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Questo blog parla delle minoranze linguistiche del Friuli:SLOVENA,FRIULANA eTEDESCA,articoli dei giornali della minoranza slovena,degli usi,costumi,eventi e tanto altro.Buona lettura.OLga

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20 giu 2022

Giornata mondiale del rifugiato

 

Giornata Mondiale del Rifugiato 2022


Tutte le persone costrette a fuggire hanno il diritto di essere protette e a ricostruire le loro vite, senza distinzioni.

Cosa significa protezione in un Paese come l’Italia? Asilo, accoglienza e integrazione. Dare ai rifugiati la possibilità di imparare, studiare e avere accesso a percorsi di istruzione e inserimento lavorativo è essenziale per favorire il loro percorso di integrazione.

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Se non commento nei vostri blog è perchè ho problemi nel commentare a causa delle impostazioni dei commenti.In attesa di risolvere vi saluto.Olga

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Ho dei problemi a commentare nei blog che seguo (non in tutti).Non riesco ad uscirne,succede anche a voi?Mi date qualche consiglio.Grazie.

Ta rüsaška resia musica popolare VAL RESIA FRIULI

Blanchini don Eugenio

 

BLANCHINI EUGENIO (1863 - 1921)

ECCLESIASTICO

Immagine del soggetto

Don Eugenio Blanchini (in alto) con i ragazzi del suo ricreatorio festivo, 1902, particolare (Udine, chiesa di S. Giorgio maggiore, Archivio parrocchiale).

https://www.dizionariobiograficodeifriulani.it/blanchini-eugenio/

Eugenio Blanchin (il cognome fu poi italianizzato in Blanchini) nacque il 7 marzo 1863 a Biacis di Lasiz, nelle Valli del Natisone, da Giovanni e Maria Rosa Podrecca. Di famiglia profondamente religiosa, entrò in seminario nel 1874 e nel 1886 fu ordinato sacerdote. Già mentre praticava gli studi teologici venne in contatto con Giovanni Dal Negro. B. fu assegnato a diverse parrocchie delle Valli del Natisone dove rimase solo brevi periodi, poi nel 1887 chiese di essere mandato cappellano a Santa Maria La Longa per motivi di salute. Dal 1890 al 1899 fu vicedirettore dell’orfanotrofio Tomadini di Udine. Durante questo periodo entrò in contatto con l’Opera dei congressi e con Giuseppe Toniolo, con cui instaurò un rapporto duraturo, caratterizzato da un rispetto quasi da alunno verso il “professore”. B., che si occupava della diffusione in Friuli della «Rivista internazionale di scienze sociali e di discipline ausiliarie», fondata nel 1893 come organo dell’Unione cattolica per gli studi sociali, fu invitato da Toniolo a presentare una relazione al II congresso cattolico italiano che si tenne a Padova il 26-28 agosto 1896. In tale relazione B. parlò dei problemi dell’agricoltura friulana sulla base dei risultati dell’inchiesta agraria e di rapporti richiesti dai vari luoghi della provincia, evidenziando gli effetti negativi del forte frazionamento fondiario. Assimilando il concetto di Toniolo che il capitale sia subordinato al lavoro, sostenne che il capitale doveva tornare alla terra e che il mondo ecclesiastico doveva impegnarsi nel sociale, tema che divenne una costante del suo pensiero, preoccupato che tali problematiche potessero essere gestite soltanto dai socialisti e dagli «atei». A Padova fu presentato anche il metodo di Stanislao Solari (diffusione della coltivazione di legumi per arricchire il terreno di azoto e una rotazione razionale delle colture), che raccolse consensi unanimi e che fece parlare di una neofisiocrazia cattolica. ... LEGGI

Continua il caldo in Friuli

 


dal web

Consigli sui corretti comportamenti da tenere in caso di ondate di calore.

 

Durante l'estate possono esserci delle giornate in cui si verificano le ondate di calore, che sono condizioni meteorologiche estreme che si verificano quando si registrano temperature molto elevate per più giorni consecutivi, spesso associati a tassi elevati di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione; tali condizioni rappresentano un rischio per la salute della popolazione.

 

Adottare semplici regole e comportamenti permette di affrontare al meglio le giornate più calde.

