette a rischi per i loro ecosistemi e la biodiversità, ora ancora più accentuati come conseguenza del cambiamento climatico. Inoltre non è facile vivervi. I principali problemi, a livello europeo, riguardano l'assenza o l'inadeguatezza delle infrastrutture, le scarse opportunità di lavoro, fuga di cervelli e progressivo invecchiamento della popolazione con un invecchiamento della popolazione che mina lo sviluppo.

Nonostante gli evidenti svantaggi strutturali, un recente studio condotto da Euromontana  ha dimostrato che le giovani generazioni (66% degli intervistati) sono interessate a stabilirsi o restare nelle aree montane, a condizione che si presti maggiore attenzione agli investimenti e allo sviluppo di adeguate politiche territoriali. Sebbene a livello europeo non esista una politica dedicata alle regioni montane, né il Green Deal europeo menzioni la loro presenza e il loro ruolo in una prospettiva di protezione ambientale, una valida alternativa per investire nelle montagne di domani rimane la politica di coesione e i relativi fondi che affrontano le disparità sociali, economiche e territoriali a livello regionale.

Per il periodo 2021-2027, la politica di coesione UE si concentra sulla competitività economica sostenibile e saranno distribuiti tra gli stati membri Ue circa 392 miliardi di euro, sulla base del PIL pro capite delle loro regioni. Nel caso della Slovenia il totale dei fondi di coesione ammonterà a 3,54 miliardi di euro. Come illustrato nella serie di schede  preparate dal progetto Montana174 in Slovenia i fondi saranno incanalati attraverso quattro programmi (FSE+, FESR, Fondo di coesione e JTF), di cui circa 1,5 miliardi di euro rientrano nel Fondo di sviluppo regionale che affronta le disparità esistenti tra le regioni Ue orientali e occidentali.

Grazie a questa consistente opportunità finanziaria la Slovenia può, almeno in parte, affrontare le sfide che da tempo caratterizzano le sue aree montane a bassa densità di popolazione: carenza di strutture e servizi pubblici, carenza di infrastrutture per la mobilità, poche opportunità di lavoro e istruzione. In una sua risoluzione sulle tendenze demografiche  nelle regioni dell'UE e sui fondi di coesione, il Parlamento europeo ha sottolineato che "la mancanza di diversificazione nella struttura economica di alcune regioni rischia di far emergere una "geografia del malcontento" proprio perché alcuni cittadini si sentono abbandonati. Pertanto, occorre prestare particolare attenzione alle giovani generazioni di queste regioni, in modo da contrastare gli attuali fattori di disparità e promuovere la qualità della vita e una prospettiva economica positiva. Inoltre, ci si aspetta che questi ingenti investimenti contribuiscano ad aumentare l'attrattività dei territori, stimolando posti di lavoro qualificati, imprenditorialità rurale e giustizia sociale.

Tra i cinque obiettivi strategici della politica di coesione per il periodo finanziario 2021-2027, due sono cruciali per il futuro delle aree montane: "Un'Europa più verde" (obiettivo 2) e "Un'Europa più vicina ai cittadini" (obiettivo 5). Sebbene il Pnr 2022 della Slovenia  non menzioni specificamente la dicitura "zone montane", i fondi disponibili nell'ambito dell'obiettivo 2 consentono di contribuire alla costruzione di infrastrutture ambientali e alla conservazione della biodiversità nel paese, mentre quelli dell'obiettivo 5 si concentreranno sulla promozione della crescita economica nelle aree urbane e rurali e sulla riduzione delle attuali disparità.

Inoltre, in sinergia e complementarietà con gli investimenti previsti dai fondi di coesione, la Slovenia ha la possibilità di utilizzare parte delle risorse provenienti dallo Strumento di ripresa e resilienza UE e dalla Politica agricola comune a favore delle aree montane.

Tutti interventi che, per essere efficaci, hanno bisogno di una strategia integrata elaborata assieme alle comunità locali, andando oltre l'ambito ristretto del turismo montano. Nel Pnr sloveno si afferma che il governo si impegna a spendere entro la fine del prossimo anno tutti i fondi di coesione ricevuti dal precedente quadro di bilancio (2014-2020), e nel frattempo a lavorare sulle attuali prospettive finanziarie (2021-2027).

Se si riesce ad avere una chiara visione territoriale - cosa non scontata - e in linea con le priorità dell'Unione sulle transizioni verdi e digitali, i fondi di coesione possono trasformarsi in un catalizzatore unico per il ripopolamento e il ringiovanimento delle aree montane della Slovenia come di altre aree montane d’Europa.

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  L' aurora boreale è  un fenomeno ottico dell'atmosfera terrestre, caratterizzato da bande luminose che assumono un'ampia gamma...

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