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Questo blog parla delle minoranze linguistiche del Friuli:SLOVENA,FRIULANA eTEDESCA,articoli dei giornali della minoranza slovena,degli usi,costumi,eventi e tanto altro.Buona lettura.OLga

antifascista

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29 mar 2022

E' PRIMAVERA

 


Il sole batte, con le dita d'oro,

alle finestre. Uno squittìo sottile
è sui tetti. Nell'orto la fontana
ricomincia a cantare. È primavera.
La chiesa, in alto, con le croci accese
i monti immensi con le cime rosa,
le strade bianche con gli sfondi blù.
È primavera. È primavera. Il cielo
spiega gli arazzi delle nubi al vento.
L'albero gemma. Verzica la terra.
Nel cortile la pergola è fiorita.
Ai balconi: le donne in vesti chiare.
È primavera. È primavera. Il mare
ha un riso azzurro e un brivido di seta.


Giuseppe Villaroel (Catania26 ottobre 1889 – Roma10 luglio 1965) è stato un docentepoeta e giornalista italiano.

Per la prima volta sono state trovate microplastiche nel sangue umano


 Le microplastiche sono ovunque, dalle vette dell’Everest alle coste di remote isole nell’oceano Indiano. Sappiamo che gli esseri umani le ingeriscono e le inalano e adesso, per la prima volta, un gruppo di ricercatori le ha trovate nel nostro sangue. È quanto riporta uno studio condotto dall’Università di Vrije, ad Amsterdam, nei Paesi Bassi e pubblicato sulla rivista Environment International.

Secondo lo studio, che ha analizzato campioni di sangue di 22 donatori anonimi, l’80% di essi presentava al suo interno minuscole particelle di plastica. Gli effetti sulla salute degli esseri umani sono ancora sconosciuti.

Presenza costante ma effetti sconosciuti

Le microplastiche, ovvero le particelle di plastica più piccole di cinque millimetri di diametro, rappresentano un agente inquinante emergente, ma decisamente pervasivo sul nostro pianeta: inizialmente trovate – circa venti anni fa - sulle spiagge del Regno Unito, ben presto sono state individuate ovunque, dai luoghi più remoti della Terra fino agli alimenti di cui ci cibiamo e, di conseguenza, anche nel nostro organismo, in particolare nell'intestino di adulti e bambini e nella placenta di donne incinte. 

Proprio perché la loro scoperta è relativamente recente, gli effetti delle microplastiche sulla salute umana sono ancora sconosciuti: alcune evidenze scientifiche hanno dimostrato che le microplastiche ingerite che passano attraverso l’apparato gastrointestinale possono avere ripercussioni sul benessere del microbiota (ovvero i microrganismi che normalmente si trovano nel nostro intestino che assicurano il corretto funzionamento di tutto l’organismo).

Vi avevamo già raccontato, inoltre, che le microplastiche, se ingerite, potrebbero trasportare microrganismi dannosi in maniera più efficace, rappresentando un ulteriore rischio per la nostra salute. In più alcuni studi hanno ipotizzato diversi meccanismi molecolari secondo cui le microplastiche sarebbero assorbite dai tessuti dell’organismo e ne amplificherebbero le risposte infiammatorie e immunitarie. ..continua qui https://www.wired.it/article/microplastiche-sangue-umano-prima-volta/

28 mar 2022

E' nata Nicole,la prima baby ucraina del Friuli

foto generica dal web

 Si chiama Nicole la prima baby ucraina, figlia di una giovane mamma in fuga dalla guerra, che ha spalancato gli occhi sul mondo all’ospedale di Udine nelle primissime ore di ieri. Un parto spontaneo, alle 2.34 di ieri mattina, ha regalato la vita a questo frugoletto di 3.600 grammi, subito finita in braccio alla sua mamma sotto lo sguardo innamorato della nonna. notizia dal web

Tanti auguri Nicole,ti auguro tanta felicità e pace.

SICCITA'


 "Richiamo la popolazione e tutti i settori della società civile ad un impegno collettivo nel ridurre gli sprechi d'acqua. Siamo nel mezzo di una prolungata assenza di piogge che sta causando siccità un po' ovunque e serve quindi una maggiore attenzione ed un monitoraggio costante anche da parte dei cittadini".