 

COME AFFRONTARE IL CALDO ESTIVO

- bere spesso, anche se non si ha sete, almeno 1,5 l di acqua al giorno, evitando le bevande zuccherate e l’alcol

- indossare vestiti leggeri, ampi e preferibilmente di fibre naturali come il cotone

- fare pasti leggeri a base di frutta, verdure e cibi freschi

- evitare di usare il forno e altri elettrodomestici che producono calore (phon, ferro da stiro)

- uscire di casa nelle ore meno calde della giornata

- fare docce con acqua tiepida per evitare bruschi sbalzi di temperatura

- rinfrescare la casa nelle ore serali o al mattino presto per permettere il ricambio d’aria

- non lasciare mai, nemmeno per periodi brevi, persone o animali in macchine parcheggiate al sole

COME RICONOSCERE I DISTURBI DA CALORE

I disturbi possono presentarsi in vari modi e con diverse intensità e gravità.
In caso di:

debolezza e stanchezza, mal di testa, nausea, vomito, sensazione di vertigine, stati confusionali con possibile perdita di coscienza, aumento della temperatura corporea, diminuzione della pressione arteriosa

chiedere aiuto e

- bagnarsi con acqua fresca

- distendersii in un luogo fresco e ventilato, con le gambe sollevate rispetto al resto del corpo

- bere acqua a piccoli sorsi per abbassare la temperatura corporea

- mettere una borsa di ghiaccio sulla testa

- avvolgersi in un lenzuolo o in un asciugamano bagnato con acqua fredda.


Se la situazione non si risolve chiamare  il proprio medico.

Per le situazioni d’emergenza chiamare il 112
 

ATTENZIONE!

I bambini, gli anziani, le persone con patologie respiratorie e cardiache si adattano con più difficoltà al caldo: controlliamoli con più attenzione.
Telefoniamo alle persone "fragili" per sapere come stanno.

https://www.regione.fvg.it/rafvg/cms/RAFVG/salute-sociale/promozione-salute-prevenzione/FOGLIA32/

19 giu 2022

L'ORIGANO

 


L'origano comune (nome scientifico Origanum vulgare L.) è una pianta perenne aromatica appartenente alla famiglia delle Lamiaceae ed ampiamente utilizzata come spezia.In tempi moderni, prima ancora di Linneo è stato il botanico francese Joseph Pitton de Tournefort (Aix-en-Provence, 5 giugno 1656 – Parigi, 28 dicembre 1708) a descrivere questa pianta. L'etimologia del nome del genere si può far risalire a 2000 anni prima presso i greci, forse da Teofrasto (371 a.C. – Atene, 287 a.C.) un filosofo e botanico greco antico, discepolo di Aristotele, autore di due ampi trattati botanici che per primo ha usato questo nome per un'erba aromatica[1]. Origanum è formato da due parole "òros" (= monte) e "ganào" (= io mi compiaccio) che insieme potrebbero alludere ad un concetto di "delizia della montagna"[2] o anche "bellezza, luminosità, ornamento, gioia della montagna".[3] L'epiteto specifico (vulgare) significa "comune, consueto".[4][5]

Il nome scientifico della specie è stato definito da Linneo (1707 – 1778), biologo e scrittore svedese considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, nella pubblicazione "Species Plantarum - 2: 590. 1753"[6] del 1753.[7]emicriptofita scaposa (H scap), ossia in generale sono piante erbacee e latifoglia, a ciclo biologico perenne, con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve e sono dotate di un asse fiorale eretto e spesso privo di foglie.[2][8][9][10][11][12][13]

Radici[modifica | modifica wikitesto]

Le radici sono secondarie generate da un fittone. I fittoni sono obliqui e più o meno legnosi.

Fusto[modifica | modifica wikitesto]

La parte aerea del fusto è ascendente (talvolta prostrata alla base) e ramosissima (nella parte alta è arrossata); i rami inferiori sono sterili. Il fusto è pubescente per peli patenti ed ha una sezione quadrangolare a causa della presenza di fasci di collenchima posti nei quattro vertici, mentre le quattro facce sono concave.

Foglie[modifica | modifica wikitesto]

Le foglie lungo il fusto sono disposte in modo opposto (in genere a 2 a 2,ovvero parifogliate). Sono picciolate con una lamina a forma lanceolata, spesso asimmetrica alla base; i bordi sono dentellati. Le foglie sono colorate di verde lucido. Lunghezza del picciolo: 3 – 6 mm. Dimensione delle foglie: larghezza 15 – 28 mm; lunghezza 25 – 40 mm.

