Il proverbio friulano della settimana
📘 Blog che parla del Friuli: in particolare delle minoranze linguistiche slovena,friulana e tedesca e non solo. ❤️ Sono figlia di madre slovena (Ljubljana) e di padre appartenente alla minoranza slovena della provincia di Udine (Benecia).Conosco abbastanza bene la lingua slovena.Sono orgogliosa delle mie origini.OLga (◕‿◕)
Una nuova avventura per l’ex sindaco di Lusevera Guido Marchiol, che ha deciso di prendere in gestione la Nova Coop, importante punto di ritrovo e socializzazione per la comunità locale che giovedì 17 marzo è stato finalmente riaperto al pubblico. “L’inizio è stato molto positivo, la voce sulla riapertura del locale, anche senza l’utilizzo dei canali social, si è sparsa velocemente in giro e così, oltre ai paesani, è arrivata anche gente dalle altre frazioni del comune, ma anche ad esempio da Monteaperta o Tarcento. Si vede che la riapertura ha destato una certa curiosità, ma anche che c’era la necessità di un punto dove stare in compagnia,” racconta soddisfatto il nuovo gestore dell’Osteria Nova Coop. “Non più bar, ma osteria. Negli orari di apertura del locale saranno sempre a disposizione affettati, formaggio e gnocchi al ragù, poi ci si può sempre mettere d’accordo per delle alternative,” spiega Marchiol, che prima della riapertura del locale ha anche provveduto a far ammodernare gli arredi. “Ora l’ambiente sembra più grande.”
Come Jean-François Champollion, che due secoli esatti fa riuscì a decifrare i geroglifici della stele di Rosetta; Howard Carter, che giusto 100 anni fa trovò le scale che conducevano alla tomba del faraone più famoso di tutti i tempi, il giovane Tutankhamon, e soprattutto Heinrich Schliemann, di cui quest’anno si celebra anche il bicentenario della nascita e che riuscì a ritrovare Troia in Turchia, sulla collina di Hissarlik, semplicemente “fidandosi” dei poemi di Omero.
Come Schliemann anche il Museo della gente della Val Resia, sulla base di alcune leggente della tradizione orale locale, ha voluto impegnarsi per approfondire la storia del castello di Stolvizza/Solbica, situato sul monte Grad.
Dopo tre anni di sondaggi archeologici e la successiva fase di ricerca, sabato, 2 aprile, alle 10.00, nel Municipio di Resia a Prato/Ravanca sarà presentata la mostra archeologica «Ta-na Rado. Un sito fortificato in Val Resia/Utrjeno najdišče v Reziji». Alla presentazione, durante la quale sarà proiettato il documentario «Tana Rado. Tra leggenda e realtà. Alla scoperta di un sito archeologico in Val Resia», che racconta l’esperienza archeologica, seguirà la visita al Museo di Stolvizza.
Con questo allestimento temporaneo, che è stato completato anche con la stampa di un catalogo, si vuole restituire alla comunità di riferimento e ai molti turisti che visitano il museo ciò che è stato scoperto durante i sondaggi archeologici e le ricerche condotte dal 2018 al 2021 dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia in località ta-na Rado, dove è stato portato alla luce, quasi per intero, ciò che resta di un sito fortificato di altura di epoca tardoantica sorto a seguito dell’apprestamento delle opere di difesa dell’arco alpino orientale in epoca dioclezianea.
È stato appurato che questo sito abbia avuto una vita che va dal IV al VII secolo.
All’impianto originario di natura militare di epoca tardo imperiale (285-476) è seguita una successiva evoluzione in chiave insediativa, avvenuta in età altomedievale, che è possibile stringere al VI-VII secolo. Dopo il VII secolo il luogo venne abbandonato e avvolto da un’aura di mistero. (Sandro Quaglia)
https://www.dom.it/v-reziji-odkrivajo-sledi-preteklosti_a-resia-sulle-tracce-del-passato/
Il 3 aprile si celebra la Fieste de Patrie dal Friûl, istituita con L. r. 27 marzo 2015, per ricordare e valorizzare le origini, la cultura e la storia di autonomia del popolo friulano. Il Comune di Udine, con il sostegno della Regione Friuli-Venezia Giulia e dell’ARLeF, organizza diverse iniziative per grandi e piccoli.
Dal primo aprile, le persone con più di 50 anni - che non siano lavoratori nel comparto della salute, delle forze dell’ordine e dell’esercito - non dovranno più presentare il green pass rafforzato per accedere al luogo di lavoro. Rimarrà obbligatorio presentare la certificazione base, ottenibile con un semplice tampone anti Covid-19, fino al 15 giugno. Dopodiché il green pass non sarà più richiesto in nessuna forma.
A partire dal primo maggio, l’obbligo vaccinale rimarrà in vigore solo per lavoratori e lavoratrici delle professioni sanitarie e, fino al 15 giugno, anche per tutto il personale scolastico...leggi l'articolo su https://www.wired.it/article/green-pass-cosa-cambia-1-aprile/
Dopo cento giorni,finalmente è arrivata la pioggia
PIOVE di Ada Negri
Piove da un'ora soltanto,
ma il bimbo pensa che già piove da tanto, sopra la grande città. Piove sui tetti e sui muri, piove sul lungo viale, piove sugli alberi oscuri con ritmo triste e uguale; piove; e lo scroscio si sente giungere dalle vetrate, che versano lacrime lente come fanciulle imbronciate. Piove; e laggiù sulla via e in ogni casa, già invade l'intima malinconia di quella pioggia che cade.Il 1º aprile vengono fatti scherzi, appunto pesci d’aprile anche piuttosto imbarazzanti con lo scopo di sconcertare le persone.
In Italia, il primo aprile è un giorno particolare. I ragazzi si divertono a fare le burle e gli scherzi più strani che chiamano «pesci d’aprile»..Per esempio, se ti dicono: Hai una mosca sul naso! e tu ci credi, ti hanno fatto un pesce d’aprile. Si attribuisce l’invenzione del pesce d’aprile al popolo di Firenze: pare infatti, che un tempo, in quella città, il primo d’aprile ci fosse l’usanza di mandare i semplicioni a comperare, in una certa piazza, del pesce che era soltanto raffigurato.
Altri pensano che questa tradizione abbia avuto origine in Francia: forse perché tanto tempo fa, in alcune città l’anno ufficiale incominciava il primo d’aprile.
Le origini del pesce d’aprile pare che sia collegato all’equinozio di primavera, che cade il 21 marzo.
Prima del Calendario Gregoriano nel 1582, si festeggiava come Capodanno in diversi paesi.
Il Capodanno si celebrava dal 25 marzo al 1º aprile, prima che lo spostassero al 1º gennaio.
In seguito, quando si adottò il nuovo calendario, il capodanno cadde il primo gennaio; ma alcune persone lo dimenticarono e continuarono a festeggiarlo come prima: per questo vennero chiamati «sciocchi» o «pesci d’aprile».
Attentato a Robert Fico, il primo ministro della Slovacchia è gravissimo: colpi all'addome e al petto. «Vigile e stabile dopo l...