È l'appello con cui l'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente, energia e sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro ha accompagnato l'illustrazione fatta alla Giunta del rapporto sullo stato delle risorse idriche in Friuli Venezia Giulia che fotografa una situazione preoccupante su tutto il territorio regionale.
Il rapporto, redatto dal servizio Gestione risorse idriche della direzione centrale ambiente, ha messo in evidenza alcune situazioni critiche sulla portata dei fiumi. In particolare sul fiume Tagliamento, la zona tra Venzone e Osoppo risulta particolarmente delicata per la presenza della derivazione del Consorzio di bonifica Pianura Friulana. Qui, dal 6 gennaio è ben evidente la "curva di esaurimento" del fiume che ad oggi ha una portata di magra spinta pari a 14 metri cubi al secondo, tra i valori più bassi mai registrati. Sul torrente But si segnala la chiusura delle centrali della società cooperativa Secab per mancanza di portata sufficiente."Purtroppo non si tratta di un caso isolato nel territorio regionale - ha rimarcato Scoccimarro -. Dal 10 dicembre scorso si sono registrati soltanto due eventi di pioggia, peraltro non molto significativi, a gennaio e febbraio. Se si escludono queste due precipitazioni, i giorni "asciutti" dal 10 dicembre ad oggi sono stati circa cento. Le conseguenze sono tangibili sulle portate naturali dei corsi d'acqua che registrano valori di magra vicini ai minimi storici. A questo si aggiunga che i volumi degli invasi montani al momento hanno un volume complessivo di acqua immagazzinata inferiore al 20 per cento della capacità".

Anche le nevicate non sono state abbondanti se si escludono quelle del 5-6 gennaio e del 16 febbraio che hanno fatto sì che ad oggi sia ancora presente un certo spessore di neve sopra i 1800 metri di altitudine, anche se ben al di sotto dei valori medi del periodo. Neve a cui gli esperti guardano come ad una futura riserva primaverile a beneficio dei corsi d'acqua e dell'infiltrazione sotterranea, dal momento che si registra ormai anche l'andamento in discesa dei livelli di falda su tutta la regione. Sono in aumento in questi giorni anche le segnalazioni di un evidente calo delle portate delle risorgive, a loro volta alimentate dalla falda freatica dell'Alta Pianura.

Oggi Mattarella a Trieste


 Il Capo dello Stato ritorna a Trieste e sarà accolto dal sindaco Dipiazza e dal governatore Fedriga

La firma in Prefettura per la restituzione del Narodni dom alla comunità slovena. L’inaugurazione dell’anno accademico all’Università. E la visita all’Itis: un fuori programma questo, almeno ufficialmente fino a poche ore fa, diventato a pieno titolo parte integrante dell’agenda del Presidente.

dal Piccolo

Il pagliericcio-pajon


da fb

Il PAGLIERICCIO DI FOGLIE DI PANNOCCHIA. Non immaginerete mai che avventura!!!! Ero andata a raccogliere il fieno di montagna con una amichetta e la sua mamma, in un sito abbastanza lontano dal paese e, visto che loro lassù possedevano uno stavolo, ci siamo fermate a dormire per una notte. SUL PAGLIERICCIO appunto! A me, quel sacco pieno di foglie che facevano un fracasso demoniaco ogni volta che mi giravo, mi teneva sveglia per la paura di destare le due donne che dormivano come bimbi nella culla. Inoltre avevo un gran freddo visto che coperte non ce n’era e poi…avevo pure bisogno del bagno ma avevo paura ad uscire all’aperto…. Una notte da non dimenticare… Dopo, pensandoci, abbiamo riso per anni di questa avventura ma credetemi…su un PAGLIERICCIO, (PAJON) simile non mi sdraierei più neppure per scommessa!!

Eugenia Monego

27 mar 2022

Giornate FAI di Primavera 2022 - I luoghi aperti in Friuli Venezia Giulia

Camminando in Val Resia

 




Scoprire Camminando la Val Resia

Escursione guidata, domenica 27 marzo
Escursione naturalistica guidata da Prato di Resia a Stolvizza, attraverso le luminose pinete del sentiero Ta Lipa Pot, con un tappeto fucsia di eriche.
Gli amici di Vivistolvizza ci accoglieranno con bruschette all'aglio resiano, affettati e dolci. Prosecuzione per l'anello con sosta sul torrente Resia ed alle sorgenti medicamentose.
Dislivello: 200m
Lunghezza: 8 – 10 km.
Durata complessiva: 5-6 ore
Difficoltà: Escursionistica
Tipologia: sentiero
Tratti esposti: No
Attrezzatura: Scarponcini, bastoncini, pranzo al sacco.