Infiorescenza[modifica | modifica wikitesto]

L'infiorescenza è di tipo corimboso-ramosa formata da densi glomeruli ovali; i fiori sono sessili. Alla base del glomerulo sono presenti due brattee violaceo-purpuree prive di ghiandole. Diametro dei glomeruli: 7 – 10 mm. Lunghezza delle brattee: 4 – 5 mm.

Fiore[modifica | modifica wikitesto]

fiori sono ermafroditizigomorfi, tetrameri (4-ciclici), ossia con quattro verticilli (calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (5-meri: la corolla e il calice - il perianzio - sono a 5 parti).

  • Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:
X, K (5), [C (2+3), A 2+2] G (2), (supero), 4 nucule[9][11]
  • Calice: il calice del fiore è del tipo gamosepaloattinomorfo e terminate con 5 denti triangolari-acuti più o meno uguali (sono lunghi 1/3 del tubo). La superficie del calice, pubescente, è percorsa da 10 - 13 nervature longitudinali. Le fauci sono pelose. Lunghezza del calice: 2,5 – 3 mm.
  • Corolla: la corollagamopetala, è a simmetria sublabiata (più o meno zigomorfa) terminante con 5 lobi patenti. Il tubo è cilindrico-campanulato e buona parte di esso è ricoperto dal calice. Il labbro superiore è retuso (bilobo) con forme ovali ed è piegato all'insù; il labbro inferiore ha tre lobi oblungo-ovati. Il colore è roseo. Lunghezza della corolla: 5 – 6 mm. Lunghezza del labbro superiore: 1,5 mm. Lunghezza del labbro inferiore: 2 mm.
  • Androceo: gli stami sono quattro (manca il mediano, il quinto) didinami con il paio anteriore più lungo, sono visibili e sporgenti; gli stami sono tutti fertili. I filamenti sono glabri e divergenti. Le antere, hanno forme da ellissoidi a ovato-oblunghe, mentre le teche sono distinte e si presentano da divergenti a divaricate. I granuli pollinici sono del tipo tricolpato o esacolpato.
  • Gineceo: l'ovario è supero formato da due carpelli saldati (ovario bicarpellare) ed è 4-loculare per la presenza di falsi setti divisori all'interno dei due carpelli. L'ovario è glabro. La placentazione è assile. Gli ovuli sono 4 (uno per ogni presunto loculo), hanno un tegumento e sono tenuinucellati (con la nocella, stadio primordiale dell'ovulo, ridotta a poche cellule).[14] Lo stilo (caduco) inserito alla base dell'ovario (stilo ginobasico) è del tipo filiforme e più lungo degli stami. Lo stigma è bifido con corti lobi subuguali. Il nettario è un disco più o meno simmetrico alla base dell'ovario ed è ricco di nettare.
  • Fioritura: fiorisce nel periodo che va da giugno a settembre


Frutti[modifica | modifica wikitesto]

Il frutto è uno schizocarpo composto da 4 acheni (tetrachenio). La forma è ovoide (con apice arrotondato) con superficie glabra e liscia. Il colore è marrone. Dimensione: 0,6 mm.

https://it.wikipedia.org/wiki/Origanum_vulgare

Desertificazione e siccità rendono molte aree ostili alla vita umana

 


Desertificazione e siccità rendono molte aree ostili alla vita umana

Ambiente

La desertificazione è uno degli effetti più dannosi del cambiamento climatico, perché la mancanza di acqua crea problemi di approvvigionamento idrico e insicurezza alimentare. Sempre più persone si trovano per questo costrette a migrare.
https://www.openpolis.it/

Il maestro del re. Un racconto su Paolino II d'Aquileia.

Radio magica in viaggio

 



Siamo orgogliose di allargare il perimetro dell’inclusione partendo dai bambini: il progetto #InViaggioConRadioMagica sostenuto dalla Direzione Cultura e Sport della Regione Friuli Venezia Giulia e da Fondazione Aquileia è arrivato a Gorizia grazie alla professoressa Antonina Dattolo direttrice del Sasweb Lab dell’Università degli Studi di Udine, del Comune di Gorizia - Eventi e del Consorzio per lo sviluppo del Polo Universitario di Gorizia.


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"O ti zemlja rodna, zemlja bedna, ki te milost božja, meni v last je dala" (I. Trinko) "O terra natia, terra misera, piccola, che la grazia divina, mi ha donato" (traduzione)

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