A Valbruna torna il canto tradizionale

 

Il canto rappresenta un elemento importante nella vita delle comunità cristiane, anche in quelle della Valcanale. In particolar modo il canto liturgico tradizionale nelle lingue locali, in ogni comunità indissolubilmente legato a cultura, storia e tradizioni religiose del territorio.

Le comunità della Valcanale sono saldamente radicate nella fede e la loro fede è radicata nelle loro lingue e culture. Potremmo dire, quindi, che attraverso il canto e la preghiera nelle lingue locali a parlare sia la stessa storia dell’anima. Per secoli, le lingue d’uso dei paesi della Valcanale hanno caratterizzato non solo il catechismo e la predicazione, anche il canto liturgico. Soprattutto il tedesco, quindi, a Coccau, Fusine, Cave del Predil, Tarvisio, Malborghetto, Santa Caterina, Bagni di Lusnizza e Pontafel; soprattutto lo sloveno, invece, a Camporosso, Ugovizza, Valbruna e San Leopoldo. A San Leopoldo il canto liturgico sloveno è stato ampiamente praticato sino alle opzioni del 1939 quando gli abitanti del paese hanno portato i propri canti e melodie via con sé, nelle località in cui si sono trasferiti. A restare fedeli pressoché senza interruzioni alla propria tradizione di canto liturgico sloveno a più voci sono stati, in Valcanale, il Coro parrocchiale di Ugovizza/Cerkveni pevski zbor Ukve e il Coro parrocchiale di Camporosso/Cerkveni pevski zbor Žabnice.

Negli ultimi anni, però, la tradizione del canto liturgico sloveno è stata ripresa anche nella chiesa di Valbruna/Ovčja vas. Fino all’inizio del XX secolo nella chiesa paesana della Ss. Trinità era attivo un piccolo coro parrocchiale, che arricchiva le celebrazioni con un repertorio quasi completamente sloveno. Anche nelle case di Valbruna, infatti, come in quelle di Ugovizza, Camporosso e San Leopoldo, accanto al tedesco ufficiale in tutta l’Austria-Ungheria era diffusamente parlato il locale dialetto sloveno zegliano. Lo sloveno aveva un certo grado di ufficialità a livello locale e regionale ed era lingua liturgica nei paesi di lingua slovena, allora accanto al latino. Più tardi ha mantenuto questa funzione accanto all’italiano – passando attraverso il passaggio della Valcanale all’Italia col Trattato di Saint-Germain-en-Laye, il cambiamento nella composizione etnico-linguistica della popolazione nonché il Concilio Vaticano II.

Nella chiesa della Ss. Trinità lo sloveno ha continuato a essere presente nella liturgia fino alla metà del XX secolo. In seguito, una spinta nazionalista estranea all’universalità della Chiesa presente tra uno sparuto gruppo di fedeli, ha portato alla graduale esclusione di questa tradizione locale, probabilmente assecondata anche da qualche sacerdote che non ne ha compreso il valore e dal pregiudizio rispetto alla vicina Jugoslavia. Gradualmente è venuto meno anche il canto corale in sloveno. Per diversi decenni, quindi, i fedeli hanno collaborato alle celebrazioni con canti quasi esclusivamente in italiano.

Già da un paio d’anni, però, nella chiesa di Valbruna è di nuovo attiva una piccola cantoria, che collabora alle celebrazioni cantando a una voce. Fin dall’inizio alla cantoria è venuto naturale recuperare almeno una parte del repertorio liturgico tradizionale valbrunese, accanto a quello italiano.

Alcuni canti liturgici sloveni abituali in passato erano ancora ben vivi nella memoria di alcuni fedeli; un aiuto determinante, tuttavia, è giunto dall’ex organista Greti Wedam, che ha fornito molte indicazioni relative ai canti una volta eseguiti in ogni occasione dell’anno liturgico.

Ogni celebrazione o momento di devozione da allora rispetta anche la tradizione locale. In occasione delle festività maggiori non mancano anche melodie in tedesco e friulano. (Luciano Lister)

continua in sloveno https://www.dom.it/v-osko-cerkev-se-vraca-pevsko-izrocilo_a-valbruna-torna-il-canto-tradizionale/

buongiorno

 

Vivi ogni giorno come se fosse ogni giorno. Né il primo né l’ultimo. L’unico.
Pablo Neruda

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